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I professori accettano il dialogo sui temi dello "Sporco fagiano,, E solo "frutto di inesperienza,, il giornalino dello scandalo I professori accettano il dialogo sui temi dello "Sporco fagiano,, In un'assemblea a Domodossola (con i genitori), è stato decìso 1'"appoggio" agli studenti I difficili argomenti proposti (droga, sesso, servizio militare) saranno approfonditi a scuola (Dal nostro corrispondente) Domodossola, 17 dicembre. (a.v.) Si è parlato anche del giornalino scolastico, uscito con il titolo «Quello sporco fagiano», nell'assemblea generale di studenti, genitori e insegnanti dell'istituto tecnico per periti «Cobianchi» di Domodossola, che si è tenuta oggi pomeriggio nel salone della «Cappuccina». L'assemblea, alla quale non sono stati ammessi gli estranei, era stata convocata per discutere problemi di rilievo: la soppressione degli esami di riparazione, la costruzione della nuova sede degli istituti tecnici (che dovrebbe preludere alla completa autonomia del «Cobianchi» di Domodossola che ora fa capo alla sede centrale di Verbania), la cassa scolastica. Ma la questione del giornaletto, che in questi giorni ha suscitato discussio¬ e i ¬ ni e polemiche nel mondo'della scuola, è venuta fuori quasi subito. - Il preside dell'istituto, dottor Giulio Cesare Rattazzi, ne ha fatto un cenno introducendo gli argomenti in discussione. Rattazzi avrebbe premesso di non aver letto il giornalino che gli era stato consegnato solo in mattinata, ed ha quindi trattato la questione in tono molto sfumato, senza addentrarsi nel merito delle polemiche. Il preside avrebbe affermato fra l'altro la necessità che «ogni iniziativa nasca dalla collaborazione di tutte le componenti del mondo della scuola che sono*, oltre agli studenti, gli insegnanti e i genitori» e avrebbe accennato all'utilità di «un confronto più ampio» sui temi trattati dal giornalino. A suscitare scalpore e polemiche, erano state un paio di frasi che avevano indignato alcuni genitori, contenute in un articolo' sulle vacanze «consumistiche» pubblicato dal giornalino studentesco. Il pezzo però era ripreso integralmente da un'altra pubblicazione dal titolo «Il pane e le rose». Altre critiche erano sorte per il modo con cui il giornalino aveva trattato il tema della droga e per alcuni articoli contro il servizio militare, anche questi, però, ripresi da altre pubblicazioni. All'assemblea di oggi, sono stati approvati tre documenti che riflettono la posizione degU insegnanti, dei genitori e degli studenti. Nel loro documento, che è stato illustrato all'assemblea dallo stesso vice-presidente dell'istituto prof. Sergio Gandolfi, gli insegnanti esprimono il «completo appoggio» agli studenti che «devono essere liberi di esprimere le loro idee» e ribadiscono la «validità» dei temi trattati dal giornalino che «fscem «dovranno essere però approfonditi in seno alla scuola». Con questa posizione, gli insegnanti si riallacciano ad alcune iniziative scolastiche che erano già in programma come una serie di proiezioni e conferenze sull'educazione sessuale e sul problema della droga. Nel loro documento, gli insegnanti pongono anche l'accento, in riferimento alle frasi «incriminate» sulla necessità di «modifiche lessicali». Più o meno dello stesso tenore è il documento dei genitori, che parla di «totale soli- darietà» con l'operato degli studenti. I genitori riconoscono che la pubblicazione di alcune frasi è «frutto di inesperienza redazionale» ma giudicano «totalmente ingiustificata» la campagna scandalistica, che si sarebbe creata attorno al giornalino. Il documento degli studenti ribadisce l'intenzione di «provocare un dialogo costruttivo su alcuni temi fondamentali» che sarebbe stata travisata per aprire il varco a una campagna diffamatoria nei loro confronti. Gli studenti fra l'altro dicono apertamente di «essere contro la droga e l'alcolismo» e' affermano che l'articolo che trattava questo tema «non è stato capito». Il Collettivo studenti degli istituti medi superiori ha espresso la «completa solidarietà» ai redattori del giornalino. 11 professor GandolG vicepreside del Cobianchi