Cavour s'è fermato a Sizzano

Cavour s'è fermato a Sizzano Una allegra parata folcloristica in chiave di rilancio economico Cavour s'è fermato a Sizzano Con majorettes, milizie napoleoniche, cocchi tirati da cavalli bianchi e una folla d'invitati, autorità, attori, artisti, esperti di cucina, il paese ha presentato il suo vino del '64 - Per la prima volta in Piemonte una botte è stata trasformata in bottiglie numerate da collezione con la firma di un notaio - Un "banchetto dell'altro secolo" con prelibate ricette ha dimostrato la validità della cucina regionale (Da] nosUo mviato speciale) , i ì nora allo spettacolo che Siz- \ Sizzano. 13 marzo. Spari di cannoni, nitriti di cavalli, brindisi e battimani hanno fatto da colonna so- zano ha dedicato a Cavour, un personaggio storico che la provincia di Novara si è impegnata a rilanciare nei panni del gourmet. Afta manifestazione sono intervenuti. con Ave Ninchi _ — .... e Raul Grassilli. gran numero di attori, artisti e autori- ! I ; ', < | j De Martino, il sindaco di Novara. Leonardi, e il presidente dell'Ente provinciale del turismo. Cassietti. che. con la loro presenza, ne hanno valorizzato l'aspetto prettamente economico. Ma il primattore era il vi- tà. tra le quali il viceprefetto ! ! ' ; ,; no ^ Si2sano Gli sono stati padrini Luigi Veronelli e l'avvocato Giovanni Goria di Asti, un «poeta della cucina» che gode di vasta fama. Con servato in una botte da 41 ettolitri, è stato travasato in cinquemila bottiglie numera te alla ■ presenza del notaio Armando Cioffi; un'operazio ne legale che non aveva pre cedenti nella prassi notarile. «Questo è un vino tutto particolare — ha commentato Veronelli dopo averlo as- | j saggiato — che, se si vuole fa pensare a un Gattinara o a un Sassello. Ma è il Sizza; no 1964, e ci fa un racconto diverso, che nasce da queste , colline, da questa terra, da questa gente». Per presentarlo al pubbli; co (il prezioso vino però non : è in commercio) sì è voluto ! organizzare' una parata che. : in spregio a prediche di au• sterità e penitenza, avesse risonanza sul mercato economico della provincia. Da qualche tempo infatti il SizI zano ha lanciato una sfida di I popolarità e di consumo agli ! altri più reclamizzati vini ! Doc, il Boca. il Ghemme, il '■ Fara e, perché no. anche U ■■ Gattinara. Dopo la cerimonia della ftri ma del vino, le majorettes di i Oleggio con la loro capitana vestirà d'oro. Ut celebre banda della Rimolina. le storiche milizie di Bannio Amino, carrozze dell'Ottocento venute da Palazzolo e trainate da bianche pariglie sono sfilate per le buie vie del paese. Sizzano è infatti l'unico comune della provincia che ha preso alla lettera l'invito al risparmio di energia elettrica. Ma a illuminare il corteo ci hanno pensato gli operatori della tv con i loro grossi fari. La festa si è conclusa con una «cena di Cavour» che ha presentato un menù tratto da antichi testi piemontesi: dalla zuppa mitonata dei primi anni del secolo XIX alla frittata di articiocchi (1874). dai piccioni arrostiti nelle ossa spezzate della vecchia borghesia monferrina. alla fricassea di capretto alle erbe fini (1815i. dalla salsa per cardi crudi del cuoco di ' Carlo Alberto, al pane di me, liga specialità siezanese. Le hanno realizzate la tito: lare dell'Impero. Vittoria \ Negri. Arnaldo Avondo. del ■ Sizzano di Novara. Malan di ■ Porte di Pinerolo e altri cor! dons bleus di Casale. Serra' lunga. Bergamo e Costiglio- le di Asti. Anche se handiI cappati dal fatto di non poi ter disporre degli antichi te\ gami stagnati, delle teglie di ; coccio e del calore insostitui• bile della brace, hanno co; munque dimostrato la vali¬ j!|j\ dità e l'attualità dell'autentica cucina piemontese. Tra i 150 presenti, l'attrice Aliza Adar. «regina dei pompelmi», la scrittrice Milena Milani con un cappellaccio da cacciatore, il ritrattista Walter Madoi in cornicione a j fiori, Eliseo Salino, autore di un piatto dipinto «del ! buon ricordo di Sizzano». | Adele Callotti, il regista Prandoni. il parrucchiere Vergottini. la creatrice di gioielli Olga Pizzibaldi. Angelo Sorzio. chef de Grand Ho- j tei des Bains di Venezia e \ consulente della rubrica «Sa- ; per spendere», con la titolare,- Simonetta. Accoglievano gli òspiti-nel Salone fastosa- i -mente addobbato con velluti, lampadari, ghirlande, candelieri d'argento e vasellame d'epoca per la regia di una giovane arredatrice. Gianna Brustia. Edoardo Zanella di Cavallino e i suoi camerieri in finanziera e parrucca. «Questo pranzo della media borghesia del secolo scorso — ha osservato Goria — Cavour non l'ha forse mai mangiato. Ma non c'è dubbio che si sarebbe fermato a Sizzano per gustarlo. Lui, sapiante umanista di cultura francese, non amava le salse della cucina d'Oltralpe, ma a tavola andava in cerca del sapore autentico della selvaggina, che ben si sposa a vini corposi e vellutati come quelli novaresi» ..-.£3 tour non go^fam^d^buàn commensale nel senso convi- viale del termine. A quanto si dice, non gli spiaceva mangùire in solitudine. La cena di Sizzano invece è stata animata e allegra, secondo la migliore tradizione novarese che vede negli incontri a tavola «a mangiar paniscia», come dice il detto popolare, l'avvio di un patto di amicizia. Sizzano però non ha voluto smentirsi neanche questa volta: non c'è infatti manifestazione, sia pure di richiamo come la sagra intitolata a Cavour, che non susciti polemiche e contestazioni. A fianco del collega di Novara, il gioviale «sindaco del gorgonzola», sempre sensibile a ogni iniziativa promozionale di un paese, specie se piccolo, non c'era il sindaco locale, Severino Pizzétti. Assenza ingiustificata. Anche il batta gliero arciprete don Santino, animatore delle prime mo- sire del vino, era assente: considerazioni di opportunità lo avevano dissuaso dal partecipare alla gaia baraonda in tempo di quaresima. L'ha sostituito don Pacifico., di Varallo Pombia. un parroco che non rifugge dalla catechizzazione a mensa. Parigi vale ben una messa, ha ricordato qualcuno. Questo revival in chiave gastronomica di uno degli artefici dell'unità d'Italia, può ben valere una pagina della sua sottostoria provinciale. Vittoria Sincero i j i , ; ' j j : ! ■ ] j ; ! \ ; ! j Siriano. Due momenti dclla festa dedicata a Cavour: Ave Ninchi abbriaccia un crmigero della milizia di Bannio Anzino Luigi Veronelli e la bella attrice Aliza Adar assaggiano il «Sizzano» del '64 autenticato dal notaio durante il banchetto cbe ha presentato antiche ricette piemontesi (Moisio)