A Domodossola occorre più spazio per le operazioni di dogana dei Tir
A Domodossola occorre più spazio per le operazioni di dogana dei Tir I controlli obbligati si svolgono in mezzo alle strade della città •aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaazazeeaszazaa^ A Domodossola occorre più spazio per le operazioni di dogana dei Tir "Le condizioni di lavoro, dicono gli autisti di tutta Europa, sono impossibili" - Pressioni per realizzare nuove attrezzature - Intanto il traffico internazionale viene dirottato verso le altre località di confine (Dal nostro corrispondente) Domodossola. 20 agosto. - A Domodossola le operazioni di confine per gli autotreni Tir si fanno in mezzo alla strada. GU autotreni che viaggiano con la sigla Tir (trasporti internazionali rapidi) sono quelli che portano merci attraverso le frontiere di mezza Europa e sono uno dei principali veicoli di cui si servono le correnti di traffico intemazionali. A Domodossola, uno dei più importanti nodi di confine, ne arrivano centinaia, soprattutto in estate, «ma potrebbero essere molti di più — dicono gli operatori locali — se ci fossero le attrezzature necessarie ad ospitare questi particolari trasporti camionistici». Senza un'area idonea per riceverà, i Tir che arrivano a Domodossola vengono convogliati nella zona della stazione internazionale, di fronte al palazzo delle poste, già intasata d'auto. I lunghi autotreni internarionali finiscono cosi per essere parcheggiati fuori dalla «striscia gialla» ed invadono addirittura le corsie di traffico, creando ingorghi e difficoltà. «Nei programmi di tutte le amministrazioni comunali che si sono susseguite negli ultimi dieci anni — lamentano alcuni operatori — c'era fa costruzione di un parcheggio per i Tir. ma di concreto non si è fatto ancora nulla. Adesso, la situazione è diventata insostenibile». «I controlli doganali da parte dei funzionari e dei finanzieri assieme agli operatori economici — fanno rilevare gli interessati — avvengono in condizioni indescrivibili, in mezzo al caos del traffico cittadino. Tutti, bollette alla mano, ih mezzo alla strada, col pericolo di essere falciati da qualche auto, per cui qualcuno deve appostarsi sulla curva delle poste per regolare il traffico che viene da via Gramsci». Abbiamo interpellato alcuni autisti dei Tir che arrivano a Domodossola. Le risposte sono state univoche: appena possono evitano il valico di confine o ssolano. «Sono abituato a viaggiare attraverso tutta l'Europa — dice un camionista francese che lavora per una casa di trasporti internazionali — ma qui le condizioni di lavoro sono impossibili. Siamo costretti a dormire nelle cuccette degli autotreni perché non c'è un posto vigilato dove poter parcheggiare per la notte». «Dobbiamo fare gli slalom — dice un altro — per portare gli autotreni alle operazioni doganali. E qui cominciano altre difficoltà perché si lavora in mezzo al traffico, non c'è neppure lo spazio per scaricare il materiale che la dogana chiede di controllare. E' meglio scegliere un percorso più lungo ma approdare ad un valico che sia attrezzato». Queste difficoltà finiscono per incidere sui costi di trasporto, dirottano i traffici verso altri valichi. E' una situazione che preoccupa gli spedizionieri che vedono svanire i loro sforzi per acquisire nuovi traffici. Del problema, anche per i suoi riflessi negativi sulla viabilità cittadina, si è occupato più volte l'Automobile Club, con una serie di proposte all'amministrazione comunale che sono rimaste però lettera morta. L'Automobile Club aveva proposto in un primo tempo di studiare una migliore utilizzazione della piazza Stazione, con la costruzione di un parcheggio sotterraneo. Il progetto era semplice: si sarebbero liberate, almeno parzialmente, alcune zone intasate e ci sarebbe stato più spazio per i servizi pubblici. L'idea non ha però avuto alcun seguito. Più recentemente. l'Auto mobile Club, affiancato questa volta dagli spedizionieri, è tornato alla carica con un altro progetto, meno costoso: reperire da parte delle ferrovie un'area nelle vicinanze del nuovo scalo in via Piave, recintata ed attrezzata per ospi ' ! I tare tutti gli autotreni, quelli i ... _ 1 con merci da sottoporre a visita doganale e quelli che attualmente sostano in via Vittorio Veneto (la strada che costeggia la strada ferrata). Sembra che questa soluzione abbia trovato migliore acco glienza negli uffici comunali ; «ma la lentezza con cui procede la pratica — si dice negU ambienti interessati — scoraggia anche i più volonterosi». «Eppure — osservano gli operatori economici — non c'è tempo da perdere, la situazione è diventata intollerabile. E' inconcepibile che l'amministrazione comunale di una città di confine spenda centinaia di milioni per realizzare una superstrada verso l'Alpe Lusentino e trascuri il potenziamento delle strutture di una delle principali attività locali: il traffico delle merci da e per l'estero». a. v. Domodossola. Autotreni Tir Badia zona della stazione: si effettuano in mezzo alta strada causando ingorghi e le operazioni della dogana intasamenti (Foto Falciola)
Persone citate: Foto Falciola
Luoghi citati: Domodossola, Europa
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