Senza patente su una macchina rubata si schiantò contro l'utilitaria di una ragioniera uccidendola

Senza patente su una macchina rubata si schiantò contro l'utilitaria di una ragioniera uccidendola E' stato condannato a due anni e mezzo dal tribunale di Novara Senza patente su una macchina rubata si schiantò contro l'utilitaria di una ragioniera uccidendola L'imputato è un ventenne di Busto Arsizio - La' sciagura, in cui rimasero gravemente ferite due amiche della vittima, lo scorso primo maggio sulla Oleggio-Gallarate - Dieci mesi a due giovani; rubarono caramelle e una radio (Dal nostro corrispondente) Novara, 24 luglio. Elio Serra, 20 anni, un giovane di Busto Arsizio che il primo maggio scorso su un'auto provocò l'incidente nel quale perse la vita la ragioniera novarese Maura Boieri, 21 anni, corso Trieste 11, è comparso oggi, in stato di arresto in tribunale. Era imputato di omicidio colposo, furto, omissione di soccorso, guida senza patente, e contravvenzione alla diffida che gli proibiva il soggiorno in provìncia di Novara. Il furto è stato derubricato in ricettazione; dall'accusa di omissione di soccorso è stato assolto per insufficienza di prove ed è stato condannato complessivamente a 2 anni e mezzo di carcere. Dovrà paga re due milioni di provvisionale sui danni (da liquidarsi alla parte civile). Definito «ozioso e vagabondo», il Serra, che era solito frequentare le sale da ballo del Novarese, era stato diffidato nel gennaio scorso a rientrare nella nostra provincia per un periodo di tre anni. Il giovane, tuttavia, il primo maggio scorso, su una «Giulia 1600» era giunto ad Oleggio trattenendosi in un «dancing». Verso le 19, sulla ria del ritorno, mentre percorreva la statale Oleggio-Gallarate, iniziava una serie di sorpassi - pericolosi scontrandosi, nei pressi del ponte sul Ticino, con l'utilitaria guidata dalla Boieri. La ragazza moriva durante il trasporto all'ospedale; due sue amiche Fortunello Nalin e Daniela Righetti, entrambe di 21 anni, riportavano gravi ferite. Quando i carabinieri giunsero sul posto, il Serra era scomparso: era stato visto. sanguinante, salire su un'auto che si era allontanata Si presentò tre giorni dopo in caserma accompagnato dall'avvocato Di rieri «Nello scontro — disse — ho riportato anch'io delle ferite. Venni raccolto privo di sensi da amici che intendevano portarmi in auto all'ospedale. Strada facendo ripresi conoscenza e preferii farmi accompagnare a casa». Le indagini, intanto, avevano portato alla scoperta che il Serra non solo era senza patente, ma che l'auto, pur risultando dal libretto di circolazione di sua proprietà, era stata rubata qualche mese prima a Novara al dottor Carlo Alberti Cosetti. «Non sono un ladro — si è difeso oggi l'imputato — la "Giulia" l'ho comprata da un commerciante di Gallarate. Aveva le stesse caratteristiche della mia andata pressoché distrutta in un incidente, e mi sono servito di targa e libretto di questa». La sua deposizione è stata smentita dal fatto che aveva provveduto a fare sostituire i numeri di matricola stampigliati sul motore dell'auto rubata, con quelli della macchina sfasciata. Quanto all'incidente ha spiegato che lo scontro sarebbe stato evitato se l'utilitaria pilotata dalla Boieri non avesse avuto uno «scarto» sulla sinistra al momento dell'incrocio. Questa tesi è stata contraddetta dalla Righetti e dalla Nalin, salvatesi miracolosamente nel violento scontro. Entrambe erano state giudicate guaribili in qualche settimana ma stamani la Nalin ha presentato un certificato medico dal quale risulta non essersi ancora ripresa Nel condannare il Serra i mudici gli hanno negato la libertà provvisoria richiesta dai suoi difensori. — Due ventenni, Vladimiro e Fabio Duo, che, pur avendo lo stesso nome, non sono parenti, sono stati processati in stato di arresto per furto. L'otto giugno scorso erano stati sorpresi davanti a un «night club» di Novara subito dopo avere rubato, da j un'auto una radio, e un sac- \ chetto di caramelle. Come già avevano, fatto al momento dell'arresto, anche j oggi davanti ai giudici hanno reso una piena confessione. Il presidente ha chiesto loro: «Perché l'avete fatto?» . I due giovani non hanno saputo rispondere: si sono stretti nelle spaile e Vladimiro ha detto: |« Ma... cosi ». Ufficialmente risultano incensurati ma. come ha ricordato il p.m. dottor Carruba, entrambi sono stati ripetutamente denunciati per reati contro il patrimonio ed hanno già beneficiato del perdono giudiziale in un processo in corte d'assise per rapina «Per questo — ha concluso il pubblico ministero — non meritano la condizionale ». Condannati a dieci mesi e venti giorni di reclusione, dovranno rimanere in carcere. p. b. Novara. Daniela Righetti, una delle due superstiti, dopo la deposizione osserva sul banco degli imputati in tribunale il giovane che, al volante di una "Giulia", il primo maggio scorso urtò l'auto su cui la ragazza viaggiava con le amiche (Foto Giovetti) Novara. FortuncDa Nalin, una delle due giovani cbe si sono salvate (Giovetti)