Continuano lo polemiche sul "piano" Montefibre

Continuano lo polemiche sul "piano" Montefibre A Mergozzo, ultimati i rilievi Continuano lo polemiche sul "piano" Montefibre Si vorrebbe limitare l'area destinata ai nuovi insediamenti - Domani, in piazza, un dibattito promosso dal psdi - Presa di posizione d'un periodico del Verbano (Nostro servizio particolare) • Mergozzo, 31 agosto. Tutto tranquillo, almeno apparentemente, a Mergozzo, il paesino che si affaccia sul lago omonimo la cui popolazione (2150 abitanti) si è ribellata, nei giorni scorsi, ai suoi amministratori a causa del progettato insediamento Montedison. Si ha l'impressione che il fuoco covi sotto la cenere: infatti, anche se, sia pure tardivamente, sono venute le spiegazioni in ordine all'acquisizione di un milione e mezzo di metri quadrati (sui quali la Montefibre costruirà quattro stabilimenti e un grande centro sociale), molti di coloro che dovrebberi cedere i terreni non sono ancora d'accordo. C'è chi al suo fazzoletto di terra, al suo campicello è legato da sentimenti atavici; chi su quel terreno si è costruita la casetta e chi, avendo studiato il «piano di fabbricazione», lo contesta sotto l'aspetto tecnico. Un milione e mezzo di metri quadrati costituiscono un'area superiore alla metà dell'intera superficie su cui si estende il Comune e comprende anche la montagna, per cui allo sviluppo edilizio del paese viene lasciato un esiguo spazio. Oggi a Mergozzo si sente da più parti fare questo discorso: «Ci si accusa di essere contro gli operai della ex Rhodiatoce. Ci si rimprovera di non capire che senza l'insediamento Montedison, ci sarebbero a Verbania 4000 disoccupati. Non è così: ben vengano le fabbriche ma troviamo una formula di coesistenza; mettiamoci attorno ad un tavolo e discutiamo su quelle che sono le nostre esigenze e quelle del "Consorzio del Basso Toce" per realizzare i suoi progetti». Naturalmente bisogna fare in fretta: i tempi stringono; ci sono scadenze fisse per la costruzione e l'entrata in funzione degli, stabilimenti che dovrebbero assorbire la mano d'opera che viene lasciata libera per la chiusura dei vari reparti della ex Rhodiatoce Di questi problemi si discuterà in piazza, a Mergozzo, domenica mattana, durante un dibattito promosso dal psdi. Gli oratori sono l'onorevole Franco Nicolazzi, membro della direzione nazionale del partito, l'avvocato Gianangelo Scotti, segretario provinciale, che introdurrà la discussione, e l'ingegner Giulio Cardinali, consigliere regionale. «Abbiamo preso questa iniziativa — ha detto Nicolazzi — perché riteniamo giusto sia una buona volta chiarita una situazione così confusaci sono diritti da difendere e posizioni da prendere contro eventuali speculazioni». L'aspetto tecnico verrà t ra t tato dall'ingegner Cardinali, il quale ha già anticipato critiche al «piano» redatto dall'architetto Nosengo. «Esso si limita a recepire il territorio ■da cedere alla Montedison praticamente lascia inalterata la situazione urbanistica attuale per quanto riguarda resto. L'insediamento indù striale è fuori discussione ha aggiunto —, ma ciò non deve avvenire a scapito del Comune di Mergozzo e dei suoi cittadini». Piero Barbe ildntpbsnbtsmMzrlMdpecndtngnndvd

Persone citate: Cardinali, Franco Nicolazzi, Gianangelo Scotti, Giulio Cardinali, Nicolazzi, Nosengo, Piero Barbe, Toce

Luoghi citati: Comune Di Mergozzo, Mergozzo, Verbania