È morto il ragazzo scaraventato in acqua da un automobilista che poi era fuggito

È morto il ragazzo scaraventato in acqua da un automobilista che poi era fuggito Per quattro giorni i medici hanno lottato per salvarlo È morto il ragazzo scaraventato in acqua da un automobilista che poi era fuggito Il padre l'aveva ripescato nel canale - Arrestato l'investitore - Appesa a un filo la vita di una delle quindicenni precipitate da un motorino in una roggia a Ghemme (Dal nostro corrispondente) [ Novara, 8 agosto, j (gi.q.) E' morto la scorsa j notte all'ospedale Maggiore di j Novara, dove era ricoverato, ■ Giampiero Bertolosi, 13 anni, j il ragazzo della Baraggia di : Gozzano investito venerdì i scorso da un automobilista che poi si era dato alla fuga. L'incidente era avvenuto di sera, sulla statale del lago d'Orta, nei pressi dell'albergo Mottarone di Briga. Proprio di fronte al ristorante, sul lato opposto deUa strada, abita la famiglia Giuliano Bertolosi, operaio deUa Bemberg. Giampiero stava rientrando con un cono gelato in mano, quando è stato travolto da unaallOO». Il ragazzo, centrato in pieno, è stato scagnato nel canale che corre a fianco della strada. Il guidatore deU'auto si era fermato più avanti ma poi aveva proseguito la corsa, a quanto pare, spegnendo i fari. Era stato il padre, richiamato dalle grida di alcuni vicini, a correre in aiuto del figlio caduto in acqua. Le sue condizioni sono apparse però subito disperate. Dal «pronto soccorso» deU'ospedale di Borgomanero è stato avviato al centro di rianimazione dei l'ospedale Maggiore di Nova ra. A quattro giorni di distan za dall'incidente, nonostante ogni tentativo dei medici di salvarlo, il ragazzo è decedu to. Dopo la morte di Giampiero Bertolosi la posizione dell'automobilista pirata, Nicola Sorrentino, 30 anni, Omegna, via Gozzano 105 (nel frattempo è stato arrestato) si è fatta più pesante. Ghemme, 8 agosto. fi. d. b.) Le condizioni di Ernestina Calzone, la quindicenne di Ghemme che ieri sera è finita nel Canale Mora sbalzata dal motorino, non sono migliorate: la sua vita è appesa a un filo e solo una flebile speranza sostiene ancora i genitori della ragazza. La prognosi è riservata, i me dici disperano di poterla salvare. L'amica invece. Chiara De Giuli, di Busto Arsizio, che trascorreva a Ghemme qualche giorno di villeggiatura, è stata dimessa ed è tornata a casa. Prima di partire ha ricordato la tremenda avventura di cui è stata protagonista «Stavamo percorrendo la vecchia circonvallazione — conferma — Ernestina alla guida e io seduta sul bagagliaio del motorino». A una curva a gomito che immette su un ponte, il motoscooter ha sbandato, forse per l'eccessiva velocità, ed è finito contro il parapetto, schiantandosi. Ernestina, dicono le amiche, non è molto capace di guidare una moto. Le è stata regalata dopo la promozione ottenuta a Novara all'istituto per corrispondenti in lingue estere «Mossotti». Visto il pericolo, dev'essersi impressionata, non ha saputo controllare il motorino che è ribaltato. «Uno schianto tremendo — conferma Chiara De Giuli — mi sono sentita portar via. Ho chiuso gli occhi e sono finita nella roggia». Il canale è quasi sempre in secca: vi scorre al massimo un palmo d'acqua perché più a monte viene fatto deviare per alimentare le turbine elettriche deUa ditta Crespi. Per tragica fataUtà, le maestranze dell'industria manifatturiera sono in ferie e lo sbarramento è rimasto aperto. L'acqua neUa roggia ieri sera era profonda parecchi metri e la corrente era particolarmente forte. La De Giuli è riuscita ad aggrapparsi a un fascio di felci. Con la forza deUa disperazione ha resistito all'impeto delle onde limacciose che tentavano di trascinarla via ed è stata tratta in salvo qualche minuto dopo da un impiegato di Ghemme, Carlo Bottoni, 23 anni, al ritorno dal lavoro. L'amica, invece, è stata trascinata dalla corrente lontano, aggrappata al suo motorino. I soccorritori si sono accorti dalle parole sconnesse deUa ferita che con lei c'era anche un'altra ragazza; l'hanno cercata e parecchi metri a vaUe hanno vista spuntare il corpo della Calzone al centro del canale. E' stato Giovanni Stroppolo a tuffarsi e a ripor¬ tare a riva la ragazzina, che nel cadere aveva probabilmente battuto la testa ed era svenuta. Un medico di Sizzano, Roberto Chiovini, le ha prestato i primi soccorsi, poi su un camioncino di passaggio è stata trasportata a Novara. Là giovane sembrava morta per asfissia da annegamento ma poi, messa sotto la tenda ad ossigeno del Centro dì rianimazione, a tarda sera il cuore si è rimesso a battere, tanto da far sperare in una possibile ripresa. BAVENO — Durante la disputa di un incontro di calcio in notturna per il trofeo S. Lorenzo, lo studente Giancarlo Grignaschl. 17 anni. Stresa, ha riportato la frattura della caviglia destra. VERBANIA — L'autista Franco Carlucci, 35 anni, Pallanza, piazza San Giuseppe, si è fratturato il piede sinistro saltando a terra dal cassane di un autocarro nel cantiere della ditta Fratelli Pedretti, viale San Giuseppe a Intra.