Un sorriso basta a far dimenticare i giorni, i mesi, gli anni di silenzio

Un sorriso basta a far dimenticare i giorni, i mesi, gli anni di silenzio Un sorriso basta a far dimenticare i giorni, i mesi, gli anni di silenzio Le 46 ragazze ospiti dell'istituto hanno scritto al giornale per ringraziare chi le ha aiutate a Natale a raggiungere in treno o in aereo le loro famiglie - Il dramma di ehi non può esprimersi „ Mostro servizio particolare) Novara, 4 febbraio, Basta un raggio di sole o una parola affettuosa per fa re spuntare un sorriso sulle labbra alle ragazze dell'Isti tvto Per sordomute di Vi anale. A Specchio dei tempi hanno inviato una lettera per ringraziare pubblicamen te a capostazione di Milano. ingegner Dario Zanetti, e il capitano Bonfante, dell'aero- porto * Linate •Per n loro interessamento — scrivono ~ abbiamo potuto recarci a ^sa,,dur?nte 'e v^CSD2e: & Natale- Parecchie di noi abi | ' tano molto lontano, in Sicilia; il viaggio è lungo e pericoloso e abbiamo bisogno di continua assistenza». L'istituto novarese è stato fondato sedici anni or sono con un lascito della famiglia Donnino e ospita 46 ragazze. La direttrice. Gianna Rubino, da sette anni alla conduzione del sodalizio (e da poco nominata cavaliere), sottolinea che «per loro l'unica possibilità di rientrare in famiglia per qualche giorno è quella di essere aiutate durante il viaggio. Negli anni scorsi trascorrevano anche il Natale in collegio, ma era un sacrificio». A Vignale, nel moderno istituto, le ragazze sordomute si costruiscono un avvenire. Infatti sono stati programmati, a cura del ministero della Pubblica Istruzione, corsi elementari e medie inferiori. Dopo è possibile frequentare fa scuola superiore organizzata come sezione staccata dell'istituto «Galileo Ferraris» che conferisce in quattro anni il diploma di computista commerciale. Per questo l'istituto è considerato all'avanguardia. In Italia ce n'è uno-analogo a Padova, ma è solo maschile. «Lo scorso anno sono uscite le prime sei ragazze diplomate — precisa la direttrice — e tutte sono riuscite a impiegarsi, integrandosi perfet- ! tamente nella società: in banca, all'ospedale di Ome- I gna, alla Montedison». Lo sforzo che l'istituto compie è proprio quello di I non traumatizzare le allieve : con un contatto brusco con la realtà che le circonda. La direttrice conosce a fondo il dramma. «Anch'io — spiega — sono una sordomuta e solo dopo parecchie cure e con una ferrea volontà sono riuscita in parte a inserirmi nella normalità. Ma quanta difficoltà. La gente non ci ì capisce e allora mi sono ripromessa di costruire una scuola per ragazze che avessero la mia stessa menomazione». Le ospiti sono quasi tutte meridionali: Enrica Medalli. 18 anni, viene da Roma: Anna Mingioanni. 17 anni, da Siracusa: Carmela Cario, Teresa Cottura, Giovanna Migliorino di Agrigento. L'Ente nazionale per sordumuti preferisce, non si sa bene per quale motivo, mandare negli istituti del Sud le ragazze >! del Nord e viceversa. «Cosi finisce che una giovane di Vignale, la cui famiglia abita vicino a noi — puntualiza la direttrice —, è ricoverata a Roma». Giovanna Rubino invita le sue ragazze allo sport; le fa partecipare a gare, anche importanti, per abituarle a vivere in mezzo alla gente. Qualcuna si è posta particolarmente in luce: Franca Panetti, 19 anni, di Luino, ha vinto la «pagella d'oro» per la migliore atleta: Beatrice Virgili si è piazzata prima l'anno scorso. Graziella Anselmo, di Palermo, die ha appena 13 anni, si è imposta nella gara veloce sui 60 metri piani ai Giochi della gioventù. «Peccato che manchi loro una palestra per alle¬ narsi — conclude la direttrice —, il progetto è stato da tempo varato ma mancano i fondi». C'è anche una singolare «concorrenza» tra l'Opera Pia Donnino, ente fondatore, e lo Stato che dovrebbe mettere a disposizione i 20 milioni necessari per realizzare l'iniziatica. «Se lo Stato costruisse sul terreno nostro — spiega la signora Rubino — l'Opera Pia diverrebbe automaticamente proprietaria». Ma non è escluso che a ottobre ricomincino comunque i lavori. Sui 21 mila metri quadrati a disposizione si potrà anche ampliare il 'dormitorio, dotare il complesso di un nuovo refettorio e costruire qualche aula scolastica in più. 1. d. b. f . . l i li Novara. La direttrice delllsututo, Gianna Rubino Tra le sordomute di Vignale ] i < ;!J| Vignale. Le ragazze sordomute occupano il tempo libero leggendo (Foto Giovetti) j |