Dove nasce il "Carnera,, di Francesco Allegra

Dove nasce il "Carnera,, Il concorso gastronomico "paniere d'oro,, Dove nasce il "Carnera,, La pagnotta sembra un guantone da sei once ma in realtà pesa tre volte tanto - lì segreto? "Sta tutto nella fermentazione" dice il fornaio Savoini di Borgomanero (Dal nostro corrispondentej Borgomanero. 21 agosto. Lo chiamano «Camera» perché è un pane torte e generoso come il gigante di Se-. quals. A prima vista può an- • che dare l'idea di un guanto-1 ne da sei once, ma in realtà pesa tre volte tanto, confezionato com'è in pagnotte da \ mezzo chilo l'una. Ogni pagnotta appare rotonda, gonfia, sembra che scoppi per troppa salute: la crosta è fria; bile e profumata, la mollica ! serica e lucidissima. Una sua : grande prerogativa è quella ! di durare soffice e gustoso ' per alcuni giorni. Nel panificio Savoini di I : Borgomanero, segnalato dai ! . lettori per il concorso «il pa- i ! niere d'oro» de « La Stampa Cronache del Novarese» e del! l'Ente provinciale turismo, il | «pane Camera» viene cotto una sola volta per settimana. j Lo si prepara nel pomeriggio ; del venerdì per essere posto ' in vendita il sabato e consu! moto solitamente la do'meni{ ca quando i forni sono chiusi. ' Vengono ad acquistarlo da \ i tutti i paesi della zona e pure j da centri lontani: «In questa ■ stagione — dice Osvaldo SaI voini — contiamo clienti per! sino stranieri: sono turisti e i | villeggianti del vicino lago i | d'Orta e del Verbano. i quali : ' spesso tornano per anni a ) comperare il nostro pane». Borgomanero, del resto, go- \ de in materia di un'ottima fama. In questo paese di anti- j che tradizioni artigianali e so ! prattutto commerciali, c'è an j che la tradizione del buon pa- j ! ne. che la onore alla classe '< , mercantile locale: «Non è det- j ; to — spiega Savoini — che j j per guadagnare si debba fare ! j a pane cattivo. Fare il pane > buono è solo una questione di \ • abilità professionale». !i ! / Savoini sono una stirpe di ! i mercanti e imprenditori. Vi \ì\no in cui vivevano tutti insie- jme nel cosiddetto «casone». j ;! floh ordini di un unico «reggi- tore». raggiungendo fino il numero di centodiciassette. "n0 di questi era il nonno di Osvaldo. Pietro Savoini. che era stato vicesindaco a Briga, dove creo una fabbrica di ottoneria che occupava alcune decine di operai. «Costruiva candelieri e posaterie e esportava in varie parti d'Italia e Europa», ri- corda Osvaldo. «Fu tra i pri- ondgcStspni ugmi a"usare l'ottone uTqueste ì rlavorazioni, sostituendo il pel- jatro. Ma ancora più curioso sa- ! rà rilevare che, primo nella i czona, aveva impiantato un ! u campo magnetico rotante, [ v cioè un motore elettrico ali- : rmentato da una dinamo che c veniva azionata per mezzo di ! n una ruota da mulino che j vsfruttava l'acqua di una rog- i sgià». 1 v7/ forno che attualmente è n aestito dai ÌrateUi Osvaldo e * Venanzio, è stato fondato nell „ J0fl(J ._. jj. M «'co^%ffo* chiuderlo P. „_,,„ antìnre nlln I m .J^lhi„" Lla 'tfj S °"„Z,"rn mondinle Nel vec-'P "ntoforno di Ernesto nacque* ail «pane Camera». Erano gli ; d anni ^ei grande Primo, e mi- '' d ohjr modo per onorario i pò- > c nettieri di Borgomanero non '. e avrebbero potuto escogitar* '■ « Qua[e „ tQ m ,Carne\ ! z ra»? Lo chiediamo a Osvaldo savoini. «Il segreto del buon im un" bravo panificatore siI preoccupa, però, innanzitutto.! di procurarsi una farina di ! — prima qualità, non trascuran-l fe do il fatto che ogni tipo di fa-j rina richiede un particolare ! savoini. «li segreto del buoni™ pane - risponde - sta tutto, rL quasi nella fermentazione.; p tt_ i ;r; -, ' trattamento» La scoperta del lievito risa-\ le a tempi lontani, se già lo usavano gli antichi cinesi e se ancora ne parla la Bibbia. Il \ lievito ha tuttavia sempre co- \ stituito un problema per il Panettiere: «Per noi -.«"H ma **™m-*™ P™"6^ f1Mlto',Im^rt^teJQcrun^! e 8,ust,e aos,1; badare alle temperature, alla durata delle ! vane fast della fermentazio- ne. Ce tutta una scienza m gomma che il maestro for: naiQ deve conoscere. Spesso : si fa n pane scadente solo per I ■ ignoranza» Il «Pane Camera» di Borgo- ; manero come quello comune. . di semola 0 a//0fio .è cotto in ] un modernissimo tomo auto ■ matjCO Le varie forme di po* ne ve„g0„0 infornate in un | tunnei iungo una ventina di ■ metri H cui pjono di cottura \ ha una superficie di 22 metri. . quadrati. Nel laboratorio c'è \ i una macchina che può prò- ■ j durre sino a 1S mila grissini j all'ora. Sono grissini croccan-\ . ti e saporosi La panetteria Savoini. che' occupa una dozzina di perso-1 ne compresi i familiari dei j due fratelli, produce pane e ! grissini per i due negozi di i corso Garibaldi e di corso j Sempione e per numerose al- j tre rivendite anche delle fra- ! stoni e dei centri vicini. Già il padre di Osvaldo e Venanzio, negli Anni Trenta, girava per i paesi a portare il pane con una «Giardinetta» 509 Fiati gialla a strisce rosse. Allora, i i ragazzi uscivano sulla strada \ a vederla passare. | «Quello del panettiere — di-i ce Osvaldo — è sempre stato ; uno dei lavori più duri. Dav- ■■ vero il pane è frutto del sudo-, re della fronte, dei contadini j come dei fornai. Eppure, i pa-1 nettieri, pur nell'interno dei, vecchi forni a legna, hanno ; sempre dato prova di iniziati- < va. di capacità e di fantasia, ' non disgiunte da un certo *™f> dell'iimorismo» ; „^.rcro ""a"' che >«* da fi Medioevo avevano creato ii! P*™ dell'Aurora, per la pri-[ ma colazione, il pane del lo \ Spirito Santo per i poveri, il ] P"ne santo per le monache, i auell° det PaPa- della COTte-1 de\ ^aval'ere. del canonico e del l°ccne- H Pane del canoni- ; co era bianchissimo, nerastro ì e gommoso quello dei servito- ! «- manipolato con burro e ' ! zucchero il pane dei cortigia- • con la moIltca Ze»»era co" | ime un'ostia quello delle suo-iI «Ma anche in tempi meno ! ! lontani — aggiunge il Savoini ! — la fantasia non ha fatto di- l fetto. Basta pensare ai "Ca- j vourini" (da Cavour), le pa- ! gnottelle conosciute inoltre ii™ un'ostia quello delle suo-1 , re. a forma di soffice torta il |; pane del pontefice. _*»„ „„„v.„ ™„„„ ì \ I come "rosette", ovvero ai "bi-1 ciulan" dalla curiosa forma oblunga», ancora oggi si dice: «E' un biciulan». per dire di chi non è propriamente uno spirito eletto. Francesco Allegra Borgomanero. Pane appena sfornato nel negozio dei Savoini (Foto Allegra)

Luoghi citati: Borgomanero, Europa, Italia