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La frazione "separatista,, ha fatto marcia indietro Santa Cristina starà con Borgomanero La frazione "separatista,, ha fatto marcia indietro Nel bollettino parrocchiale, portavoce della proposta, smentisce manovre per il distacco e che ci sia disaccordo tra parroco e sindaco (Dal nostro corrispondente) ] Borgomanero, 23 aprile. . Santa Cristina rinuncia al ! proposito di separarsi dal Borgomanero per diventare icomune autonomo9 ' ! ! i ! i j ! ,1 E' la conclusione che si può trarre leggendo l'ultimo bollettino parrocchiale di Santa Cristina che, dopo essere stato portatore della proposta separatista, smentisce ora se stesso affermando che nella frazione «non è in atto nessu] na oscura manovra per divorziare dal comune, e tantomeno si è aperta una guerra diretta tra parroco e sindaco;). Del bollettino di don Luciano Lilla si era già tempo fa parlato in cronaca: aveva infatti rivelato per primo la presenza a Santa Cristina della setta interplanetaria del francese Michel Collin. detto Clemente XV. In queste ultime settimane il ciclostilato dell'arciprete Lilla si era segnalato per alcuni vivaci attacchi all'amministrazione municipale, e in particolare al sindaco, il democristiano Eugenio Borgna. La campagna contestataria aveva preso l'avvio da un incontro fra la Giunta e la popolazione di Santa Cristina, avvenuto nel locale circolo Adi e risoltosi, a quanto pare, in un duro scontro fra le due parti. Due giorni dopo il foj glio parrocchiale affermava: «Sapevamo che sotto l'egida ! dei regimi totalitari il disseni so è rigorosamente proibito, ! ma non pensavamo che nel { nostro Paese — dove almeno \ teoricamente regna la democrazia — fosse proibito anche solo lamentarsi. Ora lo sappiamo. E a chi ci chiedesse come si giudica a Santa Cristina l'amministrazione comunale, noi dobbiamo risondere: "Non ci possiamo lamentare!"». Il polemista parrocchiale parlava di opere non realizza te, promesse non mantenute, j attese lunghe fino all'esaspe- i razione. Poteva sembrare uno sfogo momentaneo, ma la settimana seguente il bollettino tornava alla carica, rincarando la dose con una lettera aperta al sindaco in cui si affermava che il primo cittadino, nella riunione di Santa Cristina, «aveva offerto di sé un'immagine assai diversa da ] quella di un amministratore j . intelligente, impegnato e di- j ! sPor"bite e recepire l'insoddi- ; l sfazi°ne 'Quasi esasperata) el ile esigenze di chi, come i cri- ; ! stinesi. si sente dimenticato j ! ed emarginato». !'Lo stesso giornale della • parrocchia avanzava poi, sia pure in chiave ironica, la prò- \ posta di una «richiesta di di- j vorzio ai sensi dell'articolo 11i della legge elettorale connina- le) naie a dire la possibilità ' d: elezioni separate per la fra- \ zione Santa Cristina. Propo '■ sta d'altra parte non attuabile I perché la legge elettorale I960 i prevede l'eventualità di vota- ! zioni per frazioni, nell'ambito ! di uno stesso comune (come j avviene, ad esempio, in alcuni i paesi del vicino Vergante),'. solo se si tratta di comuni in cui si vota con il sistema ! maggioritario, e che cioè ab biano una popolazione infe riore ai 5 mila abitanti. j A una settimana di distan j za, il notiziario di don Lucia ; no. dopo aver contestato ad laltri il diritto di occuparsi dei ; fatti di Santa Cristina, prote j sta perché la polemica si è al- !'largata oltre la frazione. Di- • menticando le accuse contro u sindaco, che ora definisce \ «uomo profondamente prepa j rato e democratico», il portai voce parrocchiale stabilisce che si è trattato «di un episo ' dio locale di proporzioni in \ verità modeste e limitate». '■ Il consiglio che dà don Lu I ciano è quello di allietare i i cuori assistendo agli spettaco ! li di Mike Bongiorno alla tele ! visione. Santa Cristina non j intende separarsi: «rimane i con Borgomanero, com'è giu'. sto». Rimane anche con i suoi problemi da risolvere: «prò ! blemi di acquedotti, fognatu- re, metano, ambulatorio, farmacia ed altro ancora», dicono i cristinesi. f. a.