Pelganta: ancora un "en plein" al nono rally delle Valli ossolane

Pelganta: ancora un "en plein" al nono rally delle Valli ossolane Il pilota in testa alla classifica del campionato Pelganta: ancora un "en plein" al nono rally delle Valli ossolane Giancarlo Biasuzzi, su "Lancia HF 1600", si è classificato al seconde posto - Proteste nei paesi attraversati dalla prova contro il fracasso notturno delle automobili (Dal nostro corrispondente) 1 Bognanco Fonti, 17 sett. Ancora una vittoria dell'ossolano Giacomo Pelganta, su «Lancia HF 1600», al nono rally delle Valli ossolane, valevole come prova del campionato italiano. Pelganta, che corre per i colori della scuderm «Vaemenia» ha così rafforzato la sua posizione in testa alla classifica del campionato italiano, anche perché il suo diretto avversario,, Pietro Polese, su «Alpine Renault» è stato costretto al ritiro. Dopo il «Valli ossolane», Pelganta è primo con 127 punti e Polese rimane a quota 84, ma ci sono ancora diverse gare da disputare. Sembra comunque che la casa torinese sia intenzionata a non far scendere in lizza i piloti impegnati nelle gare internazionali se Pelganta riuscirà a conservare il primato. Con Balestrieri, Munari e Pelganta la Lancia punta alla conquista di tutti i titoli. La nona edizione del «Giro delle Valli ossolane - Trofeo acque e terme di Bognanco» è stata caratterizzata da contestazioni e polemiche. Anzitutto, ci sono stati i chiodi, sparsi in gran quantità lungo tutto il percorso da ignoti, che hanno provocato innumerevoli forature. C'è chi sostiene che a seminare i chiodi suino stati gli abitanti dei paesi attraversati dal «rally» per protestare contro il fracasso notturno delle vetture in gara. «Ho trovato addirittura un cartoccio sulla strada — ha detto un concorrente — che era stato accuratamente pre- parato con chiodi particolarmente acuminati». Le forature sono state equamente ripartite fra i favoriti e alla fine non ci sono state troppe recriminazioni. Pelganta ha bucato due volte (ha effettuato una prova specwle con una gomma completamente a terra eie scintille che sprizzavano dai cerchioni) ed ha avuto anche un guasto alla frizione. «Ho perso in tutto circa due minuti e mezzo — ha dettoli vincitore all'arrivo — ma ho recuperato nelle prove speciali. Senza queste noie sarei stato certamente più tranquillo». Il difficile percorso, 374 chilometri in due giri lungo strade accidentate dell'Ossola e della Cannobina, ha provocato una vera e propria ecatombe fra i concorrenti. Dei 67 piloti che hanno preso il ina alle 19 di sabato dal piazzale delle Terme dì Bognanco solo 31 sono arrivati al traguardo. Il primo equipaggio è arrivato alle tre e mezzo del mattino. Già al nastro di partenza ci sono state le prime sorprese: uno dei concorrenti favoriti, Tom su «Alpine Renault», non ha potuto prendere il via perché a quanto sembra gli mancavano alcuni documenti di gara. Alla prova specwle di Antrona, dov'era prevista una discesa particolarmente pericolosa, alcuni concorrenti sono finiti fuori strada. All'uscita della gallerìa di Pontemagiù), in valle Antigono, ha preso fuoco la «Opel Ascona» di Antonio Bel lo sta. di Briga Novarese: sono intervenuti anche i pompieri, ma l'auto, valore quattro milioni e mezzo, è andata quasi completamente distrutta. Nel primo giro, c'è stato un duello sul filo dei secondi fra Pelganta e Polese, poi, per ritiro di quest'ultimo per una foratura nella prova speciale della valle Antigono, l'ossolano ha avuto la via libera. L'u nica «Porsche» in gara, quella di Giuliano Cane del «Lloyd Adriatico», è stata costretta al ritiro da un guasto al mo- cD«ridiPplmlsrsa a j tóre"e a contrariare Pelganta a a o » è rimasto un altro ossolano, Adriano Dece, su «Alpine» che è arrivato secondo, dopo una gara regolare, con undici secondi di distacco. Dopo la pubblicazione dei I risultati c'è stato però un re- clamo. Il concorrente Cesare De Angelis, della scuderìa «Vaemenia». ha presentato un ricorso chiedendo la verifica dell'«Alpine», dì Dece che era in gara come vettura di serie. Per ammissione dello stesso pilota, è saltato fuori che l'aAlpine» aveva subito una modifica alla frizione. Anche l'auto di De Angelis, sottoposta a controllo a termini di regolamento, è risultata però irregolare. Alla fine, entrambi i piloti sono stati squalificati. Il secondo posto è stato così assegnato a Giancarlo Biasuzzi, su «Lancia HF 1600», il terzo Pittoni su «Fiat 124» e il quarto e il quinto a due concorrenti della scuderia «Tre Gazzelle» di Novara, Egisto Reami («Fùit 124» spider) e Roberto Borretto («Lancia Fulvùi HF 1600»). a. v. L'ossolano Giacomo Pelganta festeggiato dopo la vittoria (Foto Falciola)

Luoghi citati: Bognanco, Briga Novarese, Novara, Ossola