A Mergozzo continuano insulti e ceffoni fra contadini e tecnici della Montefibre

A Mergozzo continuano insulti e ceffoni fra contadini e tecnici della Montefibre Sempre più tesa la situazione per l'esproprio delle aree private A Mergozzo continuano insulti e ceffoni fra contadini e tecnici della Montefibre Gli abitanti si oppongono con tutte le forze all'insediamento dei nuovi impianti - In un principio di rissa è rimasto leggermente ferito un odontotecnico - I rilievi proseguono con schieramenti di carabinieri (Dal nostro corrispondente) Mergozzo. 12 marzo. Acque agitate a Mergozzo, sui terreni destinati ad essere occupati dagli insediamenti della Montefibre. Da settem- ibre. da quando sono in corso i i rilievi dei tecnici incaricati, gli abitanti si oppongono con tutte le loro forze. Stamane, a dimostrare la loro ostilità alla cessione dell'area al Consorzio del Toce ed alla installazione degli impianti della Montefibre, erano rimasti soltanto una ventina | di anziani contadini, fra uo- j mini e donne. C erano stati al- ; tri insulti, altre grida di prò- i testa: «Tornate a casa! Paga- j teci le nostre terre!». Si erano : visti ancora bastoni, rastrelli e falci agitati in segno di minaccia ma era bastata la presenza di tre carabinieri per consentire ai tecnici di procedere nel loro lavoro. Nel pomeriggio il numero degli oppositori è raddoppiato. Uno dei tecnici, il geometra Sergio | Balletto, nuovamente insulta- j to. ha perso il controllo ed è J venuto alle numi con i prcsen- J \ ti. Con uno schiaffo ha colpi-1 to in viso l'odontotecnico Al- j berta De Giuli, 36 anni. Mer- ; gozzo, che gU stava a ridosso. n GmU> cadendo a terra, e i,inito sullo spuntone di uri i tronco da poco tagliato, ri- portando escoriazioni ed ecchimosi per cui ha fatto ricorso alle cure di un medico. E' caduto a terra anche il Balletti, ma il rapido intervento dei carabinieri ha scongiurato ogni tafferuglio. Ristabilita la calma, il tee | nico ha potuto riprendere il I suo lavoro. j jyaitni parte, a circa un ; chilometro di distanza, un'al i tra squadra di geometri e tee- j j mci ha lavorato tutto il gior-1 : no ouasj indisturbata. no quasi indisturbata. «Sapevamo fin dal luglio ì scorso di dover lottare contro ! il Consorzio — dice una delle I donne, sempre in prima fila fra gli oppositori della Montefibre —, ma ci eravamo illusi che altri avrebbero tenuto fede a quel che ci erano venuti | a raccontare sulle piazze. Ave j vano detto che erano con noi. J Che ci capivano e ci avrebbe J ro difese. Invece, appena arri- \tati alla Provincia, o alla Regione, si sono uniti a chi era . nostro avversario dichiarato». : E per dimostrare la realtà: di quanto accaduto citano le! approvazioni dei piani (di j ; fabbricazione, di urbanizzazione, di industrializzazione) Ida parte del Comitato regionale di controllo e le firme | dei vari decreti da parte della ; p"sidenza feua Regione. ; Per questo a Mergozzo si dicono tre volte traditi: prijma dai comunisti cmaveya!110.^?^ voto.e \tld?c™' jP°? dal Consorzio, che h ha iPnvati di 1 milione 420 mila metri di terreno, poi da chi aveva promesso di opporsi a questa spoliazione. «Almeno ce li pagassero per quel che valgono — dicono —. Invece, applicando la legge dell'esproprio, i terreni sa- iranno valutati ottanta lire il 1 metro e pagati chissà quando. i H manifesto affisso sui muri j parla di un termine di sette : anni, ma a quel tempo molti ' di noi vecchi saranno morti e I l'indennizzo, con il continuo deprezzamento della lira, sarà i soltanto una beffa. Ma per- j che. se il Consorzio non ha i soldi, non è la Montedison che viene a trattare ed a rimborsarci?». La polemica, è chiaro, è ben lontana dall'essere esaurita. Le proteste- continueranno, più o meno accentuate, e rimarranno sempre malcontenti e irritazioni che si acuiranno quando, fra un mese circa, arriveranno nella piana le prime ruspe ed i primi operai per l'avvio dei lavori di co-! struzione delle fabbriche. «Era un nodo da sciogliere subito — affermano in paese ' —. Ancora potrebbe essere | sciolto almeno indennizzando in modo ragionevole i prò- J prietari dei territori coltivati o coltivabili. Stringe il cuore vedere in questi giorni decine | di persone che. forse ormai rassegnate alla sconfitta, so- no intente, sulle loro proprie- tà, nella grande area alle spai le del monte Orfano, ad abbattere centinaia di alberi, anche vetusti. Visto che tutto mo a casa almeno le piante». a. c. ci verrà espropriato per ot- tanta lire il metro, ci portià- Mergozzo. Il geometra Sergio Ballotto, uno dei tecnici addetti ai rilevamenti

Persone citate: De Giuli, Sergio Ballotto, Toce

Luoghi citati: Mergozzo