Sarà riassunta la commessa che ha sbagliato l'inventario

Sarà riassunta la commessa che ha sbagliato l'inventario Per sentenza del pretore di Domodossola Sarà riassunta la commessa che ha sbagliato l'inventario La causa era stata promossa dall'interessata contro la Casa del popolo di Galliate • La donna era stata liquidata il giorno dopo che si era messa in mutua (Nostro servizio particolare) Domodossola, 29 luglio. Una commessa non pub essere licenziata anche se sbaglia a fare l'inventario delle merci da vendere. Il principio è stato affermato dal pretore di Domodossola, dottor Libero Mazza, nella sentenza di una causa civile tra la Cosa del Popolo lavoratore, di Galliate, e una sua dipendente, Carla Riva. n presidente della cooperativa, Giovanni Pollastro, era assistito dall'avvocato Falcioni, la commessa dall'avvocato D'Onofrio di Torino e dall'avvocato Daverio di Domodossola. Carla Riva era stata assunta nel settembre T2 con la qualifica di impiegata del gruppo settimo: il primo ottobre del "73 dovette mettersi in mutua per una grave forma di esaurimento nervoso e il giorno dopo, due ottobre, ricevette la lettera di licenziamento. Motivo dell'allontana lento dal posto di lavoro, i anumerosissimi, macroscopici errori» che la Riva aveva commesso pochi giorni prima, nel fare l'elenco dei detersivi che si trovavano nel reparto merci. Il pretore, nella sentenza, si domanda: «Tali errori integrano, come sostiene il datore di lavoro, un giustificato motivo che legittima il licenziamento? Costituiscono Quell'abuso di fiducia di cui si parla nella raccomandata spedita alla Riva ed un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali?». E risponde: evidentemente no. •Il richiamo ad un abuso di fiducia — osserva il giudice — è improprio. Si potrà tutt'al pia dire che la fiducia della Cooperativa nell'abilità contabile della dipendente è stata mal riposta, ma è aberrante ricollegare gli errori di compito della commesse ad un suo comportamento fraudolento nel quale appunto si sostanzia l'abuso». Poiché la Riva venne licenziata il giorno dopo essersi messa in mutua, il pretore commenta: ■£' difficile allontanare il sospetto che il provvedimento fu adottato dalla Cooperativa per punire la dipendente che non si era presentata al lavoro il giorno prima e quindi si configura come un'inammissibile ritorsione contro la donna che aveva "osato" ammalarsi dopo aver commesso le mancanze che ben conosciamo». A conclusione della causa, il giudice ha dichiarato il legittimo il licenziamento del la commessa e ha ordinato al la Cooperativa di reintegrare la Riva nel posto di lavoro e di corrisponderle tutti gli arretrati previsti dalla legge. s. r.

Persone citate: Carla Riva, D'onofrio, Falcioni, Giovanni Pollastro, Libero Mazza

Luoghi citati: Domodossola, Galliate, Torino