A Masera comincia la vendemmia

A Masera comincia la vendemmia NeU'Ossola, la terra dove matura U prezioso e raro vino Prunent A Masera comincia la vendemmia Tre giorni di festeggiamenti con bevute, merende, concerti, sfilata di carri e spettacolo di majorette» j j ' antichissime, se ne trovano (Dal nostro corrispondente) Masera, 11 settembre. Il vino dell'Ossola si chiama «Prunent». L'origine di questo nome è ometto di fre dtinvquenti dispute fra idi enologi ' m,„„", ™;„„„*„l" „3. ' dglocali. La spiegazione più attendibile è che derivi da prugna, forse per via del colore, li «Prunent» nasce sulle colline di Masera e Trontano. E' un vitigno che ha origini tmllrisalgono al 1200. I contadini di Masera e Trontano l'hanno |sempre c te, tramandandoselo di genei razione in generazione. Le ral gazze di Masera che andavano ! spose fuori dal paese doveva| no dimenticare persino che cosa fosse il «Prunent». Que sta norma era imposta dai contadini proprio per conservare l'assoluta originalità di un prodotto che per secoli è stato una deUe principali fonti di reddito dei paesi collinari. ! Il «Prunent» (e su questo i tutti gli esperti sembrano i concordi) è uno Spanna. C'è i chi afferma che il vitigno sia i nato proprio a Masera e sia I poi stato trapiantato nelle zoi ne collinari della Bassa con j §li ottimi risultati che oggi I conosciamo. «Al vitigno delle ; colline ossolane — affermano i gli esperti — mancano co; munque parecchie ore di sole rispetto alla Bassa. Anche il terreno da noi è più difficile: \ ci sono radici che arrivano a ' cinquanta metri di profondi! tà». Probabilmente per queste ; ragioni, il vinello che si ricava ha un caratteristico sapore ' asprognolo, che però si dilui! sce con il passare degU anni. I II «Prunent» deve essere in! fatti opportunamente invecI chiato. Secondo gli esperti, ci j vogliono almeno quattro anni ; perché dia buoni risultati, i «Trattato come si deve — \ dice il sindaco di Masera Walter Cattani, che è rimasto fra i pochi produttori di "Prunent" per uso proprio — è un vino che non ha niente da in- mdìari 0 QueUi P*tt °e£0ri della Bassa e persino al Bour- gogne». Di questo vino non vi è praticamente commercio, la domanda supera di gran lunga l'offerta e cosi persino nell'Osso la è diventato una rari- tà. Per averne una bottiglia, bisogna essere in rapporti di familiarà con i contadini che lo producono per il loro uso personale. Il «Prunent» compare inve-*| ce regolarmente nelle sagre paesane e fa coppia fissa con «Mutun a la sau», un tipico piatto locale. In questi casi, sono i comitati che se lo prò curano. Si può trovare anche in qualche trattoria di Masera e Trontano. «La produzione attuale — dice il sindaco Cattani — si aggira sulle tre, quattrocento brente» (ogni brenta equivale a cinquanta litri) all'anno. Quasi tutti i contadini di Masera e Trontano hanno la vigna e se lo fanno da soli per il loro consumo annuale. Insomma, è infatti un vino che si fa ancora con criteri esclusivamente artigianali e non ha quindi prezzo. In tutte le frazioni collinari di Masera e Trontano, ci sono ancora torchi a mano che vengono usati dai produttori locali di Prunent. A Masera, la vendemmia comincia domani e andrà avanti per parecchi giorni. Quasi tutti i contadini che raccolgono l'uva lo fanno come seconda attività. Sono operai delle fabbriche, artigiani, persino studenti che de dicano alla vendemmia il loro tempo Ubero. «Quest'anno — dice il sindaco Cattani — il maltempo ha fatto parecchi danni. Alcuni vigneti sono andati distrutti nel nubifragio di agosto ma il Prunent non mancherà». Come vuole la tradizione, la vendemmia sarà accompagnata da tre giorni di festeggiamenti. La «Sagra dell'uva» di Masera, che ogni anno richiama migliaia di persone da tutta l'Ossola, comincerà sabato sera con l'apertura di un banco di beneficenza e con uno spaccio di prodotti locali, dagli ottimi prosciutti al for¬ maggio del paese. Poi ci sarà la «bevuta dell'allegria» e il «Prunent» che i contadini hanno tenuto sotto chiave neUe loro cantine per un anno intero, salterà finalmente fuori. A Masera assicurano che ce ne sarà per tutti, «fino all'esaurimento delle scorte». Sempre sabato sera, si esibiranno il corpo musicale di Masera e il coro «Val Garina» di Montecrestese. Silvano Silvani presenterà poi uno spettacolo. Domenica pomeriggio ci sa- rà la sfilata dei carri aUegori ci per le vie del paese con la partecipazione della «Rimoli na» e delle majorettes di Oleggio. I «matan 'd Masera» distribuiranno uva a tutti e ci sarà anche U discorso di «Ul Martin e la Maria», due personaggi locali. Si aprirà poi una nuova parentesi gastronomica per la tradizionale «merenda» a base di mutun a la sau. Concluderà la giornata uno show con Marisa Frigerio e numerosi altri cantanti. Lunedi pomeriggio, la festa proseguirà con un concerto di musica folk, dell'orchestra di Luciano Brandi di Radio Ca podistria. Nell'ambito , della «Sagra dell'uva», ci sarà la premiazione del concorso «balconi fioriti». Per i festeggiamenti, la ferrovia Vigezzina ha organizzato corse speciali da Domodossola ogni venti minuti. au v. i Masera. Il sindaco Cattani

Persone citate: Cattani, Luciano Brandi, Marisa Frigerio, Masera, Silvano Silvani, Walter Cattani