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Il sindaco è nei guai Grignasco: espropri Il sindaco è nei guai Un'area di 33 mila metri quadrati dovrebbe servire alla costruzione di alloggi, popolari - I proprietari non vogliono cedere i lotti; "Ce li pagano a prezzi irrisori" (Nostro servizio particolare) ; Grignasco, 24 maggio. 1 Polemica a Grignasco: il sindaco Ruggero Bacchetta e j gli amministratori sono sotto : accusa dopo che il consiglio j comunale ha approvato l'ade- ' zione della legge 167 che prevede di mettere a disposizione un'area per costruire degli alloggi e poi assegnarli a lavoratori residenti nel comune. «Anche in un piccolo paese i ' \ | i j come il nostro — aveva detto : in quella occasione il primo j cittadino — si sente già acuto ; i'. problema della casa. Nel j centro storico la maggior par- ; te degli appartamenti sono j malsani, senza servizi e nelle i frazioni le abitazioni sono vecchie. Con l'adozione di un ! piano per l'edilizia popolare i dovremmo risolvere questo [problema». Si era scelta una zona di 33 mila metri quadrati e l'architetto Castignoni di Romagna no aveva steso il progetto che ! prevede l'insediamento di 400 persone ed ora l'amministra- zione attendeva soltanto l'ap- ! provatone del piano da parte ! della Regione. j A cose quasi fatte sono divampate le polemiche e il piano, con i suoi ideatori, sono investiti da aspre critiche. Promotori della prostesta i proprietari dei terreni che dovrebbero essere espropriati. Sono loro i contestatori più accaniti. «Ho pagato all'ufficio del registro la successione di un lotto che mi dovrebbe essere tolto da questo famoso piano t ; per l'edilizia popolare — af1 ferma uno degli interessati — ea ho pagato per un valore j pari a cinque mila lire il me: tro quadrato; però ora lo voj gliono espropriare pagando ' mi una dira irrisoria che sa¬ i rè di poco superiore alle 200 ' lire. Per uno che ha latto sa\ critici per acquistare o con| servarsi un pezzetto di terra è i scoraggiante vederselo portaj re via così». : La maggior parte dei tren j tacinque proprietari ha fatto ; ricorso chiedendo al comitato j ai controllo regionale che non ; venga approvato il progetto e j si sono affidati all'avvocato i Marco Brocca ed al geometra Piero Renolfi. ! «Il progetto — spiega Re i nolfi — è infatti impugnabile, [E' falsato al punto da non consentire*una esatta rappresentazione grafica della zona. Sulla piantina non sono rap presentate delle costruzioni ! esistenti; alcune proprietà so no troppo vistosamente com promesse e quel che più coa ! ta viene indicato nel progetto ! un edificio che non c'è. Non j mi è lecito parlare di doto nella stesva del progetto ma in quesU termini la 167 non è più applicabile». Di un piano per l'edilizia popolare si parla da molto tempo a Grignasco. Nel luglio del 72 si sono avute le prime riunioni per realizzare il progetto, ma soltanto il 3 aprile di quest'anno il consiglio comunale ha approvato all'unanimità l'adozione per Grigna- t sco della legge 167. «Nessuno mette in dubbio ' | il valore del provvedimento -, l come principio — sostengono I parecchi in paese — però si poteva studiare una migliore j applicazione, vedendo per \ esempio se era possibile tro-1 vare una zona più idonea di j quella indicata. E soprattutto \ sema fare tutti quegli errori ' nella mappa». Qualcuno ave- \ j va in programma di costruire ! i una nuova casa ma la com- ! | missione edilizia ha bocciato j [ i progetti. Franco Zanolini, il ' i presidente della prò loco è ; j fra coloro che non hanno po- ' ; tuto iniziare i lavori. «Il mio . | caso non fa testo — afferma i j — ma per tre volte ho dovuto i ! presentare domanda per una ; i costruzione che volevo fare. ! insieme ad una confinante \ mia parente. Maria Levis. ma '■ è stata sempre bocciata, ri-1 tengo per futili motivi». ' «C'è chi si lamenta, d'accor- do — conclude Bacchetta — ; ma ci sono anche decine di ; famiglie di operai che grazie a queste nuove disposizioni urbanistiche avranno una loro casa». Una vera guerra fredda fatta di ricorsi e controdeduzioni fra polemiche ed accuse a non finire. |. d. b. | l ji|[ij;|j!i! Grignasco. Ruggero Bacchetta il sindaco contestato