A Gozzano un nuovo impianto per ridare acqua pulita al lago

 A Gozzano un nuovo impianto per ridare acqua pulita al lago Disinquinamento; problema da affrontare al più presto le tasse frontalieriA Gozzano un nuovo impianto per ridare acqua pulita al lago E' costato cento milioni ed è sistemato nella maggiore azienda di rubinetti (Dal nostro inviato speciale) Gozzano, 28 ottobre. «La provincia di Novara — sostiene il professor Paolo Armandola, direttore del Laboratorio d'igiene — è all'avanguardia nella lotta agli inquinamenti. Già nel 1971 la Prefettura aveva emanato severe disposizioni, specialmente per gli scarichi industriali in acque pubbliche, e redatto una tabella con i "tassi" massimi consentiti». La Regione ha fatto sue gran parte delle norme prefettizie e oggi la situazione è molto migliorata. Le industrie grandi e medie che scaricano in acque pubbliche sono in provincia di Novara più di duecento, tre quarti delle quali (eattamente 157) regolarmente autorizzate. Molte hanno ottenuto il permesso dal presidente della Provincia perché le. sostanze di scarico non sono inquinanti: altre (e sono 34) perché hanno provveduto a installare impianti. L'ultima di queste apparec chiature. una tra le più moderne e razionali, completamente automatizzata, è stata inaugurata stamani a Gozzono. alla rubinetteria Zucchet ti. l'industria del settore più importante della provincia come capacita produttiva e numero di dipendenti. Tra i grandi e piccole le rubinette- '. rie che gravitano sul bacino '. def lago d'Oria sono un centi-. naio: una tipicizzazione, ma > anche una ricchezza per la za- na. definita la piccola Ruhr. Il guaio è rappresentato dai pericolosi scarichi: soluzioni di cromo e. sia pure in misu>a inferiore agli effetti dell'inquinamento, di cianuro, nichel, rame e zinco: tutto quanto, cioè, viene normalmente usato nei processi galvanici di cromatura. «Le licenze per scaricare in acque pubbliche, gli assidui controlli del nostro ufficio — dice il professor Armandola — sono tutte belle cose, ma è necessaria una certa coscienza. Per le piccole aziende gli impianti di depurazione sono assai modesti; il loro costo di funzionamento piuttosto eie vato e la tentazione di risparmiare, eludendo i controlli esiste. Tuttavia debbo dire che le infrazioni sono limitate». Parlando di inquinamenti, il riferimento al lago d'Oria viene spontaneo. E' stato definito un «lago morto» e talmente inquinato da potersi definire, non per un gioco di parole. batteriologicamente puro. Colpa dell'ammoniaca, in massima parte, ma qui le rubinetterie non c'entrano. Ma non sono solo Ut industrie a inquinare: nel Lago Maggiore come nel lago d'Orto e in corsi d'acqua piccoli e grandi sfociano le fognature d» un centinaio di Comuni della provincia. Per porvi rimedio sono atto studio progetti ambiziosi Oggi alla Zucchetti, dopo la visita agli impianti da. parte delle autorità, il prefetto Paolo Forte, sottolineando l'importanza dell'opera, ha detto: «Purtroppo si parla tanto di ecologia, ma ancora poco si fa per la salvaguardia dell'ambiente». Il depuratore della rubinetteria Zucchetti è costato un centinaio di milioni. Assicura la riduzione dei cromati, l'ossidazione del cianuro, la edecantazione» di altre sostanze inquinanti Prima di immettersi nel canale che porta al torrente Agogna le acque subiscono, insieme ai controtti automatici, anche il più eUtmentore: quello dei pesciolini. Se vivono (ma è improbabile possano morire) è perche l'acqua è stata purificata a tal punto che potrebbe essere bevuta. - p. b. j1

Persone citate: Paolo Armandola, Paolo Forte

Luoghi citati: Gozzano, Novara, Oria