Dimenticata (per una notte) l'austerità con cenoni, fuochi e volate sulla neve

Dimenticata (per una notte) l'austerità con cenoni, fuochi e volate sulla neve In tutta la provincia non si sono avuti incidenti stradali Dimenticata (per una notte) l'austerità con cenoni, fuochi e volate sulla neve Molti nel capoluogo hanno preferito il brindisi in famiglia - Gli alpinisti del Cai di Intra hanno festeggiato Tanno nuovo nel rifugio di Pian Cavallone - Sgomberato per una bomba, che non c'è, un dancing di Arona - A Macugnaga anche il sindaco spala la piazza del municipio"- All'Alpe Mera e ad Alagna superate le più rosee previsioni; arrivati 2500 sciatori (Dal nostro corrispondente) Novara, 1 gennaio. (p.b.) Migliaia di novaresi hanno festeggiato l'arrivo del 1974 divertendosi nei locali pubblici (per la verità non tutti gremiti), facendo le ore piccole ma con un gusto nuovo, improntato alla moderazione. L'austerity non dev'essere chiamata in causa: probabilmente è soltanto un fatto di maturità. Le forze di polizia, durante l'intera notte «di follie» non hanno avuto una sola chiamata: i vigili del fuoco sono intervenuti soltanto per un principio d'incendio in un appartamento causato dal difettoso funzionamento di una stufa. Nessuna chiamata neppure per il pronto intervento della stradale: tra le tre e le quattro di stamane circolavano tante auto come nelle ore di punta; eppure non c'è stato neppure un incidente. La nebbia era scomparsa: all'alba ha preso a piovigginare e tutti correvano al di sotto dei limiti di velocitò. A mezzogiorno la città era ancora in letargo: è tornata ad animarsi soltanto nel tardo pomeriggio e. com'è accaduto in queste ultime feste, sono stati presi d'assalto i cinematografi. In serata traffico intenso su tutte le strade per il rientro in città di chi ha trascorso U weekend in montagna o sui laghi novaresi. Domani, negozi, uffici e fabbriche riprenderanno il lavoro: il lungo ponte è finito per tutti, ad eccezione che per gli studenti e insegnanti che godranno ancora di una settimana di vacanza. Nessuna industria del Novarese, infatti, ha chiesto di prolungare la chiusura oltre il 2 gennaio. Tornando alla notte di San Silvestro, va rilevato ancora che questa volta non ci sono stati «botti»: nessuno o quasi ha effettuato «lanci» di oggetti da finestre o terrazzi com'era diventato di moda anche a Novara in questi ultimi anni. Una rapida inchiesta ha permesso di accertare che tutti o quasi, comunque, hanno festeggiato il nuovo anno. Come? Nei tre modi tradizionali, anche se forse più in sordina: in casa, con amici e parenti; nei ristoranti, per il cenone di rito: nei numerosi dancing. Questi ultimi, dopo le restrinzioni delle ultime quattro settimane, sono risultati i più affollati. Alcuni locali, com'è avvenuto al «The pipa» dì Prato Sesia, ne hanno approfittato per eleggere le prime «miss» dell'anno. Meno gente del previsto ' nei ristoranti parecchi dei quali, oltre al «cenone» avevano in programma vere e proprie feste da ballo riservate ai commensali. Pochi (i più tradizionali) hanno registrato il «tutto esaurito» e ciò. verosimilmente, a causa dei prezzi: una media di 15 mila lire a persona, senza contare le bevande extra. Per questo sono ritornate in auge le «feste in famiglia» con cene fredde, abbondanti libagioni . giochi di società e magari i «quattro salti». Verbania, 1 gennaio, (a. c.) /I 1974 è arrivato sul Verbano con pioggia alla basse quote e neve oltre i mille metri. Il maltempo. dopo la giornata grigia di ieri, è cominciato all'alba, sconvolgendo i programmi di chi si preparava a un capodanno sulla neve allietato dal sole. Nella notte c'era stata grande animazione: affollati i locali pubblici, nonostante i prezzi tutt'altro che da «austerity». A Verbania. Stresa. Cannerò. Trarego. a Premeno, a Laveno. Cannobio e Mergozzo. il cenone è costa- to mediamente sulle 12 mila lire a persona: in qualche locale di lusso si sono superate le 20 mila. San Silvestro pepato anche nei dancing alla moda e nelle sale da ballo in genere. \ un capodanno «ecologico». i àn gruppo di alpinisti del ! Cai di Intra, i quali sono sa- A mezzanotte, in città, spari, razzi multicolori, rotture di stoviglie e il mai abbastanza deprecato lancio di cose vecchie dalle finestre. Falò in montagna, sui picchi delle valli Cannobina, Travaglia. Stamora, Grande e. nelle piazze di paese, di pupazzi in stracci e paglia raffiguranti l'anno vecchio. Hanno optato invece per liti al rifugio di Pian Cavallone, a 1500 metri di quota,. Lo hanno raggiunto ieri pomeriggio dopo aver lasciato le auto al Passo Pala (dove finisce la strada) e compiuto fi na marcia di quasi tre ore nella neve. Un fatto positivo: nell'ultima notte dell'anno nessun incidente. Polizia, carabinieri, stradale e pompieri della zona non hanno avuto alcuna chiamata. Arona, 1 gennaio. (g. r.) «Accorrete, una bomba sta per scoppiare al "Mirage" di viale Baracca. Sarà una carneficina». La telefonata ha fatto accorrere i carabinieri di Arona alle 17 di questa sera. L'affollato dancing è stato sgomberato velocemente. Dopo una minuziosa perquisizione è risultato però che l'allarme era infondato. Il solito scherzo di pessimo gusto della misteriosa «anonima» ha cosi aperto la cronaca aronese del 1974. Anche questa volta, come nelle precedenti, la telefonata era stata fatta da una donna. E sembra la stessa voce che ha già combinato altri brutti scherzi, come un mese fa, quando fece accorrere i carabinieri di cinque stazioni del Piemonte e della Lombardia perché «il ponte sul Ticino, a Sesto Calende, era minato in più punti». Per il resto, gli aronesi hanno iniziato l'anno sotto una pioggerellina fitta, all'insegna dell'allegria e del «tutto esaurito», dimenticando per una notte almeno il clima di austerità. Oleggio. 1 gennaio, (u. g.) Nessun incidente ha turbato la notte di San Silvestro. I locali pubblici della zona sono stati molto affollati e allo scoccare della mezzanotte, entrando nell'anno nuovo, si sono sentiti scoppiettare molti petardi: molto rumore, ma nessun danno. Il traffico sulla statale 32 nel tratto Arona • Oleggio • Novara e quello verso la Gallaratese è stato intenso nella notte. Molti i varesotti che hanno, come d'abitudine, trascorso il capodanno nei ristoranti situati nella zona a valle del Ticino di Oleggio. Omegna. 1 gennaio, (f. m.) Il 1974 è stato salutato, nel Cusio. dal maltempo. Ieri sera, il cielo si era coperto e nelle prime ore di stamane ha cominciato a piovere. Neve, invece, al Mottarone (1500 metri), in Valstrona e nelle Quarne. Nonostante le incerte condizioni del tempo, al Mottarone gli impianti di risalita e i campi di sci sono stati presi d'assalto. L'anno nuovo è stato accolto, stanotte, con il solito fragore dei botti e dei fuochi artificiali. Domodossola, 1 gennaio. (a. v.) Il nuovo anno si è iniziato con la neve nelle vaili dell'Ossola. Oggi si sono avute quasi ovunque nevicate al di sopra dei mille metri, mentre ha piovuto a Domodossola e nei centri del fondovalle. A Macugnaga si è registrato il «tutto esaurito» e le piste sono state invase da migliaia di sciatori. «Non abbiamo risentito per nulla dell'austerity — dicono all'azienda di soggiorno — a cominciare da oggi si registrano le prime partenze ma parecchia gente rimarrà fino all'Epifania». Nella stazione alpina, tutti gli impianti sono in funzione. In questi giorni il traffico lungo le- vie del paese è stato addirittura caotico e alcune corriere non hanno potuto arrivare sino alla piazza di Staffa. Si è visto il sindaco. Spartaco Montagnani. partecipare, pala alla mano, alle operazioni di sgombero della neve della piazza del punìcipio. Affollatissime di turisti anche le valli Formazza e Vi- gezzo. dove in quasi tutti gli alberghi e ritrovi c'è stato il tradizionale veglione Varallo, 1 gennaio. (g. g.) Capodanno con maltempo in Valsesia. In pianura e nella media vallata piove, al di sopra dei 700 metri invece nevica. La nuova nevicata ha consigliato alla maggior parte dei turisti un affrettato rientro per timore che sulle rotabili di montagna la circolazione automobilistica divenga impossibile. Per ora le precipitazioni non sono ancora abbondanti: 6-7 centimetri di neve fresca ad Alagna. 10 a Rimella, Carcoforo e Rima, 15 all'Alpe di Mera. In quest'ultima località, lo spessore del manto bianco ha ora raggiunto complessivamente i due metri d'altezza. Fino a sera sono state segnalate interruzioni stradali: ma da Carcoforo e da Rima è giunta notizia che alcuni automezzi sono in difficoltà mentre sta imperversando una bufera. Alcune migliaia di turisti hanno festeggiato in Valsesia l'arrivo del nuovo anno: alberghi e ristoranti hanno registrato il «pienone» che era consuetudine in questo periodo dell'anno. A Mera e ad Alagna sono state superate le previsioni più rosee: almeno 2500 turisti hanno trascorso l'ultimo giorno dell'anno sulle piste sciistiche e negli alberghi e il primo, massiccio rientro verso valle è inaiato questa mattina. Nel comprensorio turistico di Alagna da segnalare l'apertura stagionale della pista che da Indren raggiunge Alagna: è una picchiata di 21 chilometri, con più di 2 mila metri di dislivello. Oltre alla zona sciistica «regina» situata nel cuore del Monte Rosa, ad Alagna è anche in funzione la sciovia di Wold. che serve una pista di media difficoltà lunga un migliaio di metri.