Noto locale pubblico di Macugnaga è stato semidistrutto da un incendio

Noto locale pubblico di Macugnaga è stato semidistrutto da un incendio Fiamme allo "Scoiattolo,,; sessanta milioni di danni Noto locale pubblico di Macugnaga è stato semidistrutto da un incendio (Dal nostro corrispondente) Macugnaga, 17 giugno. (a. v.) Il ristorante «Lo Scoiattolo» di Macugnaga è stato quasi completamente distrutto da un incendio. Secondo una prima valutazione, I danni ammontano a sessanta milioni di lire. Le fiamme sono divampate nel locale, per cause che non sono ancora state accertate, verso le tre di questa notte. Lo «Scoiattolo» è uno dei più noti ritrovi della stazione alpina. E' situato nella frazione di Borea, lungo la statale della valle Anzasca. Al piano terra, ci sono il bar, il salone del ristorante e la tavemetta. Ai piani superiori, gli alloggi dei gestori e due appartamenti che sono affittati da famiglie milanesi che fortunatamente non avevano ancora raggiunto la stazione alpina per le vaucanze estive. Lo «Scoiattolo» è di proprietà di Aldo Cuce ini. che abita a Domodossola in piazza Dell'Oro. Lo gestisce Giorgio Glardon con la moglie, cittadina svizzera. Questa notte, il Glardon ha chiuso il bar all'una ed è partito quasi subito con la moglie per Losanna per andare a trovare la madre ammalata. Ad accorgersi del fuoco, sono stati gli addetti al ritiro della nettezza urbana, nel loro consueto «giro» notturno. E' stato subito avvertito Augusto Bazzarro. proprietario di un albergo vicino, che ha dato immediatamente l'allarme. Nel giro di pochi minuti, sono arrivati i vigili del fuoco volontari di Macugnaga. I pompieri di Domodossola sono accorsi con un'autobotte. L'incendio si è però propagato con eccezionale facilità perché il locale è interamente rivestito in legno. Le pareti sono state completamente avvolte dalle fiamme. Lo stabile è diventato un gigantesco rogo e non sono stati risparmia¬ ti neppure gli appartamenti al piano superiore, completa- mente distrutti. «Quando siamo arrivati — racconta Mauro Marrone, il capo dei vigili del fuoco vo- lontari di Macugnaga — bru- ciava già tutto e le fiamme ; erano ormai molto alte. Ab j biamo usato dodici getti d'oc : qua e siamo riusciti a salvare ■ buona parte del bar e la ta ; vernetta. Per il resto, non c'è ] ra niente da fare. Dovevamo, j preoccuparci anche che lin '• cendio non raggiungesse altre case vicine che sono quasi tutte in legno». Le operazioni di spegnimento, durante le quali sono esplose anche le bombole di gas che si trovavano all'interno, sono durate cinque ore. I carabinieri di Macugnaga stanno conducendo accertamenti per stabilire le cause del sinistro. Non sarà comunque facile individuarle perché il locale è interamente ricoperto da calcinacci anneriti e dello stabile sono rimasti solo i muri. Per ora. non sono ancora state avanzate spiegazioni plausibili. Sarebbero già state escluse le ipotesi di un corto circuito o di una fuga di gas.

Persone citate: Aldo Cuce, Borea, Giorgio Glardon, Mauro Marrone

Luoghi citati: Domodossola, Macugnaga