Altri grossi depositi d'armi trovati sui monti dell'Ossola e in Valsesia

Altri grossi depositi d'armi trovati sui monti dell'Ossola e in Valsesia Anche una piccola chiesa trasformata in nascondiglio Altri grossi depositi d'armi trovati sui monti dell'Ossola e in Valsesia Decine di bombe a mano, alcune senza sicura, fucili da guerra - Un mitra ultimo modello in un fienile -1 carabinieri sono impegnati in un vasto rastrellamento per accertare se esistono legami tra i ritrovamenti (Dal nostro corrispondente) Vandlo, 1 luglio. lag.) Che cosa si nasconde dietro le anni e l'esplosivo sequestrati in Valsesia? I carabinieri stanno conducendo indagini in seguito al ritrovamento in un sottotetto di una cappella votiva di quattro fucili da guerra, munizioni, bombe a mano e quindici candelotti di dinamite Da tempo le forze dell'ordi¬ ne erano convinte della presenza di armi in qualche zona della media Valsesia:. le «voci», sebbene incontrollate, della presenza di un campo paramilitare, non erano passate inosservate. Da alcuni mesi, intatti, le ricerche di materiale bellico nelle baite semidiroccate, nelle chiese di montagna e negli anfratti rocciosi si erano intensificate. Tra sabato e domenica un centinaio di carabinieri ha perlustrato le zone più isolate della vallata addentrandosi in fasce montagnose quasi inaccessibili. E' proprio in un tempietto collinare al confine tra le province di Vercelli e Novara che il materiale è stato rinvenuto. Era in buono stato di conservazione e c'è da ritenere che solo di recente qualcuno deve averlo «visionato»: due beote | bfacevano da «tetto» alle armi ; se all'esplosivo e la mancanza j gdi una minima incrostazione : cprovocata nel ' «nascondiglio» dall'acqua piovana fa supporre che alcune persone abbiano «lavorato» di frequente intorno alle armi. La presenza nel nascondiglio dei candelotti di esplosivo ha causato un inevitabile scalpore: i timori della presenza di un'organizzazione eversiva in breve ha fatto il giro della vallata. I carabinieri cercano di fare piena luce sul «caso»: l'identificazione delle persone che hanno nascosto il materiale per ora non sembra imminente, ma il lavoro è proiettato completamente in questa direzione e non è da escludere che l'indagine possa riservare sviluppi clamorosi. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulla localizzazione della cappella. Si ritiene, tuttavia, che il tempietto possa trovarsi sulle montagne fra Gellio e Boleto di Madonna del Sasso. L'altro sconcertante episodio è venuto da Tri vero, località della Val Sesse ra, in cui un giovane di 28 anni. Silvano Danielutti, è stato arrestato dai carabinieri di Varallo perché trovato in possesso di una bomba a mano di tipo «Sipe», d una cinquantina di cartucce per mitra e di alcuni bossoli «calibro 38» già usati La bomba a mano (è fra i tipi più pericolosi per l'elevato potenziale di esplosivo) e le cartucce erano nascoste in casa del giovane: i bossoli, invece, si trovavano dietro lo schienale dell'autovettura del Danielutti. Oggi il Danielutti, che si dichiara «collezionista d'armi», è stato interrogato in carcere da un magistrato. rslpidrccvsriDomodossola, 1 luglio. Sedici moschetti, un mitra in perfetta efficienza, trentadue candelotti di dinamite, 2 chilogrammi di polvere nera, numerose pistole, bombe a mano e centinaia di cartucce sodo state sequestrate dai carabinieri dell'Ossola che hanno compiuto un vasto rastrellamento in tutte le vallate. Ti mitra, un «Mab» di nuovo modello, è stato trovato in valle Antrona. nei pressi di! un fienile, assieme a due caricatori. L'arma era stata sepolta: probabilmente il proprietario, temendo di essere scoperto, ha preferito disfarsene. Sono in corso indagini per identificare il possessore: A Varzo. i carabinieri hanno trovato due pistole a tamburo in una vecchia casa diroccata. A Crevoladossola, sul greto del fiume Toce. sono state scoperte due bombe a mano. Una era addirittura senza sicura ed avrebbe potuto costituire un pericolo per i bambini che in questa stagione si recano sulte rive del fiume. L'esplosivo è stato invece sequestrato in una cava di Premia. I fucili sequestrati sono vecchie armi da guerra, che erano legalmente denunciate, e sono state modificate per la caccia. In base alla nuova legge sulla detenzione deUe armi, i carabinieri hanno denunciato i proprietari a piede libero. Novara, 1 luglio. fi. I.) I carabinieri, in una vasta ooerazione durata tre morni, hanno recuperato refurtiva per oltre 10 milioni di lire, armi ed esplosivo. All'operazione hanno partecipato 260 uomini del mono» di Novara con i renarti speciali e 99 automezzi. Il materiale recuperato è stato raccolto nelle varie, caserme: 22 fucili, ouattro pistole, due pugnali, 2205 cartucce di vario tipo, quasi quattro chilogrammi di esplosivo. 65 metri di hnszsNbPavraaJrcmpe miccia detonante. 48 detona- tori elettrici. 5 raTzi traccianti e quattro bombe a mano. Inoltre 14 automezzi rubatL I rastrellamenti e i posti di blocco hanno portato all'arre sto di cinque giovani in fla granza di reato mentre altre cinque persone sono state ar- restate su ordine della magistratura e 61 denunce a piede libero. Sette persone sono state proposte per la diffida, 14 per il rimpatrio e due per il ritiro della patente. Sono state ritirate 23 patenti e 13 carte di circolazione ed elevate 458 contravvenzioni di cui 331 per violazioni al Codice della strada. 45 alle leggi finanziarie ed 82 alle leggi varie. Veniamo agli episodi che hanno portato te dieci persone in carcere. Cinque giovani sono stati arrestati in flagranza per furto aggravato ed associazione a delinquere. Sono Nicola Ventura. 22 anni. Verbania, carpentiere: Salvatore Paraci, 17 anni. Busto Arsizio, apprendista; Rocco Leoncavallo, 18 anni, Cerignola. muratore: Vincenzo Scalise. 19 anni, Pombia. operaio e Rita Jonadi, 20 anni. Novara, operaia. U quintetto è stato bloccato a Stresa da una pattuglia mentre si trovava a bordo dell'auto del Ventura e trasportava merce rubata poco prima: due autoradio, due mangianastri, 25 musicassette, tre borselli in pelle. I furti erano stati compiuti nella zona del Lago Maggiore. Gli altri cinque, colpiti da ordini di carcerazione, hanno tutti conti in sospeso con la giustizia. Lino Benazzi. 46 ani ni, manovale di Momo. dovrà scontare due anni per lesioni nei confronti della moglie: Francesco Podestà, 54 anni, operaio di Vignone, un mese e 20 giorni per mancata assistenza familiare; Dorato Prescacin, 24 anni, Verbania, un anno e 15 giorni per furto aggravato; Archibano Piccoli. 37 anni, Meina, sei mesi e 15 giorni per atti osceni e Mario : Cupisino. 24 anni, Alessan-' ària, due anni ed un mese per : furto aggravato. 1 dsszrtptstsgtedcs Rocco Leoncavallo e Nicola Ventura, altri due giovani arrestati per furto dai carabinieri di Novara. A destra Silvano Danielutti, arrestato per detenzione d'una bomba