Tutti con la maturità in tasca cercare lavoro è un problema

Tutti con la maturità in tasca cercare lavoro è un problema Sono stati esposti a Novara gli ultimi risultati Tutti con la maturità in tascacercare lavoro è un problema Al liceo scientifico nessun respinto - Anche all'istituto tecnico Omar pochissimi ripetono • Studenti in attesa di trovare un posto, intanto s'iscrivono all'Università • Xostro seruiz:o particolare/ Novara. 2 agcsie. l.d.b. I I 167 car.àic'.Eti alla maturità nei liceo scientifico sono stati tutti promossi. 1 tabelloni con le votazioni sono stari esposti stamane nell'atrio dell'istituto che si è subito affollato ài studenti. Nove : «maturi» con 60 sessantesimi: Laura Baiardi. Gianni Marchetti. Ilario Airoldi. Maurizia Casazza. Roberto Ingraito. Patrizia Pizzo. Marco Malacarne. Ornella Scaglia. Rita Canr.avanetta. Anctic e.t r...r: stu~crìi: «tan¬ no riportato brillanti votazioni: pochi i promossi con il minimo voto. «Abbiamo faticelo quest'anno psr prepararci agli esami — commentavano alcuni — e questo luglio afoso non ci ha certo favoriti ma i nostri professori ci sono siati vicini e ci hanno aiutati soprattutto mo ralmente». Anche all'Omar, l'istituto per periti che è famoso in Novara ed in provincia per la severità con la quale vengono giudicati gli studenti, sono stati esposti i quadri: su 309 iscrittisi alla maturità saitar, to 36 sono i bocciati e di essi 32 sono privatisti. «Per noi. quest'anno — dicevano — è stata lina strage. Pochissimi privatisti sono "maturi" per -a maggior parte si tratterà di ritentare l'anno prossimo». I professori tuttavia assicurano che non c'è nei loro confronti una particolare prevenzione e che ingiustamente si considerano degli studenti di serie B. «Fanno tenerezza quando si presentano alla commissione per essere inier- rogati. Sono più tesi degli altri studenti — precisava mi commissario — ed hanno anche un programma dalla mole indubbiarmnte piti pesante». Sono ragazzi che hanno dovuto abbandonare gli studi anzitempo per mia infinità di motivi: necessità di lavorare, svogliatezza, malattie, e tentano di guadagnarsi a distanza di qualche anno un diploma.. «Hanno indubbiamente fat- ; ro dei sacrifici — spiegava il j commissario — perché si è ! trattato per loro di condensare in pochi mesi quanto i loro j coetanei sviluppano in anno '. ài lavoro e poi devono dimo-1 strare di evere ben presente ' un corso intero di studi. E non è facile». All'Omar su 50 candidati j privatisti soltanto 18 sono i passati < ma negli altri istituti j la media dei privatisti boc- j ciati è ancora più alta) ed uno solo ha ottenuto una brìi- ! lante votazione. Giovanni Zanardi ha conseguito i 60 ses- j santesimi. Altri otti studenti sono sta- ! ti promossi con il massimo punteggio. Valerio Ziglioli, ! Antonio Garlaschè, Fabrizio i Berrini, Vincenzo Viola, Fran-1 co Bianchi. Gian Franco Borsotti. Pier Giorgio Mora, Giorgio Midena. «Ma anche per noi non sono rose e fiori — precisavano alcuni neo-diplomati — abbiamo un diploma. è vero, ma trovare un lavoro è diventata una impresa». ■ Qualcuno è deciso a iscriver- : si all'Università: ingegneria o materie scientifiche in genere j ma la maggior parte preferi- : rebbe trovare un lavoro ed in- : cominciare una nuova attivi-; tà. «Il pezzo di carta che ci sia- \ mo guadagnati — aggiungeva-, no — non conta più niente. .Von diamo sufficienti garanzie e nessuna industria vuole assumere un perito chimico o elettrotecnico o meccanico come noi. fosse anche staio promosso con il sessanta e la lode». Così in parecchi finiranno per tentare la carta delTUni versità sperando che la laurea sia più qualificante, mettendo a dura prova le strutture sco lastiche che sono sull'Orio del tracollo. «Siamo in un momento di transizione — concludeva un insegnante — si vedono carenze a tutti i livelli. Le aule non sono sufficieniemen te ampie per accogliere tutti gli studenti. I professori spes so non riescono ad "incontra re" con gli alunni: i quali a loro volta non hanno l'umiltà di ascoltare ed imparare. Sembra che si contesti quasi per partito preso. E si finisce per fare degli esami che sono un prò forma».

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