Gli scapoloni di "Porta Compietra,, sono i podisti più veloci d'Oleggio

Gli scapoloni di "Porta Compietra,, sono i podisti più veloci d'Oleggio Il Palio di Pasqua e la fannosa corsa della torta Gli scapoloni di "Porta Compietra,, sono i podisti più veloci d'Oleggio Alberto Caletti, 20 anni, perito elettrotecnico, ha ripetuto il successo dell'anno scorso e ha vinto la tradizionale focaccia "di frumento puro" • Carlino Sensolo, del quartiere "Loreto", al secondo posto - Trecento personaggi alla parata (Dal nostro corrispondente) Oleggio, 23 aprile. Il quartiere di «Porta Compietra» ha vinto la corsa della torta, aggiudicandosi così, per il secondo anno consecutivo, il «Palio di Oleggio». Un palio che si corre a piedi e che ha visto tagliare per primo il traguardo lo stesso vincitore della passata edizione: Alberto Caletti, 20 anni, che ultimati gli studi (perito elettrotecnico) è in attesa di partire per il servizio militare. Dietro à Caletti è giunto Carlino Sensolo, del quartiere «Loreto». I suoi sostenitori volevano sporgere reclamo. «Poteva vincere se non fosse stato danneggiato nella fase finale da un altro concorrente di "Porta Compietra" che per il gioco di squadra ha favorito la vittoria di Caletti». Afa poi «Loreto» ci ha ripensato, il vincitore era veramente il piti forte, e a lui è andata la tradizionale focaccia di puro frumento. Se la corsa era il momento piti atteso per la rivalità sportiva che anima gli otto quartieri di Oleggio, lo spettacolo era nel preambolo: la parata scenografica in costume medioevale cui hanno'preso parte trecento « personaggi », decine di cani e cavalli. E' questa una sfilata che richiama migliaia di spettatori, una sfilata che si snoda lungo le vie del centro secondo un antico e rigido cerimoniale. ; La parata è stata aperta da tamburini e trombettieri che precedevano il porta palio (Chiara Stecchetti) in mezzo ai «paggi»; poi il «capitano generale» (l'assicuratore Bru no Bordoni che è stato un po' il regista della manifestazione); quindi i «signori del borgo» (Dina' Rondoni e Piero Erigotti nelle vesti di «Castel lana» e «magistrato») attorniati dai «dignitari» e da un numeroso seguito. Poi, uno dopo l'altro, i gruppi che rappresentavano gli otto rioni, ciascuno con un proprio «te ma» legato come costumi' scenografia al '400. Il «Valle» ha in testa i «signori» del quartiere (il farmacista Peppino Magnamela maestrina Loredana Ravazzi) * ■ - '-■ .-: .-y -.. -.'-.-.-V sulla portantina retta da «dignitari» se (rutti da armigeri, quattro dei quali a cavallo. E' tradizione che ogni gruppo rechi un dono per il «magi- » fa le, còse in grande: offre addirittura uno scrigno di gioielli. «Porta Compietra» ha scelto il'tema della pace e i per sónaggi del rione (Diego Bellucci, Paolo Coppi, Roberto Guascone, Giovanni Massaro e Massimo Fraschtà) in sfarzosi costumi, rendono omaggio ai signori del borgo offrendo loro candide colombe. Sono quindici i personaggi del quartiere «Fornaci»: sostengono che sono i più forti perché «il sindaco è con noi». Offrono polli, pane di granturco (pan malgon) e U tipico dolce della contrada: il «brusareu». Uno dei gruppi più numerosi è quello del quartiere «Bedisco»: 53 personaggi che svolgendo il tema detta primavera hanno presentato un trionfo; di fiori e di colori. «Villani in festa», quelli del rione San Giovanni con un gruppo di menestrelli che improvvisano per «magistrato» e «castellana» un concerto, e valletti che portano, infilata su uno spiedo, una gustosa porchetta In bianco e rosso, quelli del rione «Portetta». Presentano la passeggiata detta «corte in letizia». E' una corte regale con le. «loro signorie» a cavallo seguita da dignitari, valletti ed armigeri appiedati. Loreto, una frazione di Oleggio, posta sulle rive del Ticino ha scélto quale tema «I pescatori del fiume». Vuole la leggenda che un tempo i suoi abitanti vivessero di pesca (oltre che setacciando le aurifere acque del fiume) ed eccoti in originali e forse autentici costumi d'epoca, con ceste di vimini colme di trote. Chiude la sfilata la vecchia contrada di Pozzolo. E' qui che viveva la famiglia Visconti il cui. capostipite, Bernabò, allevava cinquemila cani E proprio una muta di cani fa da protagonista insieme con chi li conduce in sfarzosi costumi (il portalettere Nino Aldera, sua moglie. Pino, il barban Orlando Cerreto e il «barbuto? Lino Rossi). Dopo la corsa, la premiazione e... le solite polemiche, non si può dire che per gli oleggesi la-festa sui finita Al calar della séra (anche qui come vuole la tradizione medioevale) sono cominciate le cene. A casa Magnoni si è rivaleggiato con i convitati dèi «Merlo verde» dóve «Porta Compie tra» ha festeggiato la nuova vittoria. u. g. Ltgsarm fctdaM1sECsfgeqvsrldvSstm Oleggio. Un particolare della parata storica (Tel. Giovetti)

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