Alla soprintendenza piace poco il residence simile a un missile di Gianfranco Quaglia

Alla soprintendenza piace poco il residence simile a un missile Stresa: la polemica sulla sorte del Grand'Hòtel Alpino Alla soprintendenza piace poco il residence simile a un missile Al posto del centenario albergo della belle epoque dovrebbe sorgere un avveniristico centro residenziale - Ai responsabili dei monumenti il progetto sembrerebbe "troppo avanzato" (Dal nostro minato speciale) Gignese,' 3 ottobre. La Soprintendenza ai mo- numenti di Torino non ha an- cora dato un parere definiti-vo al progetto di massima re- lativo alla costruzione di ungrandioso «residence» che do- vrebbe sorgere nell'entroterra del Lago Maggiore, ad Alpino ci: Gignese. sull'area del «Grand Hotel Alpino». Però, secondo l'ente preposto alla tutela dei beni culturali, arti- stici e paesistici, lo studio. che prevede l'abbattimento del vecchio edificio alberghie- ro e la sua «ristrutturazione» su volumi sei volte maggiori,na «soluzioni troppo avanza-Soprintendenza non compor- ta necessariamente il «no» al progetto ma è probabile che, se il «residence» sarà realizza-te» e «volumetrie eccessive in contrasto con la natura dei luoghi». Per questo non è stato ancora approvato. Il parere vincolante della to, si tenga conto di quei va lori paesistici e monumentali la zona offre. " Progetto saia riveduto e aei Prossimi giorni funzionari della Soprintendenza faranno r"1 sopralluogo a Gignese. In §*2 parole non è escluso che u «Grand Hotel Alpino» comDlesso centenario dalla faccia ** che riecheggia uno stile tt ben}>- possaessere salvato, , E uria rwlermca. quella re •****» aUTiotel posto a metà ^da tra Gigrjese e la vetta del Mottarone, a balcone sul -faggiore * 1161 P1*551 del gumiino Alpinia, nlanciaw Proprio in questi atomi ceme 0851 ecologica, che coin¬ volge tecnici, amministratori comitali, difensori del patrimonio. I/«Alpino» fu l'albergo della belle epoque. Ebbe il suo massimo splendore sul finire dei secolo scorso e agli <"ì*ì del "900 ospitando per le va canze re, regine e principi di Casa Savoia, personalità del mondo politico e culturale, in ' seguito fu la meta preferita j di Arturo Toscanini. Da Tori- • no e Milano le famiglie della j haute giungevano in carrozza e salivano sino all'albergo (800 metri) col tiro a quattro o a sei. Poi, dall'ultimo dopoguerra, cominciò il declino del complesso alberghiero. Superato dai moderni hotels di Stresa, insufficiente ad clienti, troppo costoso per la manutenzione, cominciò a segnare il passo, tanto che gli ultimi proprietari decisero di dsfarsene. Per settecento milioni l'albergo è stato acquistato dall'immobiliare Samura di Milano, con U finanziamento della fiduciaria svizzera «Fui rana Developmente AG.» di Lugano. Scopo: trasformarlo in moderno centro residenziale, con ristoranti e piscine, capace di assicurare oltre 17 mila presenze annue (contro le 3 mila 760 deUo scorso anno), n «residence»almeno da un ' punto di vista turistico-econo- { j mico, dovrebbe ivoluzionare • tutto il Lago Maggiore. Stri j diato in modo tale da nenia- mare migliaia di persone, costituirebbe un centro di prim'ordine nel panorama promozionale del Lago Maggiore. La posizione è strategica: servito dalla rete funi viaria Stresa-Vetta del Mottarono. è esattamente a metà strada del tragitto. H sindaco di Gignese, Francesco Della Torre, ritiene che il progetto rappresenti una moderna scelta economica per il turismo locale e di tutta la provincia di Novara: «Era ocasione che aspettavamo da anni. Gignese. paese di poveri ombrellai, ha bisogno di un lancio su grande scala. Deturpare il paesaggio? Non penso proprio, ad ogni modo la prossima settimana avremo un incontro con Ut Sorpintendenza ai monumenti e decideremo in quale misura i tecnici dovranno o potranno salvare il "Gran Hotel Alpino"». h'uAlpino» non è un monumento. La sua facciata, sostengono gli esperti, riecheggia lo stile liberty ma tutto il complesso è il risultato di due-tre rifannuenti. Però, vederlo da lontano, incastonato tra il verde che s'arrampica sul Mottarone. l'albergo rappresenta un simbolo dello stesso paesaggio, con il quale [si identifica. E' per questo ■ che molti, amanti del paesagi g:o, hanno gridato allo «scandalo» quando hanno saputo che sarebbe stato abbattuto. Secondo gli oopsitori del progetto il nuovo complesso, concepito in base a un'architettura d'avanguardia. a «struttura missilistica» in violento contrasto con il paesggiò, farebbe parte di un piano speculativo inteso a sfruttare i vantaggi derivanti daU'autos.rada del Sempione, il cui tracciato è previsto proprio nella zona. Gli insediamenti residenziali nell'entroterra verbanese sono all'ordine del giorno. E' di poco tempo fa la notizia che la commissione edilizie del comune di Stresa ha bocciato il progetto relativo aaila costruzione di un «residence», suscitando polemiche tra gli stessi amministratori. Per quanto riguarda l'Hotel Alpino non è escluso che, se non venisse trovata una soluzione, .. ! n\t^ ri\^^nn^H^ nttura dalla Soprintendenza ! ai monumenti di Torino al i ministero della Pubblica Istruzione per un definitivo parere. Gianfranco Quaglia Stresa. Visitatori nel giardino « Alpinia », che proprio in questi giorni l'azienda di soggiorno, d'intesa con il Comune, ha rilanciato come oasi ecologica e attrattiva turistica

Persone citate: Arturo Toscanini, Francesco Della Torre, Lugano