Imposte evase e illeciti edilizi hanno messo a rumore Arona

Imposte evase e illeciti edilizi hanno messo a rumore Arona Il pretore Martellino ha ordinato di aprire due inchieste Imposte evase e illeciti edilizi hanno messo a rumore Arona Sequestrata, su ordine del magistrato, una serie di documenti in municipio - La giunta comunale ha deciso per il momento di non prendere posizione, anche se probabilmente affiderà la propria tutela a un legale (Dal nostro inviato speciale) Arona. 24 gennaio. Scalpore ad Arona per i! due presunti scandali edilizio ! e tributario. Il pretore, dottor j Cesare Martellino, ha affidato ! le inchieste rispettivamente j ai carabinieri del capitano j Regna e alla guardia di finanza al comando del tenente Pillonca. «Si tratta in entrambi i casi — ha spiegato il magistrato — di indagini preliminari tendenti ad accertare reati ed eventuali responsabilità. Solo in questo caso saranno ammessi avvisi di reato. Di più. almeno per ora — ha aggiunto Martellino — non posso dire». Il pretore, ieri, ha disposto che carabinieri e guardia di finanza prendessero visione, in municipio, di una serie di documenti che sono stati messi sotto sequestro. La giunta comunale si è riunita ieri sera ed ha deciso, per il momento, di non prendere posizione anche se, probabilmente, affiderà la propria tutela a un legale. A tale proposito si fa il nome dell'avvocato Giancarlo Broveili. Su che cosa indagano carabinieri e guardia di finanza? Le due inchieste, per quanto parallele, trattano argomenti molto diversi e quindi vanno esaminate separatamente. Incominciamo dal cosiddetto . « scandalo tributano», del, quale, per la verità, se ne parla già da alcuni mesi. E' accaduto che l'assessore alle Finanze, Gianmario Paracchini. già prima delle dimissioni del sindaco Pietro Sorisio, aveva ' riscontrato parecchie «ano- ; malie»: per anni, al Comune, ci si sarebbe «dimenticati» di ! mettere a ruolo l'imposta per ! la raccolta dei rifiuti solidi ai j vari condomini che andavano ' via via sorgendo, cosi come di fare pagare l'acqua potabile a. nuovi utenti. Anche per l'im-I posta di famiglia parecchi! nuovi residenti sarebbero stati del tutto ignorati. Perché tutto questo? Il «rapporto Paracchini» sareb-j be stato discusso in giunta e in mezzo a non poche titubanze era stato deciso di deferire al «consiglio di disciplina» l'impiegata addetta all'ufficio imposte comunali, la dottoressa Margherita Duchini, 43 anni. L'accusa: quella di avere «ignorato» per tanti anni quelle pratiche. La Duchini ha protestato: «Durante la mia permanenza all'ufficio tasse si sono succeduti quattro assessori e a tutti loro avevo fatto presente che da sola non potevo tenere dietro ad un lavoro cosi oneroso». Il pretore, venuto a conoscenza del fatto, deve avere ritenuto troppo semplicistico attribuire eventuali responsa- bilità alla sola impiegata. Tanto più che — almeno si di- ce — sono state rinvenute pratiche postillate con la dici- tura «alla attenzione dell'assessore tal dei tali»; pratiche rimaste in fondo a un cassetto. L'esame di questi documenti, dopo il sequestro di ieri, è già iniziato stamane da parte dei funzionari della tributaria che nei prossimi giorni trasmetteranno un primo rapporto al magistrato. E passiamo al presunto scandalo edilizio. L'inchiesta ordinata dal pretore prendele mosse, in questo caso, daun esposto redatto dall'avvocato Marco libertini (per conto di tre suoi clienti) inviato al sindaco di Arona e per co- noscenza all'autorità giudizia- ria. Il documento ripete nella sostanza la denuncia che En- rico Ferrando, Walter Grisonie Aldo Silvola, inoltrarono al tribunaie amministrativo re-gionaìe nella seconda metà del 1972. In essa rilevavano cne ^ licenza edilizia numero 134 bis rilasciata nel 1971 al- l'impresa fratelli Marino, dal- 1 allora sindaco Pietro Sori-sio, per la costruzione di due condomini tra via Piave e via [ Tagliamento non rispetta al- , cune norme del «piano rego- ;' latore». Nell'esposto vi è una : lunga cronistoria della vicen- j' da: dal primo intervento del i; Ferrando e degli altri due che ;! provocò una «sospensione» : dei lavori; alla semplice am- ; I menda di 300 mila lire com-: , minata ai costruttori; alla de- j ; nuncia al tribunale ammini- ! strativo regionale. ì L'amministrazione comuna- ! ; le, oltre ad eccepire la «tardi- i vita del ricorso», consultati i | j propri legali ed organismi ! i tecnici non ravvisò violazioni j ; di sorta. Per la verità la que- : stione è cavillosa. Via Taglia- ì ; mento era larga appena 3 me-1 : tri e sessanta e il regolamen- j j to edilizio non avrebbe con- > sentito ai suoi bordi la co- • ì struzione di edifici a quattro i '■ piani. Il << piano regolatore ». \ ; però, prevedeva l'ampliamen- ; i to delia strada (cosa ora at- ! ! tuata) e in base a ciò fu con- j j cessa la licenza edilizia. Dopo i loro interventi, Ferj rancio e Grisoni vennero defe; riti all'autorità giudiziaria dal sindaco: il primo, per avere ; costruito un muro di «tampol namento» più lungo di qual■ che centimetro di quanto non ; fosse previsto dalla licenza ' che lo autorizza ad edificare : una villetta; il Grisoni per ' avere «aperto» due finestre | difformi dal progetto approvato dal comune. Per questo, l'esposto redatto per conto loro dall'avvocato libertini, termina con una serie di domande, nell'ultima delle quali è detto testualmente: «Perché noi ceniamo diffidati a demolire e ci si manda sotto processo. men-\ tre per la controparte, tutto] viene sistemato con una ammenda di 300 mila lire, nonostante le violazioni siano ben più aravi,: Di fronte alla denuncia, il : comune di Arona si è tutela; to, a questo riguardo, tacen; dosi patrocinare dall'avvoca ! to Giuseppe Pistocchini e i l'impresa Marino dall'awoca | to Giancarlo Broveili. «Que ! sta storia degli scandali edili j zi — dicono in molti ad Aro na — finità in una bolla di sa ì pone». I carabinieri, dal canto 1 loro replicano: «Non siamo j che all'inizo e quello di via > Tagliamento non è il solo ca- ! • so». i ; Piero Barbe i Arona. Da sinistra, il pretore, dottor Cesare Martellino, e l'avvocato Giancarlo Broveili

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