Maggiora ha "lanciato,, il cèco Stodulka verso la conquista dell'alloro mondiale

Maggiora ha "lanciato,, il cèco Stodulka verso la conquista dell'alloro mondiale Un grande pubblico ha applaudito i big del fuoristrada Maggiora ha "lanciato,, il cèco Stodulka verso la conquista dell'alloro mondiale Il belga Roger De Coster sta, però, ritornando alla sua forma migliore - Nel duello degli "assi" si è inserito d'autorità il pinerolese Paolo Piron • Tifo per lo sfortunato Giuseppe Cavallero - Il 6 maggio, ad Arona, convegno nazionale delle vecchie glorie del motociclismo - Forse in gara gli assi del ciclismo a o o e o e (Dal nostro inviato speciale) Maggiora, 26 aprile. Il grande appuntamento di Maggiora con il motocross si è concluso nel migliore dei modi. Una bella serie di gare, una «cornice» di pubblico impressionante, soddisfazione dei piloti e degli organizzatori. Tutti gli ingredienti, insomma, per impùmtare altre basi per il futuro e proseguire in un'attività che è seguita come esempio in tutta Italia. L'impùinto del Mottaccio del Balmone si è rivelato effuriente in tutte le sue strutture e ha confermato come il tracciato panoramico sia uno dei pochi che consentano agli spettatori di seguire le corse in ogni fase. Una pista impegnativa dove piloti e macchine hanno dovuto dare il meglio di se stessi e dove il cecoslovacco Stodulka ha dimostrato di possedere le doti necessarie per puntare al titolo mondùile. Jiri Stodulka, 24 anni, ha infatti ottime prospettive di fronte a sé per il campionato iridato delle «500», visto che Roger De Coster sembra non essere in grande condizione. Il belga, però, ha assicurato che sta ritornando alla forma migliore e che ben presto lo rivedremo ai vertici internazionali. Si prepara, quindi, una gran lotta sui campi di motocross di tutta Europa, lotta della quale il meeting di Maggiora è stato uno degli atti iniziali. I nomi più grossi c'erano tutti, fatta eccezione per Joel Robert, Van Velthoven e Bengt Aberg. I tre campioni non sono arrivati all'ultimo momento, ma hanno fornito giustificazioni valide ai dirigenti dell'Us. Magg'iorese che ha esibito i contratti regolarmente firmati: Joel Robert e Van Velthoven si sono infortunati-nel corso del Trofeo Pascal, Aberg è ricoverato in ospedale in Svezia per un altro incidente. Dicevamo dei campioni. Nel duello fra i «big» si è inserito d'autorità anche Paolo Piron, pilota ufficiale della Husqvarna Italùi. Il pinerolese non ha fatto una gara appariscente, ma è stato sempre in corsa con partenze piuttòsto lente, ma recuperi brillanti che lo hanno portato al secondo posto assoluto, dietro al vincitore Stodulka. Un discorso a parte lo merita Giuseppe Cavillerò. Il portacolori del team Gancio è stato molto sfortunato, ma ha dimostrato di essere il conduttore italiano più a suo agio nel confronto con gli assi stranieri e, a ragwne, il tifo è stato tutto per lui. Purtroppo, in entrambe le manches Cavallero è stato fermato da piccoli inconvenùmti meccamei che ne hanno interrotto l'azione. Nella prima batteria subito all'inizio, costringendolo all'inseguimento, nella seconda quando stava per sferrare l'attacco decisivo a Stodulka. Nonostante la cattiva sorte, Cavallero ha dimostrato ampùimente di essere il pilotc. \ italiano più valido a contrastare la marcia di Mikkola, De Coster e compagni. Il fatto merita di essere segnalato perché può avere risvolti polemici. Il commissario unico del motocross, Comanducci e il presidente della Federazwne Colucci erano presenti alla gara. Avranno potuto constatare di persona l'abilità e la preparazione del volpùmese che a soli 31 anni si sente già messo da parte dalla Firn. La politica dei giovani va molto bene ed è giusta. Ma se si deciderà di mandare dei piloti od una squadra italiana a qualche prova del campwnato mondùile, sarà giusto fare un pensiero a Cavallero che è aa attualmente il più forte di tutti. Tanto più che la sua esperienza potrà essere utile anche ai colleghi più giovani. Inoltre, se la Federazione, come sembra, cerca allenatori non dovrà andare tanto lonta¬ no per trovarli. Cavallero ed Emilio Ostorero sono gli uomini adatti per svolgere questo compito. Ostorero, non per nulla, è il «maestro» di Sabato D'Auria il ventenne che si è aggiudicato la gara degli juniores che ha completato il prngramam di domenica. Abbùxmo parlato del futuro ed una parola la merita anche l'Unione Sportiva Maggwrese. Un club che fa le cose in grande e bene. Nel calendario non ci sono molte manifestazioni, ma quelle che vengono organizzate sono veramente valute. Domenica sono già state poste le basi, con i piloti e le case motociclistiche per la sesta Coppa Europa che si svolgerà il prossimo 23 settembre. Molti conduttori sono rimasti entusùisti dell'impianto ed hanno promesso che ritorneranno al Mottaccio del Balmone per la ormai classica gara a squadre. Ma c'è anche una probabile sorpresa che ci ha rivelato il presùìente'dell'U. S. M. Jean Zanetta: «Abbiamo ripreso in mano — ha detto Zanetta — l'organizzazione del famoso Circuito ciclistico di Maggiora, sospeso lo scorso anno. Siamo in contatto con lo specialista Recalcati per fare una grande corsa. Vogliamo garanzie per avere tutti i campioni, da Merckx a Gimondi, da Ocana a Fuente, a Poulidor. Se sarà possibile farli venire tutti a Maggiora, prepareremo la ventisettesima edizione della gara, probabilmente alla fine di giugno». Il novarese, intanto, si prepara ad essere centro del motociclismo per un giorno. Il Gentlemen's Moto Club di Arona sta infatti organizzando per domemea 6 maggio il Convegno nazionale delle vecchie glorie del motociclismo italiano. Alla simpatica iniziativa voluta da Carlo Rossi, il presidente del club che ha organizzato gli indimenticabili circuiti di Arona di tanti anni fa, hanno già aderito moltissimi campùoni, fra i quali figurano Piero Taruffi, Ubbùili, Provini, Lorenzetti, Venturi, Mosetti, Mandolini, Merlo, Pagani, Milani e molti altri, praticamente tutti i «centauri» più conosciuti del passato. Dovrebbero essere presenti anche i campioni del momento con Giacomo Agostini in testa. Cristiano Chiavegato Maggiora. Il cecoslovacco Stodulka ha confermato le sue grandi doti (Marchino)

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