Tornaco ha rivolto questo appello Cercansi anziani per casa di riposo

Tornaco ha rivolto questo appello Cercansi anziani per casa di riposo Curiosa situazione nel piccolo centro della Bassa Tornaco ha rivolto questo appello Cercansi anziani per casa di riposo Il numero degli ospiti dell'Opera Pia Girella, attualmente dodici, è inferiore alle aspettative - "I fondi ci sono, potremmo ampliarla — dice il presidente — ma a cosa servirebbe?" (Nostro servizio particolare) Tornaco, 8 settembre. Cercansi anziani per casa di riposo. A Tornaco, piccolo centro agricola-industriale della Bassa novarese, ai confini con la Lomellina, c'è un moderno edificio per anziani, ma il numero degli ospiti (attualmente 12) è inferiore alle aspettative. Il sindaco, Carlo Pezzana, e il presidente del Consiglio d'amministrazione della casa di riposo, dottor Francesco Frego, hanno lanciato un appello non solo agli abitanti del paese ma a tutte le famiglie dei comuni limitrofi. L'iniziativa è curiosa e contrasta senza dubbio con la situazione esistente nelle città. A Novara, ad esempio, il problema degli anziani non è ancora stato risolto proprio per la mancanza di un efficiente complesso capace di sostituire l'istituto «De Pagane», non più idoneo a garantire una moderna assistenza. Quaggiù, tra le risaw e i pioppeti della Bassa, il problema è inverso. C'è l'edificio, esistono le attrezzature adeguate ma non ci sono gli ospiti. In questi giorni, la casa di riposo di Tornaco, che va sotto il nome di «Opera Pia Girella», in seguito a un lascito di un benefattore, compie dieci anni di vita. -Dice il presidente: «Abbiamo a disposizione un vasto terreno, potremmo ampliare l'istituto costruendo una nuova ala. I fondi non mancano. Arrivano di continuo offerte e somme da parte di privati. Ma a cosa servirà il nostro sforzo se poi non verrà corrisposto dalle aspettative? Sino a pochi mesi addietro gli ospiti erano una ventina; ora, dopo alcuni decessi, sono dodici». E' rimasto, tra gli altri, Rodolfo Miglùwacca, 91 anni, il più anziano abitante di Tornaco, è un po' il simbolo del paese, non solo per la longevità ma anche per la sua arguzia conservata nonostante gli anni: «Qui mi trovo benissimo — afferma —. L'unico guaio è l'orologio della torre campanaria. E' quasi sempre guasto, il sindaco non vuole aggiustarlo per fermare il tempo, ma lo fa apposta per indispettirmi». Emilio Savio, 81 anni, è un altro vecchietto ospite dell'Opera Pia Girella. Ex alpino, cavoliere di Vittorio Veneto, sino a cinque anni fa andava sulle piste del Rosa a praticare gli sport invernali. Ora s'accontenta della bicicletta e della pesca. «E' come essere in paradiso qui a Tornaco, non capisco perché gli altri anziani non vogliono venire». Gli anziani autosufficienti, per la verità, a Toraco sono molto pochi. Il paese è troppo piccolo per «sfornare» anzùmi in continuazione. Oppure molti preferiscono ricorrere all'assistenza domicilùvre. «Abbiamo decìso di ricorrere ai paesi limitrofi — spiega il sindaco — e, se fosse necessa¬ rio, ci rivolgeremo anche alla città». Nella Bassa novarese, come dovunque, il problema è moi to sentito. A Borgolavezza.ro, un paese a pochi chilometri di distanza da Tornaco, è stato realizzata un'altra casa di riposo. A Vespolate da anni si stanno raccoglùmdo fondi per costruire un istituto analogo. Il sindaco di Tornaco è dell'avviso che queste iniziative isolate siano un po' controproducenti. «Meglio sarebbe che il problema fosse risolto a livello comprensoriale — dice —. Costruire un'altra casa di riposo a Vespolate, ad esempio, sarebbe un errore, un'inutile dispersione di spesa e di forze». Tornaco, lanciando questo appello, propone nel contempo di decentrare l'assistenza agli anziani, sin attesa che il nuovo istituto sia realizzato a Novara — aggiunge Carlo Pezzana — Tornaco apre le porte a tutti i vecchietti». s>f- q.

Persone citate: Carlo Pezzana, Emilio Savio, Rodolfo Miglùwacca