È nata sulle rive del Lago Maggiore una delle prime "Popolari,, d'Italia

È nata sulle rive del Lago Maggiore una delle prime "Popolari,, d'Italia Domani la banca di Intra festeggia i suoi cento anni È nata sulle rive del Lago Maggiore una delle prime "Popolari,, d'Italia Gli sportelli furono aperti in piazza San Rocco - Ora l'istituto dispone di ventiquattro Aliali sparse in tutta Italia - Alle manifestazioni celebrative prenderanno parte personalità del mondo economico e culturale (Dal nostro corrispondente) Verbania, 27 giugno. Siamo alla metà del 1800. Da tempo Intra è diventata ima piccola Manchester. Ci sono gli opifici di Muller (che nel 1808 aveva impiantato nel paese la prima filatura meccanica; ci sono i Sutermeister, i Cobiancbi. i Taglioni, gli Imperatori, i Pariani. veri capitani dell'industria che accentrano ad Intra un terzo di quella che è allora la produzione di filati in tutto il Piemonte. Salomone Brandelli ( che pochi anni prima aveva attraversato il Gottardo a piedi per non spendere soldi) apre una tessitura di coperte che «è l'unica degli Stati di Sua Maestà». L'industria del cappello — fondata da Alberti nel 1817 — è fiorentissima: vi sono aggiunte un'altra decina di aziende e fra i loro operai nasce, anche se in forma embrionale, la prima organizzazione sindacale. I Cobiancbi fanno carta a Possaccio, mentre i Guller dopo avere fuso nel 1859 i cannoni per difendere Intra dalle scorrerie degli austriaci, costruiscono le macchine per i battelli del Lago Maggiore. Fiorenti sono anche le industrie del vetro: i commerci di legname, vino, bestiame; i primi trasporti di merci dal lago al Ticino. Tanta operosità, e l'intensificarsi del senso del risparmio nelle popolazioni creano una spinta ascensionale per la costituzione di un ente che raccolga e tuteli i risparmi. E' il 30 novembre 1873 quando — nel ridotto dell'alIora Teatro Sociale — il notaio Gabardini, constatato che il comitato promotore di cui facevano parte Francesco Vigano. Carlo Bozza, Antonio Bianchi, Albino Taglioni, Eugenio Sanquirico, Edoardo Caramora, Maurizio Imperatori, era riuscito a far sottoscrivere 1828 azioni da 30 lire l'ima, dichiara fondata la Banca Popolare di Intra nominandone presidente il cavaliere Lorenzo Cobiancbi. II decreto che autorizza all'esercizio del credito è emesso il primo marzo 1874 e 1*11 maggio successivo la Banca Popolare di Intra apre i primi sportelli in piazza S. Rocco nello stabile Franzosini. Scopo dell'ente è «procacciare il credito ai propri azionisti col mezzo della mutualità e del risparmio». Lo dice l'articolo 2 dello Statuto, ed è contando sulla forza di questi principi che la nuova banca muove i primi passi, rinforzandosi di anno in anno, tanto da poter superare senza danni il difficile momento degli anni fra il 1889 e il 1894. Già nel 1883, d'altra parte, la Banca fa erigere la sua se-de: un palazzo in piazza Ospe- dale. La necessità di accrescere l'area di interesse fa si che il 3 ottobre 1915 il Consiglio autorizzi l'istituzione di filiali e agenzie; la prima è aperta un anno dopo ad Omegna altre negli anni successivi nei vari paesi del lago, nell'Ossola e nel Borgomanerese. Nel 1922 la Popolare d'Intra inaugura la sua filiale di Milano. Il processo di ambientazione nella metropoli di Lombardia non è semplice; alcune difficoltà spaventano i dirigenti di allora e la filiale viene chiusa. E' questa l'unica pagina nera nella storia dell'istituto. Oggi sono aperte 24 filiali (ultima quella di Novara) e si sta lavorando per ottenere l'autorizzazione a tornare nuovamente sulla piazza milanese. La vita di un Istituto bancario è fatta soprattutto di cifre. Nel 1874 (anni di fondazione) 286 soci, con un patrimonio iniziale di 108344 lire, e una «raccolta» di 612.358 lire; nel 1904, 686 soci, con un patrimonio di 1 milione 100 mila lire, e una raccolta di 6 milioni 424 mila 644 lire; 1954: 3038 soci, patrimonio 150 milioni 977 mila 825 lire, e una raccolta di 6 miliardi 205 mila 148 mila 721 lire; infine al 31 dicembre dello scorso anno i soci arrivano a 5603, con un patrimonio di 4 miliardi 291 milioni 306 mila 793 lire, e una raccolta di 88 miliardi 536 milioni 371 mila 311 lire. Ogi la Banca Popolare di Intra — come affermano il suo direttore generale e vicepresidente dottor CavaliereAmedeo Sala — è al tredicesimo posto sulle 120 Banche Popolari italiane, e può vantarsi di essere stata tra le cinque che propugnarono e fondarono l'Istituto centrale fra le Banche Popolari italiane, di cui lo stesso cavaliere Sala è presidente. Parlando di dirigenti dell'istituto intresè è obbligo citare, fra i molti i presidenti: Federico Pariani, l'avvocato Lorenzo De Lorenzi, l'avvocato Ernesto Pirola; Natale Menotti che fu commissario dell'Ente alla Liberazione^ il dottor Antonio Gamba, e Renzo Bocca rdi. Fra i direttori: Antonio Tognacca, Pietro Melli, Stefano Minoletti. Benedetto Bianco. Berardo Marmon de Haut Champs e l'attuale, il cavaliere di gran croce ragionier Amedeo Sala. Oggi la Banca Popolare di Intra entra nel suo 101° anno di vita. I tempi sono cambiati: molti eventi hanno impresso anche alla vita dell'Istituto esigenze nuove, imprevedibili-, {lo stesso sviluppo delle aziende ha mutato i rapporti di lavoro e di affari; l'attuale momento di crisi e di rapida evoluzione assieme sono ben lontani dai giorni in cui l'Istituto fu fondato. Le manifestazioni ufficiali, che si sono iniziate giorni fa con un pranzo offerto dalla direzione generale a tutti i dipendenti, si svolgeranno saba- to con la partecipazione di autorità di governo, parlamentari, esponenti del mondo economico nazionale. Si comincerà col ricevimento presso la sede Centrale dell'Istituto delle autorità e degli invitati. Al Teatro Sociale, alle 11, parleranno il presidente della Banca Popolare di Intra avvocato Giuseppe De Lorenzi: il cavaliere Marani in rappre sentanza dell'Istituto centrale della banche popolari italiane; il cavaliere di gran Croce ragionier Lino Venini come! presidente del Centro Banca e della Banca Centrale di Credito Popolare; il cavaliere di gran Croce avvocato Lorenzo Se nardi presidente dell'Associazione tecnica fra le Banche Popolari; il cavaliere professor Francesco Partilo, presidente dell'Associazione Luz- zatti fra le Banche Popolari Italiane. Al termine lo scrittore Piero Chiara presenterà il libro «Elogio del Lago Maggiore» che la Banca Popolare di Intra ha dato alle stampe a celebrazione del suo primo centenario. Antonio Costantini Verbania. Una vecchia stampa: così era il mercato di Intra, cento anni fa, quando fu fondata la Banca popolare