Natale in austerity

Natale in austerity Nel capoluogo e nella provincia Natale in austerity Scarse le prenotazioni alle agenzie di viaggio per i soggiorni all'estero durante le feste natalizie - I commercianti si lamentano: il maltempo dei giorni scorsi ha influito sulle vendite (Dal nostro corrispondente) Novara, 21 dicembre. Il «polso» di una certa situazione, in periodo di feste e vacanze, lo si sente alle agenzie turistiche. E qui ci dicono che le cose non vanno tanto bene. «Intendiamoci — spiega il dottor Grillo, della Novarseti — i novaresi sono per loro natura dei tradizionalisti e parafrasando il proverbio che dice "Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi" per le pròssime leste se ne stanno per lo più a casa. Ma anche per il lungo ponte di Capodanno non è che le prenotazioni siano poi molte». Sono di moda, adesso, i soggiorni di una settimana in Africa: dalla Tunisia (prezzo minimo 150 mila lire) alla Costa d'Avorio, al Kenya (da 350 mila lire al mezzo milione). Ci sono, poi, le isole Canarie.- «Ma intendiamoci — dice Grillo — siamo nell'ordine del centinaio di persone. Anche per Parigi, che sino all'anno scorso era una delle mete preferite, le prenotazioni sono scarsissime e, quel che è peggio, non è che la nostra clientela abbia puntato su un'altra alternativa». Mai come quest'anno, invece, sono state cosi numerose e pressanti, le prenotazioni per viaggi in treno verso il Sud. «Non sono turisti, ci spiegano alle agenzie, è gente che lavora al Nord, immigrati che approfittano delle lunghe vacanze nelle fabbriche, tornano con le famiglie al paese natio». Ma per i treni «comodi» con cuccette è tutto esaurito e in pratica, almeno per il periodo di punta, alle agenzie non accettano più prenotazioni. Novaresi tradizionalisti abbiamo detto, ma sino ad un certo punto: chi non va al mare o in montagna e resta in città, non è detto che almeno per il pranzo natali zio, se ne stia in casa: a giù dicare dalle. prenotazioni presso i ristoranti alla moda, non soltanto del capoluogo, ma anche della .provincia, saranno in molti a festeggiare la «Natività» attorno alle tavole imbandite di questi locali, A questo proposito, va rilevato che è ba4 stato l'annuncio che per Natale e Santo Stefano si potrà circolare in auto, perché le prenotazioni tornassero ad infittirsi: un po' di ossigeno anche per questi locali che con la preclusione al traffico domenicale delle auto rischiavano la paralisi. Anche nelle località turistiche di montagna, con l'arrivo della prima neve, sono giunte parecchie prenotazioni, anche se gli albergatori scuotono il capo dicendo: «Certo non il boom d,ell'anno scorso». Un Natale, questo, certo più «austero» ma che tuttavia darà fondo ai 15 miliardi che si calcola siano stati di stribuiti in questi giorni, nel Novarese, per la «tredicesima». Come viene spesa, nel giro di una settimana, que sta somma? La prima «voce» è quella «regali», ma tanti ne usufruiranno per «tappare» buchi apertisi, per la congiuntura, nei magri bilanci familiari. A proposito di re gali, a parte i tradizionali doni per i bambini (non ci sonq quest'anno particolari novità e la scelta è più che mai limitata ai giocattoli) più «puntano» sull'oggetto utile: dal capo di vestiario all'elettrodomestico. I monili, certo, si vendono, ma con i prezzi correnti sono merce da privilegiati. Una curiosità, a proposito di regali: alle tradizionali scatole di dolci, ai panettoni, alle confezioni di vini e liquori, vengono preferiti quest'anno, i canestri di frutta. Ne vengono confezionati per ogni prezzo. I più vistosi (e sono una gioia degli occhi) con prevalenza di frutti esotici e nostrani conservati, costano anche 15-20 mila lire. Cosi coinè abbiamo fatto per 1 «viaggi-vacanza», sentiamo, adesso, il «polso» dei commercianti. Il presidente della categoria, Guglielmo Guaglio, pur senza drammatizzare, parla di una certa «recessione». Precisa che ancora non si sono tirate le somme e quindi non si hanno dati certi, ma che comunque l'impressione generale è che si è molto lontani dal giro d'affari, per esempio, dell'anno scorso. «Il lavoro — aggiunge — si è spostato tutto in modo strano: un paio di settimane fa c'è stata un po' la corsa all'accaparramento, all'acquisto di generi di prima necessità che sem¬ brava dovessero venire a mancare. Questo fenomeno, sia pure in misura limitata, influisce, adesso, sugli acquisti natalizi». Chiediamo: «Ci sono settori che "tirano" di più?». Risponde Guaglio: «I soliti, per questa occasione, come l'abbigliamento, ma francamente non abbiamo ancora elementi. Il maltempo di ieri e oggi ha notevolmente fermato le-vendite; ì giorni di punta saranno domani e domenica, poi, ancora, un po' lunedi, ma certo non basteranno a recuperare quanto è andato perduto». Piero Barbò ell'associazii commercianti, e Luigi Grillo, dell'agenzia Novarseti

Persone citate: Guaglio, Guglielmo Guaglio, Luigi Grillo, Novarese, Pasqua, Piero Barbò

Luoghi citati: Africa, Costa D'avorio, Novara, Parigi, Santo Stefano, Tunisia