Anche un museo zoologico nel liceo classico di Novara

Anche un museo zoologico nel liceo classico di Novara Nuova sede per il vecchio "Carlo Alberto,, Anche un museo zoologico nel liceo classico di Novara I lavori del moderno istituto, in viale Curtatone, sono terminati - Laboratori dotati di attrezzature d'avanguardia - Il ''Mossotti'', altra scuola dove si pensa al futuro (Nostro servizio particolare) ' Novara. 10 settembre. Due istituti novaresi all'avanguardia. Il nuovo istituto costruito in via Curtatone che ospita il liceo classico «Carlo Alberto» è ormai agibile: restano gli ultimi ritocchi e poi il complesso, costruito dal comune, può dirsi completo. Dalla primavera scorsa tuttavia si sono tenute le lezioni nelle nuove aule, mentre gli operai continuavano i loro lavori. «Sembrava addirittura di studiare in un cantiere — aggiungono alcuni studenti — ed anche noi ci siamo rimboccati le maniche per facilitare il trasloco del materiale didattico dalla vecchia alla nuova sede». Gli studenti infatti sono stati i primi collaboratori della preside professoressa Nerea Pagani che il progetto dell'istituto ha accarezzato, sollecitato e poi curato nella realizzazione. Si «sente» la presenza di una donna. Le aule ed i laboratori sono resi accoglienti per invogliare lo studio: tenui colori alle pareti, curati anche nelle sfumature; sobria ma nello stesso tempo precisa didascalia agli oggetti, strumenti, libri esposti; ordine in ogni scaffale, nei cassetti, negli archivi. «Non è tuttavia l'estetica che ci preoccupa — precisa la preside dell'istituto Nerea Pagani — oltre ai contenitori ci sono anche i contenuti». Nei laboratori di fìsica, chimica e biologia sono infatti ospitate le più moderne at- trezzature: degne di aule e di corsi universitari. Recente- mente il ministro, dietro ri- chiesta della signora Pagani, ha donato un «planetario» co- struito nelle officine Galileo di Firenze per gli studi di astrologia. Su uno schermo ovale che riproduce la forma del firmamento vengono proiettate le coordinate, pianeti e satelliti. | | • . , Accanto è stato allestito un I «museo» (non di quelli polve- I rosi e vetusti ma vivo e ordì- : nato) che presenta centinaia | di animali ed uccelli imbalsamati. Alcuni esemplari sono ormai rarissimi e la rassegna è destinata a diventare una degna succursale del museo Faraggiana. «Alcuni studenti universitari hanno chiesto di potere approfondire le loro materie t d'esame nei laboratori del ..Carlo Alberto: i futuri medici \ si interessano particolarmen- i te del laboratorio di biologia, gli studenti in materie classiche guardano con particolare attenzione alla biblioteca ricchissima e completa di collane uniche». Tutte le strutture, assicurano professori e studenti, vengono effettivamente usate per esperienze didattiche e non sono soltanto, come purtroppo capita in altri istituti, una «voce» dell'attrezzatura del laboratorio da tenere in vetrina. «Comincia un ciclo di studi diverso — prosegue infatti Fagani — e si richiede un discorso diverso. Va in attuazione nell'istituto ''Carlo Alberto" un piano sperimentale d'interdisciplinarità per affrontare i problemi del mondo contemporaneo e qualsiasi realtà locale a classi riunite e con progetti concreti. L'inter- disciplinarità sarà il metodo che regolerà il futuro della scuola: è un inizio per arriva re infine alla gestione degli istituti con professori, genito- | ri e studenti. Ma non è un ri- | sultato che si può ottenere di colpo, occorre una lunga prò- • grommatone». Nei laboratori attrezzatasi-. mi non ci sono cattedre: si la- , vora in gruppo mentre il do- I cento controlla. Le nozioni si I acquisiscono per esperienza : diretta non soltanto at tra ver- | so le lezioni teoriche che. se t isolate, rischiano di sembrare troppo aride. «Le esigenze della nostra società si incominciano a risolvere a scuola — dice convinta Pagani — l'ansia di una maggiore giustizia sociale non presuppone un abbassamento del livello intellettuale..ma anzi le esigenze di oggi ri- \ chiedono che si usi la sapien- i za quale fnnn !ir«ferihf;pforza irresistibile per una rivoluzione spirituale e morale che rigeneri pacifi-camente le strutture sociali». Anche al'istituto tecnico industriale Mossotti, il più fre- quentato della città si pensa al futuro. «Già quest'anno abbiamo voluto ovviare alle critiche che ormai si abbattono con sempre maggiore insistenza sugli esami di settembre — dice il preside della scuola, professor Rosario Muratore — i professori sono di solito presi tra incudine e martello. Da una parte non si può non convenire che l'esame di riparazione è una formalità: dall'altra tuttavia è pur doveroso ammettere che se gli studenti sono carenti in qualche disciplina, non li sipuò promuovere». Al Mossotti si è cercato dilargheggiare a giugno, limi-tando al minimo il numerodei rimandati. Gli studenti che erano stati «aiutati» in se-de di consiglio sono stati tuttavia informati che sarebbero stati organizzati dei corsi di recupero. Le lezioni per le quali sono impegnati 41 docenti sono iniziate e sono frequentate da tutti i 400 studenti che hanno ricevuto l'invitoa partecipare. 1. d. b. Novara. Il preside del "Mossotti", prof. Muratore e la preside del liceo classico, professoressa Pagani (Giovati)

Persone citate: Carlo Alberto, Faraggiana, Mossotti, Muratore, Rosario Muratore

Luoghi citati: Firenze, Novara