A Gozzano rientrati nella banda i musicanti travolti ai "Santini,,

A Gozzano rientrati nella banda i musicanti travolti ai "Santini,, Rimasero feriti in un incidente mentre suonavano A Gozzano rientrati nella banda i musicanti travolti ai "Santini,, f Alcuni sono ancora doloranti per l'incidente - In festa anche la filarmonica di Ghemme (Dal nostro corrispondente) Gozzano, 26 novembre. (La.) Sono tornati tra i compagni di banda e le ma- forettes i suonatori rimasti coinvolti nel drammatico investimento della festa dei Santini i undici feriti e un milione di danni, fra divise stracciate e strumenti rotti). Li ha riuniti tutti la festa di Santa Cecilia, patrona dei musicisti, che da cent'anni si celebra a Gozzano nell'ul- ; tima decade di novembre. I Al tradizionale appunta- j mento, questa volta, il vice-, maestro Aldo Velia è giunto senza la divisa, persa nell'in-1 cidente del 13 ottobre. Il sostituto del maestro Aldo Ru-\ ga si è però portato il eia-rino. salvato dal disastro, e ha suonato con i compagni in uniforme. La stessa cosa ha fatto il dodicenne Danilo Bortolin di Alzo, che il padre. Mario (anch'egli strumentista nel corpo musicale j Carlo Martinetti), aveva tirato fuori da sotto te ruote. della macchina investitrice con il suo saxofono contralto. Quasi tutti gli altri si sono, invece, limitati ad ascoitare gli amici: Renato Be- ; suzzi ha una gamba ingessata, e il suo trombone è andato a pezzi: Carlo Testori non può ancora appoggiare la grancassa allo stomaco perché gli dolgono certe co- [ stole della cassa toracica.Erano presenti anche Primo Alitata. Angelo Testori, Giulio Sacchetta. Enrico Paracchini. A tavola si sono ritrovati in duecento. C'erano i sindaci di Gozzano e di altri centri della zona, tra cui quello di Quarna Sopra, il paese dei saxofoni: il direttore della Bemberg, ing. Alberto Lanza: il presidente della Pro Loco. dott. Antonio Mazzetti: l'avv. Giacomini; il generale Russoy il colonnello Potetti (che ha regalato un suo quadro): il presidente degli alpini, Giuseppe Didò (che ha offerto un clarino): Francesco Vinzia del coro Stella Alpina, il quale ha letto una sua poesia in dialetto milanese. La musica è amica della poesia. Enrico Croci ha presentato, nel numero unico pubblicato per il secolo di vita della banda, una sua composizione: «Vecchio trombone - amico affezionato - sei rimasto muto - abbandonato • ma vivo nei ricordi • del mio passato». Dopo il pranzo hanno par lato in molti. Ha ringraziato tutti il presidente Domenico Martinetti (che dirige il sodalizio con la collaborazione del segretario. Peppino Godi). Al presidente, che da quasi mezzo secolo suona il tamburo nella banda, è stata offerta una targa. A tutti, medaglie del corpo musicale e del Comune, e la foto ricordo dei festeggiamenti di giugno. Due strumentisti. Bruno Zanca e Gianni Niceti, hanno proiettato un loro film. Ghemme, 26 novembre. (1. d. b.) 62 anni compiuti ma arzillo ed arguto come quando prestava servizio militare come trombettiere in un reparto di fanteria, Edgardo [Cura Della Bocca è il decano della banda musicale di iGhemme. «Suono da quando avevo tredici anni — spiega — mi sono esibito in concerto in tutte le piazze della provincia e non mi pare ancora giunto il momento di rinunciare alla musica». La banda di Ghemme è stata sino agli Anni Sessanta una delle più rinomate della zona: poi gli entusiasmi si so: no raffreddati, le difficoltà hanno preso il sopravvento fino a spingere i dirigenti a sciogliere il complesso. Il rilancio dei complessi bandistici parti dai piccoli centri di provincia. A Ghemme la filarmonica «Umberto I» è stata sostituita dalla «Nuova Filarmonica» che conta appena due anni di vita ma che vanta schiere di suonatori. ;I|lì'!!;j;j1 Ai vecchi suonatori si sono aggiunti parecchi giovani che. in pochi mesi, hanno studiato gli spartiti musicali. Si sono trovati gomito a gomito i rap presentanti di generazioni di verse: qualche genitore ha fatto da maestro al figlio, ad dirittura al nipote. «C'è tutta la famigli? Calga ro — spiega il presidente. Aldo Conta, un torinese felice mente trapiantato nella terra del vino — poiché vi è il padre ha 70 anni, i suoi due figli Casimiro e Lorenzo ed il nipote Massimo appena quattordicenne». Pino Tabarroni, un virtuoso del «trombone», ha convinto la figlia Mariella ad entrare nella filarmonica e poiché mancava una grancassa la giovane studentessa non ha avuto difficoltà ad imbracciare il tamburo che suona con squisito stile marziale. Gozzano. Una majorette della banda (Foto Morea)

Luoghi citati: Ghemme, Gozzano, Quarna Sopra, Stella