Con la "Camminata del pellegrino,, parte la mostra del vino di Ghemme

Con la "Camminata del pellegrino,, parte la mostra del vino di Ghemme Da Quarona giungeranno a venerare la Beata Panacea Con la "Camminata del pellegrino,, parte la mostra del vino di Ghemme La manifestazione sarà inserita nel quadro della rassegna vinicola che ha riscosso successi nelle precedenti edizioni (Nostro servizio particolare) Ghemme. 18 aprile. Una volta l'anno, per una quindicina di giorni, si riaprono le cantine del Ricetto di Ghemme dove le bottiglie del superbo vino del paese, esposte in bella mostra, invitano turisti e buongustai a copiosi assaggi. Gli organizzatori sono al lavoro da parecchi mesi ed ormai quasi tutto è pronto per l'inaugurazione ufficiale che avverrà alle 17 del 27 aprile alla presenza dell'assessore regionale Mauro Chiabrando. Ghemme sarà per questa occasione meta di parecchie | comitive e si annunciano fin j d'ora pullman carichi di ghiottoni ed enologi. Gli abitanti di Quarona però arriveranno a piedi e non solo per j sorseggiare un buon bicchiere di vino ma anche per rendere omaggio alla beata Panacea, alla quale sono legati da un voto vecchio di secoli ma sempre rispettato. Questa volta si è voluto aggiungere al sacro un pizzico di profano, trasformando il consueto pellegrinaggio penitenziale in una più moderna marcialonga. Ogni primo venerdì di maggio gli abitanti di Quarona infatti arrivano fino a Ghemme, il giorno della festa patronale. La Panacea, una pastorella vissuta verso la metà del 1300, perse in tenera età la mamma, una ghemmese, e dovette sopportare le angherie della matrigna che un giorno la uccise piantandole alcuni fusi nella testa. Il martirio della giovane avvenne a Quarona: nel preciso momento dell'assassinio un fascio di le gna che la Panacea aveva rac-1 colto si incendiò e le campa- : ne della chiesa mconunciaro- ; no a suonare a distesa. Si par- ! lò di miracolo. Il corpo della ! fanciulla divenne pesante e i soltanto dopo l'intervento del vescovo di Novara fu possibi- ' le la traslazione della salma, j «Ti verremo a venerare come \ ttila santa» promisero in quel- j la occasione i quaronesi, che j puntuali, si presentano ogni ] anno a Ghemme. ; Cn tempo camminavano tutta la notte. Negli ultimi an- ! ni arrivavano in automobile o i m pullman ma il rituale è ri- ! inasto il medesimo. Le autorità attendono i pellegrini alla periferia del paese poi, dietro i gonfaloni dei due comuni, si recano insieme alla cripta della «beata». Gli abitanti di Quarona offrono un cero alla ! Panacea e ricevono in cambio \ pane e vino. Anche per quest'anno il pel-. legrinaggio è stato regolar-, mente organizzato in chiave ! moderna. [«La camminata — spiegano -: gli animatori della manifesta- j zione — è stata organizzata. per domenica 5 maggio. La )e- sta patronale di Ghemme ca- j de due giorni prima, il vener- dì. ma allora parecchi di noi non sono liberi per impegni | di lavoro e quindi festeggia- : mo la ricorrenza con qualche '. ora di ritardo». ! Allineati alla partenza ci sa- ; ranno anche parecchi ghem-. La «Camminata del pel- legrino» è una delle maggiori | manifestazioni che si inseri- j scono nel calendario della j mostra del vino di Ghemme. i giunta quest'anno alla quarta. edizione. ' Nella Barciocca del Ricetto, uno dei più ammirati com- plessi medievali, saranno esposte le migliori bottiglie del «Ghemme» a denomina- ! zione di origine controllata:1 l'annata '67 e le riserve del '61. '62, '64. Qualcuno dei prò- duttori presenterà anche il '69. Saranno presenti le più qualificate aziende vitivinico- le: Angelo Beltrami, Fratelli Francoli, Ponti, tenuta San Vi' della Gran Terra, tenuta Rocca del Patriarca, Silvio Uglioni, cantina sociale. Si af- fiancheranno anche le ditte raggiato il consiglio direttivo della «Pro Ghemme», presie duta da Guido RoVelotti, ad allargare la gamma dei pro dotti esposti in modo da for mare un quadro esauriente dell'attività ghemmese coli esporrà anche la sua grappa, la ditta Ponti i sotta ceti e poi ci sarà il gorgonzo la che ben si sposa con il sa pore morbido e vellutato del vino locale. Giuseppe Bianchi e Giroldi e Zanetta di Sizzano e le ditte Fornara e Burgo di Romagna,- no. I lusinghieri successi delle scorse edizioni hanno in co-Uno stand è stato riservato ai coltivatori che portano le loro bottiglie non a denomi nazione di origine controllata e eh*» hanno offerto il loro Bonar da. Spanna e Greco bianco, vini meno blasonati del Doc ma egualmente sapo- riti. "an* Tutte le cantine del castello saranno occupate da mostre che vanno da una esposizione di disegni in carboncino crea ti dai pittori del paese, ad una serie di lavori a pastello, acquerello, collage o mosaico degli scolari delle elementari. alle bottiglie, decorate dalle abili mani di Mario Curatiteli che riesce ad accostare alla bontà del vino la raffinatezza dell'arte. E ci sarà anche una rasse gna di centri e tovaglie, il fa moso «Puncetto» valsesiano che una delle ultime donne capaci di intessere questi sot- tilissimi ricami vuole fare co noscere anche a Ghemme. Mariuccia Giacobino («è iscritta alla "Pro Ghemme"», dicono orgogliosamente in paese) porterà infatti da Fo bello i suoi lavori é quelli ese guiti dalla sua scuola. n posto d'onore spetta co munque al vino, ora più che mai alla ribalta della cronaca e particolarmente ricercato dopo il successo che il ■Ghemme» ha ottenuto alle esposizioni di Bruxelles. Colonia. Berlino, dove è stato pre- sentato a braccetto con il gor gonzola e con la panisela no varese, due indovinati «maria ge». I buongustai non avran no che l'imbarazzo della scelta e di certo accorreranno a frotte per accaparrarsi le ultime bottiglie delle prestigiose annate '61. '62, '64 che, dicono «è una delizia per il palato e infonde allegria ma non ba stona le gambe e mantiene lu cida la mente». Lorenzo Del Boca Ricetto (Foto dovetti)