Da quattrocento anni gli asinelli fanno la corsa a Marano Ticino

Da quattrocento anni gli asinelli fanno la corsa a Marano Ticino Oggi il paese si trasforma in piccola Siena Da quattrocento anni gli asinelli fanno la corsa a Marano Ticino (Dal nostro corrispondente) Marano Ticino, 3 agosto. (u. g.) Domani Marano si trasformerà in una piccola Siena. Si correrà nel tardo pomeriggio, il «Palio delle contrade», una competizione che porta come sottotitolo «Corsa rionale degli asini». Sembra una divertente corsa, tanto che ha come protagonisti i recalcitranti somarelli e gli indaffarati fantini, ma domani, a Marano Ticino, la manifestazione assumerà un tono diverso. Dopo oltre quarant'anni • di corsa degli asini, infatti la locale prò loco Ita deciso di dare un'impostazione nuova alla briosa manifestazione che ricorre la prima domenica d'agosto. Ne va merito al presidente della Pro loco, professor Stefano Pistocchini. 32 anni, insegnante di lettere in una scuola media, da qualche mese alle prese con la storia del suo paese per farne un libro. «La corsa degli asini a Marano Ticino ha alle sue spalle una storia che risale al 1573 — spiega il professor Pistocchini —. Ne ho trovato traccia nei manoscritti comunali scorrendo il libro delle controversie». Poi racconta che quattro secoli or sono il pae se era localizzato a sudest dell'attuale concentrico, nella zona di Cavagliago. mentre il signore del paese. Teodoro Castiglioni. che era di origine brianzola, viveva nel suo maniero, in zona Castello. Il Castiglioni decise di far costruire una strada nelle adiacenze della sua abitazione e. per poter trasferire in quella zona del paese il materiale da costruzione, chiese in prestito gli asini ai contadini del paese. Era il periodo della fienagione e i somari erano troppo utili ■ per i lavori dei campi perché i contadini se ne privassero. Teodoro Castiglioni rimase urtato dal diniego 'ma, essendo signore di larghe vedute, non pensò a sanzioni, ma ad una curiosa disputa ed esclamò: «Farò venire gli asini che mi servono dalla Brianza e poi faremo una gara per le vie del paese fra i miei ed i vostri so ma relli. Ve dremo quali saranno i più scattanti». Sarebbe stato sciocco lasciare che la gara si risolvesse in un incontro burlesco tra una mezza dozzina di concorrenti, come da quarant'anni si/verificava. Ecco perché da quest'anno prende il via il «Palio delle contrade». Sono sette rioni e tutti con una solida matrice storica. C'è il rione dei vescovi. C'è poi là via principale, la Contrada Grande: il rione San Giovanni: il rione Castello; il rione degli Ebrei (ora via Cesare Battisti): la più antica contrada di Marano, quella di Cavagliago; infine, la Contrada Nuova. La gara sarà preceduta da rappresentanze in costume delle sette contrade: poi. attraverso via Sempione. via Roma, ria Battisti, via Marconi e via Trieste — circa duemila metri di percorso — fantini e somari si daranno battaglia. Tutti vogliono aggiudicarsi il palio di raso azzurro, ricamato con fili d'oro e con impresso il campanile del paese, confezionato dalle suore di San Giuseppe di Novara.

Persone citate: Battisti, Castiglioni, Pistocchini, Stefano Pistocchini, Teodoro Castiglioni

Luoghi citati: Marano, Marano Ticino, Novara, San Giuseppe, Siena