Sollievo per i tartassati aronesi

Sollievo per i tartassati aronesi Dopo l'arresto dei tre funzionari dell'ufficio imposte dirette Sollievo per i tartassati aronesi Chi più chi meno hanno tutti pagato la tangente - Tra le vittime più cospicue vi sarebbero anche proprietari di grandi alberghi di Stresa - Molto spesso anziché denaro si regalava merce - Un mobiliere avrebbe dato un salotto e il direttore di un'azienda imprestato l'aereo per voli di piacere (Nostro servizio particolare) Arona, 15 ottobre. «Dal sacco di patate al milione, poco o tanto, quasi tutti i contribuenti di Arona hanno dovuto pagare la tangente». Così dicono stasera nella cittadina del Lago Maggiore riferendosi all'arresto del dottor Isidoro Barbagallo, direttore dell'ufficio distrettuale di Arona; del dottor Di Blasi, facente funzioni di vicedirettore, e del dottor Mario Fivizzani, funzionario dello stesso ufficio di via Martiri | J _ 1, _ T II A. 1 della Libertà. Come pubblichiamo a pagina 11; sono accusati di concussione continuata. Quando la notizia si è diffusa ad Arona, molti hanno respirato di sollievo. «Era ora. Ci stavano dissanguando. Hanno fatto piangere più di una persona». Questi i primi commenti • Davanti all'ufficio imposte la gente si ferma, osserva l'in- gresso del nuovo palazzo che comprende anche la sede del ■ comando guardie di finanza. I TT ~ - ~ ~. .7 « . .. T T — _3 _ IUna signora sorride: «Ho do-. vuto pagare anch'io, per due j serali. Adesso è proprio finita. ! Non poteva continuare così», i In città l'irregolare attività I dei tre massimi funzionari I era nota, soprattutto agli arti- j giani, ai commercianti, a Qualche industriale e persino a diversi professionisti. Ma \ gli interessati hanno sempre -, preferito tacere. j ' Sino a questo momento i I carabinieri hanno accertato j' una trentina di casi ma sicu- J — . J! — ICi rumente sono molti di più. Si parla di «evasioni» per un mi liardo. una cifra incredibile per un centro di modeste proporzioni come Arona. Non sempre, a quanto pare, è stata stabilita una tariffa finanziaria. In molti casi i contribuenti si sono «accordati» con i tre funzionari per un «cambio-merce». Questa sera, nei caffè del centro di Arona, emergono indiscrezioni, cose cne tutti sapevano ma che l'o- mertà impediva di mettere in piazza. Ora si vuota il sacco. «Ho dovuto regalare un salotto stile Luigi XVI — afferma un commerciante — e poi., meglio non proseguire ». Si parla di vita mondana che i tre arrestati avrebbero condotto in questi ultimi anni. Il Barbagallo, secondo quanto si dice in città dove era noto come «il grande capo», si sarebbe spesso assentato dal Lago Maggiore per dei «party» sulla Costa Smeralda. Si dice, non si sa con quale fondamento, che per soddisfare un capriccio più di una volta sì sarebbe fatto portare in aereo, facendosi invitare dal direttore di una nota industria aronese, in Sardegna, semplicemente per gustare l'aragosta fresca a colazione. Una figura minuta, baffetti sorriso pronto, è sposato con quattro figli. Il Di Blasi, sposato con una maestra, ha 2 figli, Mario Fivizzani è separato dalla moglie Inge, una detesca che sino allo scorso anno lavorava al centro Euratom di Ispra, sulla sponda orientale del Lago Maggiore. Trasferita a Petten, in Germania, ieri sera là bella Inge era ad Arona. L'hanno riconosciuta in mplti, mentre posseggiava sul corso principale. Le tangenti non riguarderebbero soltanto i contribuenti di Arona ma quelli della zona limitrofa che àbbraccw. parecchi comuni. Tra questi anche Stresa. Ed è proprio qui che i proprietari di grossi alberghi avrebbero accettato le «proposte» dei tre funzionari per sfuggire atte tassazioni esorbitanti. ■] -t<awTrat»co Quaglia Arona. Il direttore dell'Ufficio imposte, Isidoro Barbagallo, esce dalla caserma dei carabinieri dopo l'interrogatorio per essere accompagnato nelle carceri di Verbania Arona. Antonio Di Blasi e Mario Fivizzani: tutti e due arrestati