Il presidente dei granata spiega I' "anno no" della Juve Domo

Il presidente dei granata spiega I' "anno no" della Juve Domo La squadra condannata alla retrocessione Il presidente dei granata spiega I' "anno no" della Juve Domo "Abbiamo subito troppi gol che si potevano evitare — ha detto Caretti — e nelle partite decisive si è purtroppo creata una situazione di insicurezza" (Dal nostro corrispondente) Domodossola, 26 aprile. (a. v.) Aria di smobilitazione alla Juve Domo, ormai condannata alla retrocessione. Le uniche speranze sono ora affidate ad un improbabile «ripescaggio» della squadra granata che potrebbe verificarsi solo nel caso di rinuncia di qualche altra compagine. Nelle discussioni dei circoli sportivi, si analizzano tutte le possibilità a cominciare dall'ascesa dello Junior che porterebbe due squadre di Casale a militare nello stesso girone del campionato di quarta serie. E' stata ventilata anche la possibilità di una «fusione», fra Novese e Gaviese, nel caso che quest'ultima vincesse il campionato, ma non si sa quanto fonda mento abbiano queste «voci». Intanto, si analizzano le cause della disgraziata stagione dei granata, nella speranza di trarne qualche insegnamento per il futuro. Per il presidente Caretti, è stata «determinante la negativa stagione del portiere titolare. Abbiamo subito troppi gol che si potevano evitare — dice — e nelle partite decisive si è creata una situazione di insicurezza che ha finito col condizionare il rendimento di tut ta la squadra. Lo scorso anno ci avevano salvato alcune eccezionali prestazioni del portiere Mora e le realizzazioni di Nessi. Fer ragioni diverse, sono venute a mancare tutte e due le cose. C'è da dire che non abbiamo avuto neppure un pizzico di fortuna. Il comportamento degli arbitri ha fatto il resto». Anche per l'allenatore Simondi, che ha preso le redini della squadra quando la situazione era già compromessa, «troppe cose sono andate storte tutte assieme». «Comunque — prosegue il trainer granata — dobbiamo finire onore volmente il campionato e non si ! può lasciare andare tutto alla deriva. La situazione è obbiettiva- j mente dillicile per tutti, ma non si deve abbandonare la barca che fa acqua. Il morale della squadra non è certamente alto, ma i giocatori sanno guai è il loro dovere e rccdl7 porteranno a có^r^entolìno Iin fondo. Ormai, ci resta un solo Iobbiettivo: conservare il terz'ulti- |7720 posto e sperare che qualcosa succeda. Dobbiamo tenere Vitrea, che affronteremo in trasferta sabato prossimo, dietro di noi*. Per la partita con gli eporediesi, l'allenatore è alle prese con un sacco di problemi, a cominciare dal portiere. Paleari si sta rimettendo, ma potrà giocare solo la prossima settimana. Cibrario difenderà domenica la rete della «Berretti» e solo Gigi Balzarmilivr^STdV^1?; rete granata. In serata, si è anche ! appreso che Renato Balzarmi. ca-| pitano della squadra, è stato ! squalificato per tre giornate. In : difesa, rientrerà comunque Volpa : ti, mentre l'attacco dovrebbe esse- r.e^iL°_dL™ic^^_?„C0^i il Borgomanero, con il rientro di ] Massimo Giorcelli. Simondi non «rischierà» nessi:-1 no dei due cannonieri della «Ber- retti». Bona e Pedretti, che giocheranno domenica nella «finale» con il Canelli e se le cose sono andate male per la prima squadra, vanno a gonfie vele per la formazione «Berretti» che ha vanto il campionato ed affronta il Canelli (vincitore del girone ligure) negli ottavi di finale. La partita di andata, a Canelli, si è conclusa con due reti per parte. Il «ritorno» si giocherà domenica al «Curiali» con inizio alle 15,30. Il presidente Caretti

Luoghi citati: Borgomanero, Canelli, Casale, Domodossola