Sono partiti in barca da Bellinzago per passare il Ferragosto a Venezia

Sono partiti in barca da Bellinzago per passare il Ferragosto a Venezia Sono partiti in barca da Bellinzago per passare il Ferragosto a Venezia Protagonisti tre amici che hanno deciso il viaggio quasi per scommessa a a (Dal nostro corrispondente) Bellinzago, 11 agosto. Tutto è nato dà una conversazione in un caffè. L'altra sera, alcuni avventori del bar Riccardo discutevano di ferie e di come trascorrere nel migliore dei modi le giornate di Ferragosto. Al suggerimen to di uno del gruppo: «Potremmo recarci in macchina a Venezia, rimanendovi qualche giorno», la risposta è stata corale, e Sull'autostrada, con questo caldo, in macchina? Ma è pazzesco!». Però, trascorrere Ferragosto stilla Laguna era un'idea, da non scartare. Perché non andarci in barca, percorrendo iT Ticino, il Po e sboccando quindi nella Laguna? Sergio Brasati, 30 anni, impresario edile, possiede una bella barca in alluminio rivestita con materiale inaffondabile e dotata di motore con propulsione a turbina, e ha trovato, negli amici Angelo Miglio, 40 anni, operaio, e Mario Apostolo, 57 anni, pensionato, due entusiasti compagni di viaggio. E subito si è passati all'azione. Si vuole partire subito; da un amico riescono ad avere una cartina del Po e, dopo una rapida valutazione dei pericoli che potrebbero incontrare, decidono di fissare la partenza per le 9 di stamane, dalla cascina Forchettona, uno chalet che sorge lungo il tratto del Ticino che scorre in territorio di Bellinzago. « Andiamo alla ventura — dicono —, ma confidiamo di farcela. Se riusciamo a raggiungere Venezia abbastanza speditamente, come è nei nostri progetti, faremo ritorno a Bellinzago, sempre in barca, percorrendo il Po e il Ticino contro corrente. In caso contrario — concludono —, faremo ritorno in treno, rispedendo a casa la barca a mezzo di qualche impresa di trasporti». All'appuntamento stamane eccoli tutti, i navigatori e gli amici venuti a incoraggiarli Sulla barca hanno caricato solo i viveri e la tenda per dormire quando si accamperanno, di sera, lungo le rive. « Ovviamente, abbiamo preso i salvagente: quelli ci sarebbero indispensabili in caso di capovolgimento della barca ». Per i tre avventurosi amici le difficoltà dovrebbe essere rappresentate dal Ticino, più che dal Po. Lungo il primo fiume, infatti, è necessario superare due salti d'acqua — uno a Cameri e l'altro a Galliate — facendo in modo che la barca non si capovolga. A Galliate, subito dopo, bisogna anche imboccare una galleria. Per quanto riguarda il Po, invece, una certa preoccupazione, secondo i tre amici, verrebbe dal pa«pn ponte di barche che si trova a Sermùìe, nel Mantovano. «Poi, da lì a Venezia, lo percorrono anche le bettoline e> non dovremmo avere difficoltà ». ,

Persone citate: Angelo Miglio, Laguna, Mantovano, Mario Apostolo, Sergio Brasati

Luoghi citati: Cameri, Galliate, Venezia