Un agricoltore di Paruzzaro sarà il campione italiano delle bocce? di Francesco Allegra

Un agricoltore di Paruzzaro sarà il campione italiano delle bocce? Vìve in un bosco uno dei migliori giocatori d'Italia Un agricoltore di Paruzzaro sarà il campione italiano delle bocce? Marco Comoli ha una casa in collina fra i castagneti di San Marcello oltre trecento competizioni e ha partecipato undici volte agli "assoluti" Ha vinto nazionali (Nostro servizio particolare) Paruzzaro, 30 agosto. Nel bosco di San Marcello vive uno dei migliori giocatori di bocce d'Italia. E' Marco Comoli, ha vinto oltre 300 gare ed ha partecipato per undici volte ai campionati nazionali: finora non ha avuto la soddisfazione di conquistare il' titolo, ma si è quasi sempre classificato tra i primi. Tre anni or sono si è piazzato secondo. Vive con la madre in una casetta posta sulla sommità della collina: nella stalla ci sono due giovenche, nel cortile le galline e il cane. Una piccola isola abitata nel grande silenzio dei castagneti. Poco lontano c'è il cimitero di Paruzzaro con la chiesa romanica di San Marcello; da qui un vialetto ombroso, fiancheggiato dalle cappelle di un'antica via Crucis, scende al paese. La località è conosciuta per la battaglia cbe vi si combatte nella primavera del 1945 tra partigiani e nazifascisti. Marce-. allora, aveva 11 anni. Gli episodi di cui è stato atterrito testimone in quella mattinata di sangue gli sono rimasti impressi nella memoria per tutta la vita. Li ricorda ancora oggi nei particolari. Ce n'è uno che forse è sconosciuto: «Prima che s'incominciasse a sparare — racconta —, quando i partigùtni si accingevano a lasciare il posto, nel tentativo di sfuggire all'accerchiamento, improvvisamente comparve in mezzo ai castagni un tedesco armato di mitra: avrebbe potuto far fuoco compiendo una carneficina, ma non lo fece e i partigiani finsero di non vederlo». Poco dopo, davanti al cimitero, cadeva sotto una raffica di mitraglia una staffetta partigiana, un ragazzo di 15 anni. Poi l'eccidio. Comoli rammenta gli espisodi di crudeltà nei confronti dei partigiani catturati, le percosse che egli stesso e il padre ricevettero dai fascisti che li interrogarono. Ma preferisce parlare della sua passione per le bocce. «Incorninomi a giocare — dice — subito dopo la guerra, quando era ancora ragazzo. Scendevo la sera a Paruzzaro e a 15 anni militavo già nella bocciofila locale». Ben presto i vecchi giocatori delpaese si resero conto di trovarsi di fronte ad un futuro campione della bocciata, altrettanto bravo nell'arte di andare a punto e nel «raffare». «Vinsi la prima gara ufficùtle ad Arona, la Coppa Calice nel 1951: poi fui pri- mo a Domodossola ed a No- vara. Non ho mai dimentica- cui riuscii a Conconi di to il giorno in battere Felice Novara, un campione». Nel 1957 fu ingaggiato dalla Bocciofila Massara di Soriso: «Nella società del mio paese avevo vinto una cinquantina di gare e per i colori di Soriso riuscii ad aggiudicarmi più di cento coppe*. La sua è una storia di gare vittoriose ma anche di coppe e di medaglie perse per una bocciata sbagliata nella prova finale, dopo la fatica estenuante di tante eliminatorie vinte. Le tappe più significative della sua carriera di successi sono naturalmente le undici partecipazioni ai campionati italiani; nel 1963 arrivò al terzo posto in coppia con Rocco Giona di Santa Cristina di Borgomanero, l'anno seguente fu quarto in una terna di cui facevano parte lo stesso Gioria e Carlo Cella di Arona. Sempre con il borgomanerese Gioria e con Giuseppe Anchisi di Armeno, formidabile raffatore. Marco | Comoli mancò la grande occasione nel 1970, quando i tre novaresi si classificarono secondi. Da qualche anno Comoli è il capitano della squadra delle Officine Meccaniche San Marco di Borgomanero. Gioca spesso in coppia con il presidente Carletto Cerarti (l'ex presidente dell'AC Borgomanero). Nella San Marco figurano molti campioni: Sergio Parchi, di Omegna, Angelo Bregamu, di Fercurago. Ivo Bragion di oleina, i fratelli Bordini di Cambiasca. Belli di Stresa, Zonca e Dinetti di Premosello. In questa stagione Comoli e compagni hanno già conquistato sedici primi premi e molti piazzamenti. Nella classifica provinciale risultano i primi e guardano con speranza al campionato nazionale che si terrà |j in settembre a Roma. Carletto Ceratti. il presidente, spera soprattutto in Marco Comoli, il solitario del bosco di San Marcello. Francesco Allegra :i I ! ! ■ I\ii!i'■i Paruzzaro. Marco Comoli, campione di bocce, ritratto nella sua cascina (Allegra)