Polemiche sulla ottantenne miracolata dall'agopuntura

Polemiche sulla ottantenne miracolata dall'agopuntura Castelletto: in avvicinabile la contadina guarita Polemiche sulla ottantenne miracolata dall'agopuntura Divenuta cieca l'anno scorso, avrebbe riacquistato la vista a Sanremo (Nostro servizio particolare) Castelletto Ticino, 8 dicem. La gente passa davanti alla villetta della «cieca che è tornata a vedere dopo essere stata punzecchiata» e si sofferma a guardare con una punta di scetticismo. «Sarà proprio vero? Oppure è tutta una montatura?». E' una mattinata fredda, nebbiosa, il telefono trilla in continuazione nella villetta di via Palermo 27 abitata da Malia Peletto, 84 anni, che vive con il figlio Emilio Cardani e la nuora Ines. Da tutta Italia chiedono informazioni: «Ci dia il nome del suo medico, ci dica come ha fatto». Qualcu- no è venuto persino dal Sud per incontrarsi con la vecchietta. Un pellegrinaggio della speranza che dura ormai da un mese.' La risposta, data dai parenti, è sempre la stessa- «Andate a Sanremo, il merito è tutto del dottor Mimmo Natta e del dottor Nguien Wan Nghi». La storia della Peletto si è rapidamente diffusa nell'Italia settentrionale. Dopo otto mesi di cecità assoluta, questa anziana contadina, di origine emiliana, sino a tre anni fa residente a Sesto Colende (Varese), ha riacquistato l'uso degli occhi grazie a una terapia rivoluzionaria che va sotto il nome di agopuntura. Sino a qualche anno fa la vecchietta aveva lavorato nei campi dall'alba al tramonto con- il figlio. Poi la vista le si era sempre più indebolita, finché nel dicembre 1972 era divenuta completamente cieca Inutilmente era ricorsa alle cure di specialisti. All'ospedale oftalmico di Varese le era stata diagnosticata l'atrofia del nervo ottico, escludendo, data l'età, l'intervento chirurgico. La donna si era trasferita a Sanremo dove vive la nipote Giuseppina Peletto, 53 anni, col marito Mario Malacrida, 56 anni, in via Senatore Marsaglia 136. Era stata la nipote, che conosceva il dottor Natta, a convincerla a sottoporsi all'agopuntura. «Vedrai — le aveva detto — che Natta ti ridona la vista». La zia aveva accolto il consiglio e dopo le prime sedute aveva incominciato ad intravedere i colori e la luce. «Ora — dicono i parenti — legge giornali e riviste, aiuta la nuora Ines ad accudire le faccende di casa». A Castelletto Ticino il «ca so» di Maria Peletto è guardato con un certo sospetto. E' impossibile avvicinare la vecchietta. La «miracolata dell'agopuntura» sembra vivere in una sorta di mistero impenetrabile. Pochi la conoscono in paese, anche perché è arrivata soltanto tre anni or sono trascorrendo molti mesi a Sanremo. Chiusa nella villetta di via Palermo, alla periferia di Castelletto, è praticamente sconosciuta anche ai più anziani abitanti. Qualcuno, come noi, ha premuto il campanello dinanzi al cancello che separa il giardino dall'abitazione. S'affaccia una giovane signora, chiede il motivo della visita. Quando apprende che vor¬ remmo parlare con la «nonnina», volta di scatto le spalle, mormorando: «Andate via, non ho tempo da perdere». Inutile insistere, inutile spiegare che l'aver vinto la cecità di una donna di 84 anni rappresenta una speranza per quanti, toccati come lei da questa malattia, vorrebbero saperne di più per tornare a vedere. «Forse — dicono in paese — la Peletto ha visto soltanto per qualche minuto, forse è stata tutta una montatura. Ma perché la tengono nascosta?». g. f. q.

Luoghi citati: Chiusa, Italia, Sanremo, Sesto, Varese