Attenti alle vipere

Attenti alle vipere Attenti alle vipere ti (Dal nostro corrispondente) Cannobio, 18 luglio, (a. c.) Tempo d'estate: vacanze, gite, escursioni, picnic sull'erba, e purtroppo anche vipere. Un rettile, la vipera, che negli ultimi anni pare si sia moltiplicato a dismisura, in seguito al progressivo abbandono dette zone alte di montagna, detta distruzione dei ricci, dei falconi e di altri rapaci che sono i nemici tradizionali delle serpi, della scomparsa dell'uomo dagli alpeggi e da motti pascoli elevati. La vipera oggi prolifica sta in pianura sia in collina sia nelle valli e in montagna, e il pericolo per il gitante è sensibilmente aumentato. Sarà quindi utile che tutti, soprattutto quanpartìranno tra breve per le località collinari, montane e valligiane, abbiano a prendere le opportune precauzioni e. meglio ancora, procurarsi una fialetta di siero antivipera. Per evitare morsicature in montagna e nei boschi bisogna camminare con stivaletti o scarponi; battere con bastoni cespi, rovi, vegetazione, prima di chinarsi a cogliere fiori, funghi e oggetti: evitare di mettere le mani sotto i sassi o in fessure della roccia: di sedersi su muriccioli soprattutto se coper ti da edera. Attenti ai rami che Potrebbero portare vipere appese: evitare di sdraiarsi su paglia, di sedersi su fascine. E' anche consigliabile la massima aitensione nel chinarsi a bere a fontanelle, e sarà sempre opportuno chiudere le portiere dell'auto durante soste nei prati o boschi. Se si nota una vipera sarà meglio allontanarsi; mai tentare di schiacciarla con le scarpe, semmai usare sassi e bastoni, ma a distanza di sicurezza. La ferita da morso di vipera è caratterizzata da due torellini prodotti dai denti. Chi fosse morsicato non deve bere bevande alcoliche. Incidere in profondità la ferita e far sgorgare sangue non è sufficiente; meglio il tempestivo ricorso al medico e nel frattempo una iniezione di siero. Le vipere più comuni in Italia sono l'Aspide (Aspis). il Marasso palustre (Berus), la vipera del corno (Ammodytes), la vipera dell'Orsini (Vrsinii). La più irritabile, pericolosa e aggressiva è il Marasso che vive in prossimità di corsi d'acqua ed è diffusissimo nelle zone prealpine e quindi anche nella nostra provincia. Stando agli alpinisti, la vipera ha trovato una vasta diffusione negli ultimi anni in Valgrande (la più impervia e ormai in parte inaccessibile valle, a cavallo tra, il Verbano e l'Ossola,: sulle pendici del monte Morissolo che si trova alle spalle di Cannerò: in valle Cannobina. in valle Infrasca, in valle Strema, e anche tra i monti Nudo e il Sasso del Ferro, sopra Laveno. Sarà quindi opportuno a quanti hanno scelto per le vacanze o per le gite zone in cui è più facile imbattersi in vipere, munirsi nelle farmacie di quella confezione che contiene oltre a una fiala di siero e una siringa con ago, un tampone sterilizzato e un laccio emostatico.

Persone citate: Marasso, Nudo, Orsini

Luoghi citati: Cannobio, Italia, Ossola