Accorrono gli "uomini dei Ticino,, a vedere la macchina che cerca oro di Umberto Gottardello

Accorrono gli "uomini dei Ticino,, a vedere la macchina che cerca oro Accorrono gli "uomini dei Ticino,, a vedere la macchina che cerca oro Folla di curiosi attorno all'inventore friulano che ha voluto sperimentare la sua ''lira" (Dal nostro corrispondente/ Oieggio. 15 luglio. Esiste ancora, tra i contadini delle campagne oleggesi lungo il Ticino, la febbre dell'oro? A giudicare da quanti si sono dati appuntamento domenica mattina lungo il greto del fiume in zona Raspagna di Oieggio e proprio il caso di dire: si. Ercole Canciani. un friulano di 70 anni, aveva annunciato che avrebbe esperimentato una sua invenzione, la «lira», una macchina che ri¬ corda come forma l'antico strumento musicale, per estrarre dalle sabbie del Ticino pagliuzze d'oro. La novità ha attirato non solo una folla di curiosi, ma anche i vecchi cercatori d'oro. C'erano, tra gli altri, i cugini Carlo e Pierino Colombo, 62 e 65 anni, di Loreto, conosciuti con il soprannome di «Cuciti», e Rinaldo Sonzini, 45 anni, di Loreto, del ceppo familiare degli «Zacc». La macchina del Canciani serve a lavare le sabbie del Ticino fino a che il granello raggiunge una piccola dimensione: ma necessita l'intervento manuale dell'esperto che sa maneggiare l'attrezzo, per evidenziare le pagliuzze d'oro. Nelle mani di Rinaldo Sonzini la «lira» ha prodotto una ventina di litri di sabbia purgata da materiale ghiaioso di grossa dimensione. Poi l'esperto cercatore oleggese usando la vecchia «trilla», dopo una mezz'ora di lavoro, è riusci io a ricavare alcuni decimi i di grammo d'oro con purez- za a! 1000 per 1000. Dopo l'esperimento si è di- • scusso se è ancora conve- ! niente lavorare un'intera giornata sul Ticino cercando l'oro. «Dovrebbe valere almeno 5 mila lire il grammo — ha osservato Carlo Colombo —. Solo a questi costi c'è convenienza. Io e mio cugino Pie- ! tino abbiamo cercato oro | sul Ticino dal 1933 al 1946, \ per poi passare al quarzo. i Ma erano tempi diversi, e al- ! lora con un grammo si paga- ' va un operaio. A volte la se- ì ra pesavamo dai 13 ai 15 I grammi del metallo». 1 cugini Colombo ricordaI no che il periodo più redditi; zio per la ricerca dell'oro fu i nel 1943-44, quando con il ca- lo di valore della moneta molti erano disposti a spen- dere 1200 lire al grammo per l'oro. «Alla Raspagna in certe giornate c'erano più di 200 persone — ricorda Carlo Colombo — e i tedeschi del la Todt arrivavano al Ticino ! per portare via gente da utilizzare nel capannone che j avevano in via Momo ad Oieggio». «Una trentina d'anni fa venne ad Oieggio un'impresa di cui era titolare un certo \ Leone Bicchieri, per lavare le sabbie del Ticino e trova re metalli preziosi — raccon ta"o ancora i Colombo —. Piazzò una draga enorme ed ebbe abbastanza successo». Fu il primo tentativo di sfruttamento industriale e il Bicchieri era un personaggio singolare. Ancor oggi sono in molti a ricordarlo nel Nova rese. «Circolava per Novara — dice un vecchio — con in tèsta il casco coloniale, e su una vettura scoperta che si diceva era appartenuta al Negus». Di ricordo in ricordo la riunione in riva al Ticino ha finito per trasformarsi in una rievocazione dei tempi andati. Ma uno sfruttamento redditizio non appare per ora possibile. I vecchi cercatori hanno infatti osservato che senza gli attrezzi in uso fin dagli inizi del secolo dai loro vec- j chi la nuova macchina non | rende abbastanza. «Può valere solo per il tempo libero», ha concluso Rinaldo Sonzini. Umberto Gottardello I ! Oieggio. Pierino Colombo detto Cucii. 65 anni, e Carlo Colombo, 62 anni, due vecchi cercatori d'oro del Ticino, j Non hanno fiducia nelle possibilità della nuova macchina

Luoghi citati: Novara, Oieggio