Arrestato per l'omicidio di Novara: ha graffi sulle braccia, ma nega tutto, forse è pazzo

Arrestato per l'omicidio di Novara: ha graffi sulle braccia, ma nega tutto, forse è pazzo Muratore, 34 anni, fu visto dove venne ucciso l'amministratore del circo Arrestato per l'omicidio di Novara: ha graffi sulle braccia, ma nega tutto, forse è pazzo Lo accusano due testimoni che Io avrebbero riconosciuto - Il presunto assassino 'afferma: "Ebbi un litigio con un uomo, che mi dette un pugno. Io non ho ucciso" - E' stato già due volte in ospedali psichiatrici; è un soggetto violento - Sui suoi abiti nessuna traccia di sangue - Il coltello del delitto non è stato trovato - Sequestrato tm fazzoletto (Nostro servizio particolare) \ fNovara, 7 settembre, j sle indagini della «mobile» ; di Novara, sull'omicidio del- '■ nl'Allea di S. Luca, si sono con- ! cluse oggi, verso le 14, quan- do Giordano Mancin, 34 anni, un muratore nato a Porto Tolte, senza fissa dimora, con ', recapiti a Biandrate e Nova- ' ra, ha varcato i cancelli dell ca rcere. Capelli neri, basette lunghe, sguardo allucinato. Giordano Mancin è stato riconosciuto da tre persone che, martedì sera, si trovavano a pochi metri dal luogo dove fu trovato ucciso a coltellate il ragionier Bruno Arrigoni, am ministratore del circo «Città i di Roma»». L'arrestato re- ! spìnge le gravi accuse" ma sul I braccio destro presenta segni J di graffiature ed ecchimosi, j che gli inquirenti ritengono . ri vela tori della lotta ingaggia- • ta con l'ucciso. Anche sul col- lo e sulla spalla sinistra l'uo- • mo ha delle graffiature. i Martedì notte, quando ven- j ' ne trovato il cadavere del ragionier Bruno Arrigoni, in uaa zona solitamente freqiisntata da omosessuali, la polizia ha interrogato decine e decine dì persone sospette. I minimi indizi sono stati vagliati. Gli inquirenti hanno chiesto a tutti, con estenuante monotonia, particolari sulla fisionomia dell'ipotetico as-, sassino. Finalmente, tre per sone, due giovani ed un anzia no, hanno rivelato al dirigen te della mobile, dottor Taran Uno. il sospetto di aver parla to, proprio all'Allea S. Luca con il presunto omicida. Le prime ammissioni sono state fatte da un trecatese che avrebbe visto fuggire lo sco¬ nosciuto additandolo ai due giovani che l'avrebbero poi bloccato. Hanno raccontato che l'uomo aveva il braccio destro sporco di sangue ed un coltello in mano. Avrebbe detto loro: «C'era un individuo che mi voleva usare violenza. abbuimo litigato. Gli ho dato un pugno in faccia facendogli j uscire il sangue dal naso. Io • certe cose non le faccio». I due, convinti da questa dichiaratone sì sarebbero ac compagna ti allo sconosciuto sino all'inizio dei portici di piazza Martiri, poi si sarebbe ro separati. Sono stati questi j testimoni a fornire le indica- zioni necessarie, per dare un volto all'omicida. «Ce Io hanno descritto così bene — ha detto il dottor Tarantino — che eravamo certi ài scovarlo a colpo sicuro anche in mezzo a mille persone». Stamani, una pattuglia, comandata dal dottor Madia, con i marescialli Isaia, Perù- gini, Calefato e Russo, ha bloccato il Mancin. Nelle ultime ore, dopo aver appreso dal referto dell'autopsia» la presenza di ben 22 coltellate provocato la separazione dal- sul corpo della vittima, si era atta strada negli inquirenti a convinzione, che l'omicida non fosse un omosessuale ma un pazzo. Sembra sia così. Giordano Mancin, separato dalla moglie, Santina Zanola, 33 anni, abitante a Novara, in via Di Corate 16, presso la madre, con due fighe, Cinzia, di 9 e Daniela, di 5 anni, è stato internato due volte in manicomio. E' un soggetto violento; più volte è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia, episodi che hanno la moglie. Per qualche tempo, Mancin ha abitato a Novara, poi a Biandrate; ultimamente di nuovo a Novara,- in corso Italia 11, ed in una stanzetta del rione S. Lucia. Quando è giunto negli uffici della mobile (con il dottor Tarantino c'erano il sostituto procuratore della Repubblica, Canfora il perito settore dottor Isalberti e 1 avv. Manfredda, nominato difensore d'ufficiò), Mancin appariva agitatissimo. Il presunto omicida ha sostenuto di non sapere nuUa dell'uccisione del rag Arrigoni. «Ho litigato con . . ™ altra persona che mi aveva lotto delle proposte oscene — ha detto — ed ho liquidato tutto con un pugno in faccia». Ha respinto ogni contestazio- a i a a . o , > ne con fermezza, ma con altrettanta sicurezza i due testi avrebbero detto di riconoscerlo. Sino a questo momento gli inquirenti non sono riusciti a trovare abiti dell'arrestato che presententino macchie di sangue. Non'si sa quale sia l'arma del delitto. La polizia ha trovato soltanto, in un cassetto dell'abitazione di via Col di Lana, un fazzoletto bagnato, che è stato requisito. Sospettano che possa essere servito per asciugare la lama del coltello omicida. La scientifica sta esaminando il fazzoletto. E' stato recuperato invece un paio dì occhiali infranti. L'ordine di cattura nei confronti del Mancin è per omicidio volontario aggravato. H sospetto omicida prima di entrare in carcere ha esclamato. «Voglio essere rilascialo prima di martedì: devo recarmi ed mare, per portare a casa mia moglie». Poi ha esclamato: «Saluti, ci vedremo fra trent'anni». Probabilmente Giordano Mancin sarà sottoposto a perizia psichiatrica e forse, per le sue condizioni mentali non avrà neppure un processo. 1. 1. VERBANIA — La guardia di finanza di Verbania ha denunciato alla prefettura U grossista di alimentari Giuseppe Santini di Intra, piazza Cavour 43, per maggiorazione di prezzi. > Novara. Bruno Arrigoni, l'ucciso, e Giordano Mancin, 54 di Porto ToUe, il presunto omicida arrestato ieri