Il fine stagione sul lago d'Orta guastato dalla psicosi del colera

Il fine stagione sul lago d'Orta guastato dalla psicosi del colera Gli operatori turistici della zona preoccupati Il fine stagione sul lago d'Orta guastato dalla psicosi del colera "Molti clienti che dovevano arrivare nel mese di settembre dall'estero, dicono gli albergatori, hanno disdetto la prenotazione" - I timori dei campeggiatori del Cusio (Dal nostro corrispondente) Orta, 11 settembre. Sul lago d'Orta la psicosi dell'infezione colerica sta mettendo in forse la conclusione di una stagione che, se- condo gli imprenditori, sino ad ora non è andata poi così male come si temeva. Sul lago, in queste settimane, il bel tempo, che dura ormai da undici giorni, ha consigliato nuserosi turisti a rimandare le partenze. A Orta, Marina Ciana, che con il marito Adriano Oglina. consigliere comunale, dirige l'Hotel Oria, spiega: «Fare il punto della situazione è ancora impossibile. Bisogna aspettare la fine del mese. Quello che posso dire è che in luglio si è lavorato molto meno dello scorso anno. Il mese di agosto è invece andato bene. Certo — precisa — a causa del'colera giungono lettere di disdetta da parte di stranieri che avevano già prenotato per settembre e questo è un grosso danno». Anche Jafet Terzi, direttore dell'Hotel San Rocco, non nasconde le sue preoccupazioni; tuttavia non ne )a.un-dramma. «Nei mesi scorsi -j- dice abbiamo ospitato gente persino dalla Nuova Zelanda, dall'Australia e dall'Argentina. Gli americani, oltre agli europei, qui sono di casa». Molte perplessità sul settembre lacustre ostentano i campeggiatori: alcuni, infatti, temono che pur restando favorevoli le condizioni del tempo, l'ultima ondata di stranieri possa essere frenata dalla paura del colera. «Lo scorso anno i bagni nel Iago furono vietati per l'inquinamento, ora quello che resta della stagione è sfumato a causa del morbo», dicono due coniugi svìzzeri, Witti e Geor- cette Marti. I Marti sono giunti in Italia la settimana scorsa. Si sarebbero dovuti fermare solo qualche giorno prima di ripartire per Napoli. Ci hanno pensato e fra breve ritorneranno a casa. Witti Marti fa il disc-jockey atta ra¬ dio di Berna: «Vengo in Italia appena ho un poco di tempo Ubero — dice —, ma quest'anno avrei fatto meglio a continuare a lavorare tranquillamente». Fortunata Zanella è la gerente del camping Miami, situato sulla strada statale tra Gozzano e Orta. Nella sua tendopoli sono passati da giugno a fine agosto circa seimila persone, «tutti vecchi clienti che ormai hanno fissato il "posto al sole", n colera? Grazie al cielo qui non c'è nessuno che si preoccupi. GU unici stranieri rimasti sono solo una decina. La stagione non è ancora conclusa, è vero. E poi se continuano a parlare d'inquinamento e malattie non so dove andremo a finire». Orta quest'anno regala ai suoi ospiti un'attrattiva del tutto nuova: stiamo parlando del «caffè concerto» che, voluto dagli operatori turistici del paese, ogni sera dalle 21 alle 24 offre gratuitamente spettacoli di musica leggera nella «piazza salotto». Si tratta di un complesso vercellese, i «Condor V.2», composto da sei elementi la cui bravura riesce a soddisfare quanti la sera preferirebbero dormire. C'è poi la sedicesima edizione detta stagione musicale di San Giulio, all'isola, che ogni domenica pomerìggio (sempre gratuitamente) presenta ottimi pianisti e concertisti. t. m.

Persone citate: Adriano Oglina, Marina Ciana, Marti, Orta, Witti