Bloccarono un autocarro nella filatura in sciopero
Bloccarono un autocarro nella filatura in sciopero Quindici operaie rinviate a giudizio Bloccarono un autocarro nella filatura in sciopero L'episodio accaduto dne anni fa a Gravellona - II tribunale di Verbania condanna a due anni e meiche abusò di una tredicenne zo un giovane (Dal nostro corrispondente) Gravellona, 9 ottobre. (a. c.) Quindici operaie sono state rinviate a giudizio per violenza privata. Sono tutte dipendenti della Nuova Filatura del Toce di Gravellona e sono chiamate a rispondere di reati che avrebbero compiuto nell'autunno di due anni fa durante gli scioperi e le agitazioni che avevano in quel periodo turbato i rapporti tra i dipendenti e la proprietà dell'azienda. L'episodio cui fa riferimento il rinvio a giudizio delle 15 operaie j è del primo ottobre 1971. I Stando a una denuncia pre , sentata ^ direttore dell'azienda, Ettore Bonetti, le im- 1 outate Armida Colzani, del di : rettivo sindacale; Maria Pa j ìermo, Edda Colombana, Ca1 rolina Corninoli. Luigia Boz ] zetti. Anna Olivares, Carolina 1 Janni. Liliana Ciriello, Rosa j via Centore. Maria Vitaliani, ] Marilena Onistin, Roberta Luisetti. Tiziana Gianella, Ani tonietta Griggi, Loredana Ti; berio. avrebbero impedito lo j scarico di un camion e l'usci ta ài un altro dai cortili della foViVirinn : IaDOrica. ti fatto era avvenuto duran- _ , ~ i te uno sciopero e le donne, che stavano attuando una serie di picchettaggi e che erano di certo esasperate per il protrarsi della vertenza, avevano erroneamente creduto, bloccando gli autocarri (e lo dichiararono poi in istruttoria), di esercitare un loro diritto. Verbania, 9 ottobre. (a. c.) Il tribunale di Verbania (presidente Mazzotti, giudici a latere Simone e Perna La Torre, p.m. Martellino. | cancelliere Soda) ha inflitto due anni e mezzo di reclusione e negato la libertà provvisoria all'operaio Remigio Vescio, 23 anni, abitante a Bognanco. L'uomo è in carcere dal 29 giugno scorso per aver usato violenza ad una ragazza tredicenne, ritardata mentale. E' stato riconosciuto colpevole di violenza carnale. Il Vescio attirò la ragazzi na, figlia di operai, nel suo alloggio con il pretesto di farle ascoltare dei dischi. Tornata a casa e ricoverata in ospedale, la vittima narrò ai medici e ai familiari prima e ai carabinieri dopo quanto le era accaduto e il Vescio, nonostante le sue proteste di innocenza, fu arrestato.
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