La scuola è troppo fredda gli alunni rimandati a casa

La scuola è troppo fredda gli alunni rimandati a casa "Impossibile far lezione in queste condizioni,, La scuola è troppo fredda gli alunni rimandati a casa Il provvedimento è stato deciso dalla direttrice dopo le proteste dei genitori - Una caldaia si era guastata la primavera scorsa: perché non si è provveduto in tempo a farla riparare? - Nelle elementari di Serravalle si annuncia uno sciopero di protesta (Dal nostro corrispondente) . Domodossola, 8 ottobre. 1 Tutti a casa gU alunni delle,- elementari del centro (primo circolo) perché le aule sono fredde. L'impianto di riscalda damento non funziona e la direttrice, dottoressa Elena Gandolfi, ha comunicato ai genitori che «non potendo proseguire in queste condizioni l'attività didattica senza grave pregiudizio della salute degli alunni» la scuola rimar¬ rà chiusa fino a sabato. Gli ! alunni rispediti a casa sono circa un migliaio. Nei giorni scorsi, c'erano state parecchie proteste di genitori perché i bambini erano costretti a rimanere al freddo. Alcune madri avevano telefonato ai giornali, altri genitori si sono recati in municipio per esporre le loro lamentele direttamente al sindaco. «Dopo i primi due giorni di scuola — ci ha detto una madre — mio figlio e tornato a casa con un febbrone. Non lo manderò più a scuola fino a quando non saprò con certez- za che le aule sono riscaldate». L'ondata di freddo che ha colpito l'Ossola (la temperetura è scesa a valori quasi invernali, nelle valli ci sono già state le prime nevicate) sembra dunque aver preso in contropiede le autorità comunali. A quanto si è appreso, U mancato funzionamento deU'im- pianto di riscaldamento nelle scuole elementari del centro sarebbe dovuto alla rottura di una caldaia. E' già arrivata quella nuova ma ci vorrà qualche giorno per installarla. Sembra però che U guasto all'impianto risalga addirittura alla scorsa primavera. «Cera tutto il tempo — si dice negli ambienti scolastici — per sostituire la caldaia. Invece, nessuno ci ha pensato prima che cominciasse l'anno scolastico». II gruppo consiliare comunista ha già presentato un'interpellanza e ha chiesto che sia rH«CMs-<». nella prossima riunione del consiglio comunale- Anche nelle altre scuole U panorama non è confortante. Continuano, infatti, i «doppi turni» all'istituto tecnico commerciale «Einaudi». L'istituto , in attesa di trasferirsi nel nuovo edificio realizzato daU'amministrazione provinciale, si è provvisoriamente «ristretto» nella vecchia sede di palazzo Ceretti (che fra l'altro è stata dichiarata «inagibile» dall'ufficiale sanitario) per far posto al liceo scientifico che si è sistemato nelle aule di via De Gasperi. A palazzo Ceretti non c'era posto per tutti e gli studenti della ragioneria hanno cominciato l'anno scolastico con i doppi turni, divisi fra mattina e pomeriggio. Questa situazione avrebbe dovuto durare fino a sabato scorso per consentire il trasferimento dei banchi e delle altre attrezzature scolastiche nella nuova sede di via Turati. La scadenza non è però stata rispettata e comincia a farsi strada un certo pessimismo sulla possibilità di utilizzare subito la nuova sede. NeUe difficoltà attuali, pesano alcune mancate realizzazioni. Si era parlato di uno stanziamento di 80 milioni per U sopralzo deUe scuole elementari di Calice (che. fra l'altro, avrebbe consentito agli alunni delle ultime tre classi di continuare a frequentare sul posto) ma, almeno per quest'anno, non se n'è fatto nulla e alcune classi sono cosi state trasferite a Domodossola. Anche per la nuova scuola materna alla «Cappuccina» (per la quale c'è un contributo della Regione di sessanta milioni) le cose vanno a rilento- a. v. Serravalle Sesia, 8 ottobre. (g. ail genitori di una ventina di alunni della sezione B della prima elementare di Serravalle Sesia faranno forse scioperare i loro figli. La previsione sembra assai probabile si realizzi, visto che le loro richieste non sono state accolte dalla giunta socialcomunista. La contestazione è nata dal fatto che dalla scorsa settimana, con l'inizio del nuovo anno scolastico, si era resa necessaria l'istituzione d'una seconda sezione della prima elementare. Formata la scolaresca, il personale della scuola si è reso conto che non vi erano aule a disposizione. Occorreva trovare una soluzione, ed è stata adottata in questa forma: da otto giorni gli alunni deUa prima B vanno a scuola di pomeriggio, mentre la stessa aula è occupata di mattina dai loro coetanei della sezione A. Nel frattempo il Comune ha reperito un locale di fortuna, ma i genitori l'hanno contestato: piuttosto che mandare i nostri figli in quel tugurio, hanno detto i genitori, U terremo a casa da scuola. Inoltre, gU stessi genitori contestano U turno di scuola pomeridiano. Nel gioco della contestazione si è pure inserita l'insegnante, che non intende assolutamente lavorare secondo un orario (appunto quello pomeridiano) che ritiene'disagevole. Che cosa accadrà alle elementari di Serravalle Sesia i non e facile prevedere. Certo c'è l'atmosfera di contestazione. «Da troppi anni — si sostiene —, a Serravalle il Comune è immobile sulle est geme della scuola. E' tempo che sindaco e giunta si rim bocchino le maniche, per dare un posto-scuola a ogni alunno, senza attendere l'inizio dell'anno didattico per cercare di rabberciare alla belle meglio una situazione piò da tempo paventata dai genitori dei piccoli alunni».

Persone citate: Calice, Ceretti, Elena Gandolfi, Serravalle

Luoghi citati: Domodossola, Ossola, Serravalle Sesia