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L'orefice riconosce uno dei tre banditi Dopo la rapina a Bellinzago L'orefice riconosce uno dei tre banditi Sarebbe un trentenne di Arona, arrestato durante un confronto in questura a Novara (Dal nostro corrispondente) Novara. 1 gennaio. fp. b.j Uno dei presunti rapinatori dell'oreficeria di Bellinzago è stato arrestato. E' un aronese. Luigi Giromini, detto «Gigi», 30 anni, senza una occupazione fissa, abitar.- te al condominio «Altea». La ' squadra mobile della questura sospettava di lui e lo ha convocato. In presenza del sostituto procuratore della Repubblica, dottor Canfora, c'è stato un confronto e la vittima della rapina, ha riconosciuto nel Giromini uno degli autori del «colpo» avvenuto il 22 dicembre. Il magistrato, nonostante il giovane si pro-i ne ha or- !" j clamasse innocente, dinato l'arresto per concorso I in rapina e lesioni. Le indagi- \ ni della «mobile» proseguono j ^ ; per identificare gli altri due complici. La rapina era avvenuta poco prima dell'ora di chiusura dell'oreficeria di Ezio Frattini, 32 anni, in via don Minzoni 4. Due uomini, pistola in pugno, uno con il volto coper¬ to un passainontagna. ave- ' vano fatto irruzione nel nego- i zio intimando al Frattini di non muoversi. Mentre uno stava arraffando preziosi, la madre dell'orefice, si metteva a gridare richiamando l'attenzione del marito, Pietro Frattini, 65 anni.che si trovava nel retrobottega. Al suo apparire, uno dei banditi esplodeva un colpo di pistola che di rimbalzo lo te¬ !rava al piede destro. I malvi j venti, con un bottino valutato I ^mo al milione quindi \ fUggivano assieme a un com j pijce che era rimasto all'e; sterno a fare da palo. Rag- ; giunta un'auto parcheggiata | in una strada laterale si allontanavano verso Novara. Dato l'allarme scattavano i servizi di emergenza e l'auto dei banditi veniva ritrovata ad un paio di chilometri da Bellinzago. capovolta in un prato lungo la statale. Evidentemente il conducente j aveva perso il controllo finendo fuori strada. I tre rapinatori avevano poi proseguito la fuga attraverso i campi riuscendo a fare perdere le loro tracce.