Lesa ricorda un georgiano decorato di medaglia d'oro

Lesa ricorda un georgiano decorato di medaglia d'oro Sepolto ad Arona sotto una pietra del Caucaso Lesa ricorda un georgiano decorato di medaglia d'oro Musolischwili, sottufficiale dell'Armata rossa e prigioniero dei tedeschi, fuggì tra i partigiani - Piuttosto che ricadere in mano ai nemici, il "gigante barbuto" si uccise (Dal nostro corrispondente) ! Lesa. 30 novembre. I partigiani d'Italia ricordano domani iì sacrificio di Pore Nicolaiev Musolischwili. eroe dell'Unione Sovietica e medaglia d'oro della nostra Repubblica. Il partigiano Pore cadde il 3 dicembre 1944 sulle pendici del Mottarone, dove combatteva con i garibaldini. Si uccise, sparandosi alla testa, per non ricadere j nelle mani dei tedeschi dai! quali era già fuggito una volta Musolischwili era un geor-' giano, sottufficiale dell'Arma-1 ta Rossa. «Bruno» (Albino Calletti, attuale vicesindaco di Castelletto Ticino) conosce un pochino il russo avendo combat- j tuto con l'Armir nell'ultima guerra, prima di diventare il comandante della divisione partigiana «Fratelli Varalli». Non sa leggere però, i libri e i giornali che gli arrivano dalla Georgia, e dove si parla anche dì lui e di altri capi partigiani locali, da Cino Moscatelli a Ciro e Moro (su un -libro c'è la fotografia di Teresina Motta di Comnago di Lesa, che era la ragazza dell'eroe sovietico). Calletti è stato, tuttavia.! due volte in Georgia, e quello che non hanno potuto insegi argli i libri gliel'ha detto la gente di quella aspra terra caucasica: «Sona- stato — dice — ancora Quest'estate, con altri ex-partigiani, a Maxami. non lontano dalla capitale Tbilisi e da Gori. la patria di Stalin». A Maxami. dove Po re era nato nel 1916. il «capitano Bruno», che l'aveva avuto alle proprie dipendenze, si è incontrato con la madre e altri familiari: «Ho assistito — racconta — al rito della mense- funebre sul cippo che ricorda il caduto. Tre fratelli di Pore consumarono qualche cibo, e bevvero il vino della Georgia». Lo stesso rito si è ripetuto del resto giovedì 21 al cimìte-1 ro di Arona. sulla tomba dei, partigiani, dove è sepolto Po- ' re Musolischwili. Due chirur- ! gli! georgiani i marito e mo-, glie), recatisi sul posto con Calletti e Teresina Motta, ! hanno bevuto il vino del loro i Paese. dopo aver versato sul-1 l'aiuola del monumento una manciata di terra della Geor-1 già. Nell'estate del 1944. Pore; Musolischwili si trovava a ! Stresa. Fatto prigioniero ini Russia, aveva accettato di ! passare tra i tedeschi con il ; proposito di evadere il più j presto possibile. L'occasione : gli venne offerta sul Lago ! Maggiore. Partiti una mattinai da Stresa, cantando e annun- ? ctando che sarebbero andati a j caccia di partigiani sul Motta- ! rone, Pore e un gruppo di • suoi conterranei quello stesso ! giorno entravano a far parte { della «Brigata Servadei». j Pore. gigante barbuto, fu - assegnato con sette compagni i ai battaglione del pisano Edo. ì Un giorno, il «capitano Bru- j no», comandante della divi- ! sione coi apparteneva la «Bri- j gata Servadei». lo incontrò itra Gignese e Armeno: «Viro, i i tedeschi non mi riprende- ranno mai più», gli giurò il georgiano, E cosi, infatti, avvenne. Nei primi giorni di dicembre (quelli del tradimento del co-! ' mandante partigiano «Cin quanta»), i tedeschi presero a setacciare il Mottarone. Il re parto dì Edo viene accerchia to in una baita, che si rivela presto una trappola mortale per i partigiani, data la sover chia preponderanza delle for re nemiche. Il partigiano Po re è, insieme con il cornati dante, l'animatore della resi stenza: ma le munizioni scar seggiano, e i tedeschi gridano: «Fuori il comandante», Edo è ferito, ed è ferito anche Pistola. I tedeschi Pore. che però si trascina sulla porta: «Sono io il comandante — urla —: viva Stalin, viva i partigiani». Poi si fa saltare le cervella con la sua |idsj dbtSlrncmrftsrrv. cgh rendono lo-ienore dede armi, e trasportano i p:i cadavere essi stessi al cimi-, tero di Meina. Di qui verrà | gtrasferito ad Arona. dove ri-1 tposa sotto una Pietra del Cau-jp" cAcGOtUriaptigiano Pore verrà commemo- \ mrato a Villa Lesa. Il raduno è ; dalle 10 alla «Trattoria del Fi- ; eco». f. a. i acaso con la scritta: «Meglio una morte gloriosa che una vita di vergogna», versi del poeta Sciota Roustaveli del secolo XII. In Georgia gli hanno co=• tito un monumento, dedito libri e film: al suo nome sono stati intitolati scuole, parchi e recentemente perfino una nave. Domenica il par- ! s i I ; ni ! • (' ; I Maxami (Urss). Rito funebre georgiano sul cippo che ricorda il partigiano Pore. I tre in primo piano, accosciati, sono fratelli dell'eroe, che riposa nel cimitero di Arona