Sulla riva del lago in corteo le camicie nere del ventennio

Sulla riva del lago in corteo le camicie nere del ventennio Per girare un film Oria è ritornata agli Anni Trenta Sulla riva del lago in corteo le camicie nere del ventennio Centotrenta comparse arruolate (con annunci sui giornali) per le riprese de "Il piatto piange" • Il fatidico nome ha messo l'acca, per rispetto al luogo - Tutti mobilitati: osti, salumieri, studenti: c'è persino una campionessa di calcio (Nostro servizio particolare) ! Orla. 22 maggio. La scena è grottesca e. per i il colore nero delle divise nella scarsa luce della sera, per-, sino un pochino tetra. Trasci-ì nato dal fervore e dalla grinta del caposquadra della milizia] Spreafico, il corteo avanzai quasi correndo verso la piaz-' za-salotto del paese al grido, di «Duche. duchea, ili. nella 1 parola più fatidica del venten- j aio, è stata aggiunta dal regi- j sfa Paolo Suzzi, il quale diri- ■ ge il film «Il piatto piange».] tratto dal romanzo omonimo'' d Piero Chiara, che si sta gi-\ rendo a Orto. Suzzi, regista) della televisione, è alia sua j prima opera cinematografica: comanda senza arrabbiarsi lai masnada indisciplinata delle] comparse, che è agli ordini, più diretti di Blaki Canipanel-} la. uomo di molta esperienza! s di infinita pazienza. Le comparse sono più diì centotrenta. Accaldate e appe- ! santite dalle divise, o negli] abiti piuttosto voluminosi de-\ gli Anni Trenta, non dimo-' strano l'entusiasmo dell'esagitato Spreafico (l'attore Leontini), ma fanno e rifanno le scene senza troppo lamentarsi. Sono le 19. e nell'afa della sera c'è odore di sudore e di naftalina. «Siamo qui dalle sette del mattino — dicono — con questi abiti fuori stagi o-' ne». Fuori stagione e fuori\ tempo. «Scriva che l'industria dei cinema sfrutta le comparse per poi compensarle con diecimila lire al giórno e un pasto»; è Salvatore Spadola, un siciliano di Modica, stu¬ dente in medicina a Milano, che accusa. Gli altri non protestano: «Siamo qui perché le diecimila lire ci fanno comodo — dichiarano — e poi perche la cosa ci diverte». I musicanti di Invorio. reclutati con il vice maestro della banda Antonio Riboni, guadagnano circa 25 mila lire al giorno. Suonano l'«Inno a Roma» o «Lo studente passa»: «E' una faticaccia — spiegano — ma. tutto sommato, anche un divertimento». Vn divertimento abbastanza ben retribuito per eh» suona di solito per pura passione. r Per radunare le 130 com-i parse, i cineasti hanno fatto kb annuncio sui giornali. E' venuta gente da tutta la zona, altra sono andati a cercarla a j maggiore responsabilità: Von n» fa parte, con lo squadrista | Tagliapane (l'attore Fanfoni), della famigerata «squadra Milano. Daniela Rigoli. impiegata alla galleria Corsini di Intra, fa la giovane italiana: «E' un'esperienza interessantissima», assicura. Vestita in bianco e nero, Daniela sfila con le piccole italiane e i balilla, avanguardisti e giovani fascisti. Davanti a tutti c'è il gruppo dei gerarchi con il federale Massaturconi (l'attore Broncia). Il federale sale sul balcone del cinquecentesco palazzotto municipale, e con lui sull«arengario » sono gli altri notabili. Perfetto nell'orbace, appare Agostino Soma, della famiglia che gestisce il locale «Antico agnello». Ex sottufficiale dei corazzieri, altezza m 1,88, Soma è stato scoperto dal regista stesso, che era andato a mangiare al suo ristorante. Un altro gerarca è stato invece scovato in un negozio di salumeria della vecchia via Giovanetti. E' Aurelio Marzolla: «dalla mortadella al fez», dice. Accanto a loro, con U gagliardetto, c'è Enedia Gaviali, che di regola lavora nel negozio di m- zria dei genitori. Osti, salumieri, commesse, studenti e impiegate hanno trovato tutti un'occupazione straordinaria in questi giorni. Il cuoco Giampiero Campana, di Invorio, fa l'elegantone di paese: il suo compaesano Domenico Diana, muratore indossa la divisa del giovane fascista. Ad un altro invoriese, l'universitario Vanni Vicari, hanno affidato un compito di Spreafico», che dà la caccia agli invertiti. «E' un'esperienj za singolare — racconta l'universitario — per noi giovani. La gente ci guarda e ci avverte: "Non scherzateci, ragazzi, con quelle divise, noi i fascisti non li ricordiamo troppo volentieri». C'è stato anche qualche «incidente» per l'eccessivo sfogj gio di emblemi fascisti in I questi giorni nelle strade di Orto. Qualcuno non ha gradite nemmeno la finzione, e sembra che in Comune sia arrivato un esposto. Forse anche per questo il regista ha cambiato «duce» in «duche». Gradando «duche» sono sfilati per Oria in questi giorni il falso cappellano militare fascista Filippo Ravizza, barbuto studente di Arona, e la settantaseienne Erminia Bazzano vedova Gattoni, di Orto, nella parte d'una vedova di guerra. Anche qualche attore è della zona. Piero Anchisi. che interpreta la parte del vigile Funga, è originario di Nonio, anche se vive a Roma. E' stato «ingabbiato» persino un industriale. Audenzio Martinezzi, di Pettenasco, il quale, con il suo battello «Aldebaran», trasporta le «buone figlie» di mamma Rosa. Nelle vesti di una di quest'ultime è la sedicenne campionessa di calcio Anna Marzolla, di GraveUona: «Mai divertita tanto — afferma — nemmeno domenica che ho parato un rigore». f. a. Comparse nelle partì di giovani fascisti e giovani italiane si riposano In una pausa delle riprese (Foto Allegra) Bgi

Luoghi citati: Arona, Invorio, Milano, Nonio, Pettenasco, Roma