- remove Yvon Masino
- remove Bartolomeo M.
- remove Vincenzo Monticciolo
- remove All. Trapattoni Sosa
- remove Rodolfo Cavallini
- remove Cyril O'donogue Quarte
- remove Guido Zunino
- remove Sebastiano Boraslo
- remove Mario Giuseppina Coghe
- remove Henryk Santysiak
- remove Vittorio Schena
- remove Bernardo Rizzo
- remove Cacciapuoti
- remove Giuseppe Folco
- remove Jean Valby
- remove Sergio Piccoli
- remove Sid Vicious
- remove George Léonard
- remove Secondo Rubini
- remove Luigi Iannone
- remove Bronzo Stefania
- remove Francesco Bruzzone
- remove Chester Crocker
- remove Antonio Rava
- remove Zerjan Luigi
- remove Mirella Appiatti I
- remove Lorenzo Caruso
- remove Antonio Spatola
- remove Renato Sano
- remove Dino Fabroni
- remove Giovanni Virgilio
- remove Tangram Soluzione
- remove Salvatore Aragiusto
- remove Giacomo Giovinola
- remove Guglielmo Durano
- remove Ghennadi Khandorin
- remove Molinari Casorati
- remove Patriarca Gerolamo Pelli
- remove Pielrinferri Andrea
- remove Lingua Simone
- remove Paolo Ginestra
- remove Franco De Matteis
- remove Aldo Rapuz
- remove Fescaglla
- remove Primina Bisutti
- remove Clermont-perrand
Armato di coltello da macellaio ferisce il suocero, il cognato e un vicino di casa
Armato di coltello da macellaio ferisce il suocero, il cognato e un vicino di casa Spinto dall'ira perché la moglie se ne è andata con i due figli ' Armato di coltello da macellaio ferisce il suocero, il cognato e un vicino di casa Le vittime sono tutte di Albogno - L'uomo è stato arrestato e messo ih carcere a Domodossola A Romagnano sparatoria notturna tra i ladri, che avevano svaligiato un negozio, e i carabinieri (Dal nostro corrispondente) S. M. Maggiore, 10 maggio. (a.v.) L'operaio Alberto Meilerio, 45 anni, Albogno, via Neria 10, ha ferito con un coltello da macellaio cognato, suocero ed un vicino di casa. I tre. Angelo Beltrami, 35 anni, Francesco Beltrami, 72, ed Ermanno Mattei, 47, tutti di Albogno hanno riportato lesioni guaribili in una decina di giorni. Il Mellerio è stato arrestato dai carabinieri e rinchiuso nelle carceri di Domodossola sotto l'accusa di lesioni volontarie e porto abusivo di coltello. j n fatto è avvenuto in serata ad Albogno, un piccolo centro montano della valle Vigezzo. II Mellerio, che in questi ultimi ten . i era rimasto disoccupato, <ó stato spinto dall'ira perché la moglie. Maria Beltrami, 45 anni, se n'era andata di casa con i due figli, Giovanni di 17 anni e Antonella di 15, ed era tornata a vivere con i suoi familiari, che abitano poco distante. Dice la moglie: «Da quando non lavorava, mio marito rientrava spesso un po' alticcio e ci maltrattava. Me ne sono andata perché non ne potevo più». n Mellerio è andato allora sotto la casa del suocero e si è messo a gridare. I familiari della donna non" gli hanno dato troppo peso. «Sapevamo — dicono — cfte quando era un po' sbronzo, si metteva a gridare». Quando l'operaio è passato alle minacce, all'interno della casa si sonò allarmati. Angelo Beltrami ha cercato di telefonare ai carabinieri uscendo dal retro, ma il posto telefonico pubblico era chiuso. Allora ha cercato di andare da m alcuni vicini, ma è stato terinato dal Mellerio che ha estratto un coltello da macellaio dalla lama lunga una trentina di centimetri e l'ha ferito al braccio sinistro e al torace. Alle invocazioni di aiuto del Beltrami, sono usciti anche il suocero ed il Mattei, che era stato invitato a cena, che hanno cercato di fermare il Mellerio. Quest'ultimo, urlando «vi ammazzo tutti», ha cominciato a menare all'impazzata con il coltello: il Beltrami è rimasto ferito al braccio sinistro ed il Mattei al labbro superiore. Il cognato, che si era di nuovo avvicinato con un bastone, gli ha fatto cadere il coltello di mano: in quell'istante sono arrivati i carabinieri che hanno immobilizzato il Mellerio. «Mia moglie mi ha abbandonato all'improvviso — si è giustificato l'operaio — e loro non dovevano accoglierla. Volevo solo che tornasse a casa». Romagnano, 10 maggio. XI. d. b.) Sparatoria notturna nel centro di Romagnano Sesia fra una banda di ladri e una pattuglia di carabinieri al comando del brigadiere Mur già. ■ I malviventi hanno preso di mira il negozio di abbigliamento della ditta Genesi Devecchi, in via Novara 18. Con una tenaglia hanno tranciato il lucchetto e sollevato la saracinesca; tre di loro erano penetrati all'interno del negozio gettando all'esterno scampoli di stoffa e capi d'abbigliamento. Altri due compari raccoglievano la refurtiva riponendola nei bagagliai di una «1750» e di una «124». L'operazione non è passata inosservata a una pattuglia di carabinieri. I militi, scesi dall'auto, si sono avvicinati a piedi ai ladri. Questi però, accorti del pericolo, sono balzati sulle loro auto fuggendo ed esplodendo qualche colpo di pistola. contro i militari. Gli agenti hanno risposto al fuoco e risaliti sulla «600» li hanno rincorsi per le vie di Romagnano: le auto dei ladri sfrecciavano veloci, seguite dai carabinieri. I malviventi hanno infine imboccato la strada per Ghemme riuscendo a dileguarsi rapidamente anche perché disponevano di mezzi più veloci. I carabinieri hanno aperto un'inchiesta per identificare i fuggitivi. Nella fretta i ladri si sono impossessati solo di pochi abiti. Alberto Mellerio ha accoltellato cognato, suocero, vicino
Luoghi citati: Albogno, Domodossola, Romagnano Sesia
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Riaperti ieri a Firenze i musei devastati dall'Arno
- Sono 607 musei
- Come Rosa Vercesi trascorre la sua esistenza in carcere
- Sono almeno 1300 i capolavori deturpati dall'Arno a Firenze
- Le sorli del patrimonio artistico italiano dopo le perdite dell'alluvione di Firenze
- Un appello a Saragat per salvare le opere d'arte
- Napoli, boss camorra preso con 10 gregari
- Un saggio degli allievi della scuola
- E' ancora prematuro parlare di conflitto
- A Firenze urgono specialisti più che nuovi aiuti finanziari
- Riaperti ieri a Firenze i musei devastati dall'Arno
- Sono 607 musei
- Come Rosa Vercesi trascorre la sua esistenza in carcere
- Sono almeno 1300 i capolavori deturpati dall'Arno a Firenze
- Le sorli del patrimonio artistico italiano dopo le perdite dell'alluvione di Firenze
- Un appello a Saragat per salvare le opere d'arte
- Napoli, boss camorra preso con 10 gregari
- Un saggio degli allievi della scuola
- E' ancora prematuro parlare di conflitto
- A Firenze urgono specialisti più che nuovi aiuti finanziari
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- "Varsavia deve arrendersi"
- Annientato da Monzon abbandona la boxe
- Il giovane uxoricida e nascosto nei boschi che circondano Druent?
- Grace Kelly ha pagalo
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Ad un favoloso Pulici risponde una volta sola Chinaglia
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- Uccisa con ventidue coltellate
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy