Passano le ferie costruendo una statua di pietra all'alpino

Passano le ferie costruendo una statua di pietra all'alpino A Briga sulla collina di San Colombano Passano le ferie costruendo una statua di pietra all'alpino La singolare impresa di un gruppo di volontari capeggiati da un floricoltore gozzanese - Domani la cerimonia d'inaugurazione del monumento (Dal nostro corrispondenteI inBriga Novarese. 30 agosto. ', lLe ferie sono un diritto dei ! Plavoratori, i quali le possono ; dnaturalmente trascorrere co- Pme e dove vogliono. Quest'an- ;eno. un gruppo di brighesi, !nquasi tutti operai, ha passato icle vacanze (e occupato molte i taltre ore del proprio tempo li cero) lavorando alla costruzione di un monumento all'alpino, sulla collina di San Colombano. Il monumento, costruito con il lavoro (e il denaro) degli stessi promotori dell'iniziativa, è cresciuto a tempo di record sotto il sol- mluldhsi Lavorij leone di agosto e domenicai verrà puntualmente inaugura- ! to. San Colombano, alle spalle J del vecchio abitato, è luogo ; Fcarico di memorie storiche lo ■ rali. Già i romani, nei primi ! secoli della nuova era, vi I Savrebbero costruito un Castel- ! slo; ma sicuramente lo fecero i j conti di Biandrate dopo il Mille. Sul colle rimangono i resti dell'antico maniero e un piccolo santuario mariano, che purtroppo in questi armi ha subito gravi spoliazioni. Accanto ai monumenti storici, è sorto ora quello in onore delle truppe montanare, nelle cui file hanno militato molti brighesi. L'idea è stata di Giuseppe Didò, floricoltore gozzanese, cavaliere della Repubblica e presidente onorario del gruppo alpini di Gozzano, Briga e paesi vicini. Il «cavaliere», che non è nuovo a imprese del genere, ha presentato la proposta in Comune, assicurando che alla spesa avrebbe provveduto in proprio e con l'aiuto di ex alpini e di altri volonterosi. Il Comune avrebbe dovuto soltanto mettere a disposizione l'area necessaria La richiesta di Didò, fatta a nome dell'Associazione nazionale alpini, è stata accolta all'urianimità dal Consiglio comunale. Alcuni suoi membri si sono anzi offerti di collaborare alla realizzazione dell'opera: Olando Poletti. vicesindaco e assessore ai Pubblici, l'assessore all'Ecologia, Battista Allegra, il consigliere di maggioranza Lorenzo Albertano e i due consiglieri della minoranza, Carlo e Rizieri Allegra, sono saliti così a lavorare sul San Colombano, e con costoro, nelle ore ì libere e nei giorni delle ferie, ! la guardia municipale Pierino ! Allegra e lo stradino Corrado j Albertano. Si è formata quindi une-, Quipe di volontari con Remo Iacaccia, Battista Fantini, Francesco Quirico, Lorenzo Moroso, Carlo Cavadini, Giovarmi Poletti, i fratelli Giuseppe ed Emilio Sogni ed altri ancora. In buona parte, si trattava di frequentatori dei! circolo Enal, gli stessi che avevano già fabbricato tavoli e sedili di cemento e compiuto, sempre gratuitamente, vari lavori sulla collina. Tra gli stessi volontari c'erano il presidente dell'Aris. Aldo Adami, l'allenatore deH'«Atletica Briga», Angelo Quirico, e poi ancora: Lorenzo Allegra, Giuseppe Albertano, Piero Velati, E mestino Toeschi (campione di pesca), Battista Savoini, Angelo Cavigioli, il figlio del cavalier Didò, Gianni, e il genero. Franco Bassilico. A San Colombano, per il momento, non arriva l'acqua potabile e le fontane sono più in basso. «Faceva un caldo d'inferno — raccontano — e noi dovevamo lavorare al sole cocente con una sete africana. Per fortuna, accanto alla chiesa, c'è la casa dell'eremita sotto l'ombra degli abeti: là, tenevamo al fresco, se non l'acqua, almeno il vino». Alcuni di loro, come l'assessore ai Lavori Pubblici, si intendevano di costruzioni. Altri, come il consigliere Carlo Allegra, sono muratori. Vi erano poi gli scalpellini, come Francesco Quirico, detto «l'alpino», o il consigliere Rizieri Allegra. I restanti esercitano mestieri diversi: idraulici, come Remo Iacaccia, falegnami, metalmeccanici, operai tessili e chimici, autisti, calzaturieri, floricoltori, artigiani. II monumento è una mon-itagnetta formata di massi di ;granito sapientemente dispo- :sti. In cima c'è la statua del- -l'alpino offerta da Didò. L'o- jpera verrà benedetta dopodo-:mani, durante una Messa al icampo celebrata dal cappella- i no militare Righini. che nel-' l'immediato dopoguerra fu Per ^ certo tempo reggente della parrocchia di Briga, Parleranno il senatore Torelli. e l'onorevole Nicolazzi. Saran- ; n0 Presenti generali, alti uffi-1 ciali' personalità e rappresen-1 tanze dell'Ana La cerimonia si terrà nelia mattinata. Il programma della giornata prevede, inoltre, una colazione sull'erba all'ombra degli abeti, musiche della banda di Gozzano, canti della montagna e bevute di vino al grido di «Viva gli alpini, veci e bocia». f. a. ri Briga. Il monumento all'alpino costruito dai volontari

Luoghi citati: Biandrate, Briga, Gozzano, San Colombano