Giudice di un concorso di pittura ha messo sotto accusa i colleghi

Giudice di un concorso di pittura ha messo sotto accusa i colleghi Cento tele dedicate ad illustrare gli "scorci,, di Oleggio Giudice di un concorso di pittura ha messo sotto accusa i colleghi E' il professor Marco Rosei litolare della cattedra di arti applicate all'Università di Milano - Sostiene che la classifica è stata variata a sua insaputa (Dal nostro corrispondente) Oleggio, 30 giugno. Polemiche tra i giurati della «Estemporanea di pittura San Pietro» che si svolge a Oleggio. La rassegna, alla sua terza edizione ha impegnato cento pittori nello svolgimento del tema «Scorci oieggesi». Si è conclusa con la vittoria di Luciano Prosperi, al quale sono andate le 150 mila lire del premio-acquisto ■ messo a disposizione dal comitato organizzatore con l'opera «Bianco sole». Ex aequo, s'è classificato-Alberto Marcarmi. L'opera di Pasquale Barberis ha vinto.la targa offerta dal Comune. E' stata questa assegnazione a dar corso a contestazioni da parte d'uno dei giurati, il professor Marco Rosei di Novara, titolare della cattedra di arti applicate all'università di Milano. Rosei sostiene che a sua insaputa è avvenuta una variazione nella classifica concordata con i colleghi di giuria Secondo Marco Rosei la giuria aveva stabilito di assegnare il premio che poi è andato al Barberis, a Ottavio Ferrano di Legnano. Quando è stata data lettura ufficiale della classifica; il giorno successivo alla riunione della giuria,. Rosei ha riscontrato delle variazioni nella graduatoria. - 1 Che cosa è successo? Il professor Rosei aveva partecipato alla scelta delle opere presentate alla rassegna con i pittori Bruno Azimonti, Primo Baldini, Rasma, il critico d'arte Mario Pistone e padre Augusto Mozzetti, arciprete di Oleggio. Delle cento tele presentate la giuria ne ha scelte 37, ritenendole artisticamente più vàlide. Infine la scelta definitiva, secondo Rosei, era caduta su tre tele firmate da Prosperi, Marcarmi e Ferrario. Vittorio Bassi, il gallerista che ha organizzato la mostra con il comitato dei festeggiamenti patronali dei santi Pietro e Paolo, spiega in questo modo la stesura della classifica: «Il professor Rosei, uno dei componenti la giuria, aveva più volte detto do aver poco tempo a disposizione. Aveva quindi scelto con i colleghi tre tele, tra cui quella di Ottavio Ferrario, un'opera- il cui tema pittorico avanzato si scostava dal figurativo, al quale si doveva indirizzare la giuria. Era stato fissato l'ordine di classifica da assegnare alle opere, poi il professor Rosei aveva firmato i verbali di premiazione e se n'era andato ». Lo spostamento di Ottavio Ferrario di Legnano dal terzo al quarto posto, sostituito con Pasquale Barberis, fu deciso in un secondo tempo, secondo quanto spiega Bassi, allo scopo di destinare al Comune (presente con un premio-acquisto di 100 mila lire) un'opera pittorica artisticamente più accessibile. Ora il professor Rosei parla di «scandalo», mentre gli altri giurati e il gallerista ritengono di aver verbalizzato quanto era stato deciso dalla giuria al completo, anche con il professor Rosei «disponibile solo per pochi minuti». Una situazione che per il momento non appare del tatto chiara, in quanto le versioni delle due parti sembrano ineccepibili. Il comitato organizzatore ha poi assegnato altri premi, destinando una medaglia d'oro al pittore più giovane, Morgana Cova, di 6 anni e mezzo, per l'opera «Cascinali». Medaglie e diplomi sono andati a Roberto Caccini e Antonella Caccini. Premi-acquisto sono stati assegnati a Carlo Savoini, Franco Re, Jimmi Longhi, al «discusso» Ottavio Ferrario e all'oleggese Sergio Colombo. Una giornata fortunata quella del ventottenne pittore locale, che lavora nel reparto costumi da bagno d'Una manifattura oleggese. Nel giro di poche ore gli sono pervenuti diversi riconoscimenti: ha vinto premi a Cannobio e a Somma Lombardo in concorsi di'pittura estemporanea organizzati sempre per la festività di San Pietro; inoltre ad Oleggio, gli è stato assegnato da una giuria popolare il premio della simpatia. _ u. g. Oa