Lotta serrata al Palazzetto fra pesi mosca (e moscerini)

Lotta serrata al Palazzetto fra pesi mosca (e moscerini) Nella serata per il campionato europeo di Atzori Lotta serrata al Palazzetto fra pesi mosca (e moscerini) Il sardo ha vinto per k. o. sul francese Cesari - Successo della manifestazione pugilistica anche se non c'erano né Belmondo né Aznavour (Dal nostro inviato speciale) Novara, 29 giugno. Nel torrido recinto del Palazzetto dello Sport di viale Kennedy, il pubblico sportivo novarese ha superato ieri sera un duplice collaudo: ha dimostrato di essere maturo per ì grandi avvenimenti pugilistici assistendo, con un'affluenza superiore alle pessimistiche previsioni suggerite dal «ponte» festivo, al campionato europeo dei pesi mosca tra l'italiano Atzori ed il francese Cesari: ha offerto una prova di notevoli capacità di adattamento alle circo- stanze resistendo impavido al campionato mondiale dei moscerini scatenatosi nella sala.. Per trovare un po' di refrigerio al caldo asfissiante, gli organizzatori avevano infatti deciso di aprire i finestroni a livello del tetto: insetti di ogni specie, attirati dalla luce dei riflettori, sono calati a legioni a bordo del ring, stupitissimi che due individui stessero prendendosi a pugni ma egualmente decisi a non perdere quella magnifica occasione di abbeverarsi di sudore, disponibile senza economia in tutti i presemi. Ciò costituisce implicitamente una risposta a quanti avrebbero voluto che la manifestazione si svolgesse all'aperto, nel piccolo stadio dell'hockey o addirittura al campo calcistico del Novara: solvo fornire ogni spettatore, all'atto dell'acquisto del biglietto, anche di uno «spray» insetticida, sarebbe stata una battaglia perduta. Moscerini a parte, il pubblico ha lasciato il «Palazzetto» soddisfatto, dopo aver assistito allo spettacolare k.o. inflitto da Fernando Atzori all'altro pretendente al titolo europeo, il corso di Marsiglia, Dominique Cesari. Con il fulmineo «uno-due» alla mascella alla dodicesima ripresa Atzori, un sardo residente a Firenze, ha riscattato un combattimento monotono, che lo aveva visto dominare un avversario abbastanza valido solo sotto il profilo difensivo, senza tuttavia trovare la continuità di rendimento e la fiducia nei propri mezzi necessarie per risolvere una contesa chiaramente a senso unico. Atzori veniva da un periodo di allenamento sulle colline pistoiesi, nel fresco clima dì Gavinana (700 metri sul mare) e forse ha risentito più degli altri dell'atmosfera torrida che regnava in sala. Solo così si possono spiegare certe pause, certe deficienze atletiche che alla prossima occasione, quando dovrà rimettere in palio il titolo contro lo svizzero Fritz Chevert, potrebbero costargli care. Molto atteso era pure il debutto sul ring dì Novara di Morbidelli, il migliore dei pugili azzurri alle Olimpiadi di Monaco. Per cinque riprese e mezza il romano ha dimostrato dì essere un campione, malmenando il pur coraggiosissimo siciliano dì Milano Agate, ma a venti secondi dalla fine del match, toccato da un duro colpo allo stomaco, ha alzato il braccio in segno di resa. Una delusione, che dimostra come la classe, senza il «cuore», conti poco nella boxe, dove la cosa più importante è saper soffrire. Antonio Girardello, l'organizzatore padovano che ha fiancheggiato il dottor Mornese della «Novara Boxe» ed il signor Saverio Catanese della «Thermo-combustibili» nell'allestimento della riunione, ha detto che Morbidelli, se vorrà tornare a Novara, dovrà mostrarsene degno, accettando e vìncendo la rivincita con lo stesso Agate. La manifestazione è stata, in ogni caso, un successo incoraggiante, anche se certe ingenuità organizzative avrebbero potuto costare care. La presenza sul ring di Jean Paul Belmondo, Charles Aznavour ed altri divi francesi, sbandierata prima della riunione e poi regolarmente mancata, dimostra che anche nel «montaggio» di una riunione pugilistica ci vuole una certa esperienza. Mornese e i suoi soci hanno comunque un'arma validissima, quella della passione che li muove e li induce già sin d'ora a fare progetti per il futuro. A settembre, dopo le vacanze, il Palazzetto si riaprirà, con un programma che prevede manifestazioni ài boxe a scadenze pressappoco mensili: «Se Merlin — dice Girardello — verrà riconosciuto sfidante per il titolo italiano dei pesi superpiuma, cercheremo di organizzare questo incontro a Novara. E non perderemo di vista, dopo la positiva esperienza di ieri, la possibilità di allestire altre manifestazioni di livello internazionale. Novara ha un pubblico che non tradisce e che merita queste attenzioni». Gianni Pignata Novara. Il momento decisivo del campionato d'Europa: Cesari (a destra) è ancora frastornato dai colpi di Atzori e l'arbitro Rado lo sta contando k.o. in piedi (Moisio)