A Fosseno il sindaco s'arrende l'acqua rimane nella fontana di Francesco Allegra

A Fosseno il sindaco s'arrende l'acqua rimane nella fontana Le donne hanno vinto la "battaglia del lavatoio,, A Fosseno il sindaco s'arrende l'acqua rimane nella fontana Da 12 giorni le casalinghe presidiavano l'acquedotto per evitare una derivazione alla frazione Tapigliano - V "armistizio" sottoscritto ieri sera al circolo del paese Gli amministratori dicono: "Abbiamo dovuto arrenderci alla rivolta femminile" (Dal nostro corrispondente) Nebbiuno. 6 febbraio. La «guerra del lavatoio» è finita. L'armistizio tra il sindaco Ernesto Tadilli e le bat- sera, al termine di un vivace dibattito, nel circolo Enal della frazione. Le donne fossenesi escono a modo loro vittoriose dal dntmftagliere contestatrici di Fos- dseno è stato sottoscritto ieri ; s(admconflitto con l'autorità muni-i ccipale. Tapigliano non avrà ! hl'acqua di Fosseno. L'acqua ' mdella fontana locale seguiterà a zampillare, e continuerà inoltre ad alimentare la grande vasca comune, dove le massaie di Fosseno sono solite lavare i panni propri e altrui. Durante la buona stagione, la fontana alimenterà l'acquedotto della frazione. Da dodici giorni, la fontana e il lavatoio del paese erano presidiati dalle fiere casalinghe, le quali avevano giurato di difendere a ogni costo il loro rigagnolo d'acqua. Chiunque salisse a Fosseno, veniva subito avvistato dalle attente sentinelle. In breve, l'informazione passava di casa in casa, e un «consiglio di guerra» decideva immediatamente sul comportamento da tenere. Un giorno sono arrivati i carabinieri, e le «ribelli» han-1 no subito deliberato di andare incontro ai tutori dell'ordine per illustrare le ragioni della loro sommossa. I militari erano stati mandati appunto per raccogliere notizie in merito alla singolare rivolta femminile, e le interessate non si fecero perciò pregare per fornire la propria versione dei fatti. In particolare, erano tenute d'occhio le ruspe. Tutto era! infatti incominciato con l'arrivo a Fosseno di una escavatrice, mandata dal Comune per certe opere di acquedotto. L'episodio si era verificato; giovedì 24 gennaio: la ruspa' aveva appena fatto il suo ingresso nel piccolo abitato, e I già in tutte le case si era dif- ! fusa la voce che il Comune1 «veniva a prendere l'acqua della lontana di Fosseno. per portarla a quelli di Tapigliano». In effetti, come ebbe poi a spiegare il sindaco, si sarebbero dovuti eseguire alcuni lavori di incanalamento secondo un piano di potenziamento dell'accquedotto municipale, approvato da tempo. Nel caso, si trattava davvero di prelevare acqua a Fosseno per mandarla alla vicina fra-! zione di Tapigliano: ma la cosa andava vista nel contesto di un'opera che sarebbe tor- ' nata di vantaggio alla popolazione dell'intero Comune e so- ' prattutto della stessa Fosseno. In questo senso, aveva ; cercato di parlare alle donne il progettista ingegner Giù- j seppe Cerasaro, ex direttoredell'acquedotto di Milano e; affezionato villeggiante loca-i le. Ma le parole dell'esperto erano cadute nel vuoto. «L'acqua di Fosseno — sostenevano le donne — non risolverà i problemi dell'acquedotto comunale. Se ce la portano vìa. saremo noi a rimanere all'asciutto». «Vogliamo conservare la nostra fontana e il nostro lavatoio— dicevano ancora — perché, oltretutto, quest'ultimo è sfato pagato con i soldi che un anno il governo aveva inviato per risarcire i coltivatori danneggiati dalla grandine». zdcrgiConclusione: quel giorno la ruspa dovette fare dietro- front: le donne si erano schie- rate davanti alla macchina gridando: «Potete schiacciar- ci, ma non cederemo». Il gior-sentarci alle prossime elezio- 1no seguente, il sindaco dichia-rava che la cosa puzzava di politica: «E' tutta una monta- tura dei miei avversari, ma una cosa è certa: i lavori prò- seguiranno». Le «rivoltose» erano pronte a ribattere: « Macché politica. la politica la fa lui. il sindaco, Ora che ci ha suggerito l'idea. pensiamo però veramente di jpoter costituire un partito 'femminile a Fosseno e di pre- • dall'ing. Cerasaro) e le donne ; ni. Intanto, è l'acqua che c'in- > teressa». Quindi, si erano ; messe di guardia alla loro : fonte. : Così si è giunti all'incontro di ieri sera al circolo di Fos- ; seno tra il sindaco Tadilli j (che era accompagnato dagli ! assessori Costa e Maioni e della frazione. Per queste ultime hanno parlato Anita Mar- chini. Giuliana Oriotto, Emi ha Bertola e altre, riaffer mando la propria determina- zione di difesa ad oltranza della fontana di Fosseno. Il primo cittadino e il tecnico hanno spiegato meglio le ragioni e gli obiettivi del prò- jgetto di approvvigionamento ■ idrico in corso di attuazione. ! punto di vista tecnico — af- j Alla fine, è stato trovato l'ac- ; cordo su una soluzione di i compromesso, mediante op-1 portuna modifica del disegno iniziale: l'acqua della fontana ; non verrà data a Tapigliano. ma in parte immessa nelle condutture locali, «La soluzione ottimale, dal ferma oggi il sindaco — è i senz'altro quella precedente, j Sfido chiunque a dimostrar-1 mi il contrario. In ogni caso. ;ci siamo arresi alla volontà delle donne». Da parte sua. il fronte femminile di Fosseno esulta. For- 88• ì^I}sa avvero alla conqui- sta ael municipio. Francesco Allegra 1

Persone citate: Cerasaro, Ernesto Tadilli, Maioni

Luoghi citati: Milano, Nebbiuno