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Trapianto del timpano Se ne parlerà a Stresa Otorinolaringoiatri a congresso Trapianto del timpano Se ne parlerà a Stresa Queste tecniche di avanguardia saranno illustrate da famosi clinici stranieri presenti alla riunione - Si terrà la commemorazione del quarto centenario della morte di Bartolomeo Eustachi (Nostro servizio particolare) Stresa. 8 giugno. (p. b.) Più di trecento medici parteciperanno, da domani, a Stresa, al 26° Congresso nazionale di otorinolaringoiatria, che acquista rilevanza internazionale per le importanti comunicazioni di illustri clinici della scuola francese di Bordeaux e di quella austriaca di Saint Polten. Si parlerà per la prima volta del trapianto del timpano: un intervento capace di ridare l'udito ai colpiti da otite cronica e della ricostruzione di organi auditivi di trasmissione. «Sono queste, tecniche d'avanguardia sperimentate da francesi e austriaci — spiega il presidente del congresso, professor Vittorio Lecco — ma la scuola di Padova presenterà i suoi successi nel campo della neoglottide dei soggetti che debbono essere sottoposti all'intervento mutilante della laringe per tu-'mori di natura malignati. In j altre parole, una nuova tecnica operatoria che consentirebbe a coloro cui viene asportata la laringe di continuare a fare uso della parola. Se in questo campo è fallito il trapianto, la nuova tecnica rappresenta un notevole passo avanti. Ma trapianti, ricostruzione e formazione del neoglottide, per quanto importanti, non sono che tre de gli argomenti che verranno trattati alla interessante assise degli otorinolaringoiatri. Domattina, in apertura dei lavori, il professor Luigi Belloni, ordinario di storia della medicina all'Università di Milano, commemorerà nel quarto centenario della morte, Bartolomeo Eustachi! i, lo studioso marchigiano che ha dato il suo nome a una parte anatomica dell'orecchio. Ad Eustachio è dedicato anche 'l'annullo postale cbe il mini stero delle Poste e Telegrafi ha istituito per il congresso. Le relazioni ufficiali avranno inizio, con quella del professor Giuseppe Borasi (uno studio eseguito da una équipe di 30 medici) alle 10,30 e le discussioni si svilupperanno poi secondo nuove modalità congressuali con una serie di conferenze abbinate e settoriali.